chapter:50

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sochi, russia📍

pov's pierre:

"No, non sono una giornalista in questo momento, sono un'amica di benedetta, mi chiamo mandy, e ho molte cose da dirti"
"Come vi conoscete?"
Chiesi curioso, mentre non vedevo l'ora di correre da lei e baciarla, era l'unica cosa che volevo in questo momento:
"Andavamo a scuola insieme, mi ha chiesto lei di venire qui, mi ha detto della splendida notizia"
"Ovvero?"
"Del bambino ovviamente"
"Ah giusto, ci stavo andando a parlare proprio ora di questa questione, credo anche che sia arrivato il momento della proposta, quindi se non ti dispiace devo andare, magari parleremo un'altra volta a cena quando sarà presente anche lei"
"Si, però dammi 2 minuti che sia per il bene di benedetta che il tuo devo dirti una cosa"
Non risposi e con lo sguardo la incitai a parlare sperando che si sbrigasse il più possibile:
"Io non credo che il bambino sia tuo con certezza, e benedetta l'ha confermato"
"C-come?"
"Beh se ci pensi, è stata molto tempo, anzi convive con max, e poi il suo legame con lando si è stretto molto in questo periodo, quindi non darei per certo che il bambino sia tuo"
"Tu non sai proprio un cazzo invece"
"Non voglio spezzarti il cuore, ma credo che dovresti darmi retta, del resto se ci pensi alla vostra ultima volta, è molto improbabile che sia tuo e-"
"Stai zitta basta!"
Dissi pieno di rabbia e di tristezza, e lasciai mandy da sola, andandomene via, non so dove, ma lontano da questo posto, sapevo perché avevo reagito così, perché sapevo che aveva fottutamente ragione, era molto improbabile che quel figlio fosse mio, e ora lei non volevo minimante vederla, non volevo sentire spiegazioni o scuse, volevo stare semplicemente da solo, sperando di trovare una certa tranquillità, che mi avrebbe tenuto lontano da tutto, ma ciò non accadde perché sentii dietro di me la voce di uno dei miei più cari amici dopo charles:
"Ehy pierre"
"Ciao yuki"
"Che hai?"
"È successo un casino con benedetta"
"Vuoi parlarne?"
"Ok"
Raccontai tutto per filo e per segno a yuki, e lui era apparentemente sconvolto, ma nonostante la sua giovane età riuscì a capirmi e mi disse:
"Hai provato a parlarne con charles? magari può aiutarti a capire se non vuoi vederla, che è più che comprensibile se la situazione è così"
"Charles sarebbe inutile, in questi casi si è sempre comportato da svizzera"
"Allora, fai passare un po' di tempo, se è destino succederà qualcosa, magari lei ti verrà a dire l'identità del padre"
"Grazie Yu, davvero"
"E di che amico"
Mi voltai per uscire da questo dannato paddock, quando alle mie spalle yuki disse:
"Pierre, io penso anche che metti che questa cosa non sia vera, tu avresti creduto lo stesso immediatamente a questa mandy, forse non ami così tanto benedetta come credi"
Non risposi, tirai una botta al muro con la mano, e uscii dal paddock, sapendo che quello che aveva detto yuki non era vero, io la amavo, ne ero più che certo, ma ora il mio unico desiderio era spegnere le mie emozioni, perché amarla mi aveva provocato questo.

pov's benedetta:

Aspettai pierre, per quattro ore dentro il nostro posto, ovvero la parte del box che si affaccia perfettamente sulla pista e che quando in teoria dovrebbe chiudere il paddock rimane completamente vuota, mentre aspettavo cercavo qualsiasi scusa che potesse giustificare il suo ritardo, ma ormai erano finite, in questo tempo mi ero riempita di così tanti film mentali sulla nostra futura famiglia che mi ero scordata la mia regola generale "aspettati una delusione e non rimarrai delusa", continuavo a ripetermi questa frase nella testa e maledivo me stessa per non aver dato retta a questa fottuta frase, che mi avrebbe salvato da l'ennesima delusione, cercavo di non credere ai miei occhi, ma ora dovevo solo affrontare la fase della rassegnazione, e faceva così tremendamente male, mi assicurai che nessuno mi stesse guardando e scoppiai in un pianto disperato, mentre non avevo mai tolto la mano dalla mia pancia, nonostante li dentro ci fosse solo un embrione e non ancora un bambino, non capivo perché mi aveva abbandonata così, forse il problema ero io, ero così accecata dalle mie fantasie che magari non ho visto la realtà, ovvero che pierre non ha mai voluto tutto questo.

Cercai di smettere di piangere quando sentii qualcuno chiamarmi:
"Benedetta, io e charles ti stiamo cercando da ore nel paddock, siamo anche scappati dalle guardie-"
"Cherie?"
Riprese charles vedendo che non mi voltavo per ridere insieme a loro, subito sentii i due precipitarsi verso di me, ma non volevo alzare la testa, non dovevano vedermi in questo stato:
"Cherie alza la testa"
"Benedetta dai, siamo noi"
"N-no"
Dissi con la voce ancora tremolante e con i singhiozzi che stavano per uscire, max mi poggiò un dito sotto al mento e mi fece delicatamente alzare la testa:
"Non l'ha presa bene cherie?"
"All'inizio si, mi aveva baciato, e mi ha detto che ci saremmo incontrati di nuovo qui subito dopo la gara, ormai sono 5 ore che lo aspetto"
"Vieni qui"
Disse max, e mi fiondai sul suo petto, mentre charles mi abbracciava da dietro, scoppiai di nuovo in un pianto disperato e tra i singhiozzi dissi:
"E ora come faccio?"
"Il bambino avrà una madre e due fantastici zii"
"No come faccio senza di lui, forse il problema sono sempre e solo stata io"
"Tutti nella vita se ci pensi siamo dei problemi almeno al 60%, ma la colpa non ricade mai solo su una persona cherie"
Annuii, e cercai di smettere di piangere, mentre mi trovavo tra le braccia dei due ebbi l'impressione di aver visto mandy passare, ma forse era solo io confusa.

SPAZIO AUTRICE:
e come diceva un vecchio saggio, l'universo non ci comanda, ma il destino si, e ormai la storia su pierre e benedetta si basa sulla frase "se è destino tutto può accadere" sarà destino tra i due?
sapete di amarmi
XOXOXOXO💘

~my favorite mistake~ Pierre Gasly Where stories live. Discover now