chapter:10

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pov's Charles:

Entrai in casa lentamente per cercare di non svegliare benedetta e pierre alle sei del mattino, io nel profondo sapevo che dietro il loro odio si nascondeva qualcosa, loro due si completavano ed io dovevo solo fargli una leggera spinta, ho visto pierre come la guarda, e ho visto lei come si perdere nei suoi occhi, sono convinto che loro due si possono distruggere ma anche completare.

Entrai nella loro stanza degli ospiti e non credetti ai miei occhi, dormivano abbracciati ed entrambi con un sorriso sulle labbra, conoscendo benedetta sapevo che non stavano insieme ma secondo me sarebbe stata solo questione di tempo, dovevano odiarsi ancora un po' per poi finalmente amarsi.

Tornai in cucina a farmi un caffè, pensando che forse anche io avevo finalmente trovato l'amore, avevo conosciuto questa ragazza, Lara, era davvero bella, simpatica e gentile con chiunque e specialmente non era una malata di denaro.

Mi andai a sedere sul divano con il mio caffè, continuando a sognare ad occhi aperti sulla scorsa serata, cercando di trovare un modo adatto per dirlo alla mia migliore amica.

pov's benedetta

Mi svegliai grazie alla luce del sole che filtrava la finestra, mi accorsi che mi trovavo ancora sul petto di pierre e che il suo braccio mi cingeva ancora la vita, volevo alzarmi ma stavo così bene, non riesco a capire cosa provo, non posso dire di essere innamorata se non so cos'è l'amore, forse provo solo dell'attrazione verso di lui, sento come se c'è un legame, una piccola cordicina che ogni giorno mi avvicina sempre di più a lui, come una calamita.
Sentii un piccolo lamento, così alzai lo sguardo e lo vidi sveglio, così mi alzai e gli dissi:
"Buongiorno"
"Giorno"
Disse lui con la voce roca di uno appena svegliato, cercai di sorridere ma vidi che lui era fin troppo serio, e avevo già capito che sarebbe successo qualcosa a breve.

Vidi pierre alzarsi e dirigersi verso il bagno, ma prima di aprire la porta senza guardarmi disse:
"Ah non montarti la testa, ieri sera sono stato solo cordiale, per me non è significato nulla"
"Come se per me lo fosse stato"
Dissi quasi sussurrando, nemmeno io mi ero sentita, sentii solo un sospiro di pierre prima di entrare in bagno.

Mi misi dei pantaloncini e andai in salotto dove incontrai charles, e quest'ultimo mi disse:
"Buongiorno mon amour"
"Buongiorno"
"Che è successo? Vi ho visto così affiatati con pierre"
"Allora ti serve un paio di occhiali, non riesco a capire nemmeno un po' come ho fatto a pensare anche solo un minuti di provare qualcosa per lui, è solo uno stronzo, egoista che ti fa illudere e basta"
"Pierre non è così fidati di me"
"Charles sai che mi fido di te, ma lui è la persona più sbagliata del mondo per me e io lo sono per lui, poi mi ha detto chiaro e tondo che non prova assolutamente niente"
"Forse sei te quella a cui serve un paio di occhiali"
"Ma finiscila"
Dissi, stavo continuando a parlare ma entrò pierre nella stanza e così calò un silenzio tombale e se devo dire anche molto scomodo, fu proprio il monegasco a rompere il silenzio:
"Allora stasera vogliamo andare in discoteca?"
"Per me va bene"
Dissi subito sapendo il mio amore per l'alcol e la musica, e poi pierre aggiunse
"Anche a me"
"Perfetto allora ci andiamo verso le 10 in caso"
Disse charles, io annuii prontamente ma poi mi ricordai una cosa:
"Charles io ho un problema, non ho un vestito da discoteca se non dei jeans in pelle"
"Ti accompagno io a prenderlo se vuoi, pierre vuoi venire anche tu?"
"Si magari trovo qualche ragazza decente"
Disse il francese con il suo sguardo di sfida, anche se devo dire che sembrava spento, come se il blu dei suoi occhi si era spento, ora sembrava che stava sulla tonalità del grigio, scossi la testa e non ci pensai e intervenni:
"Allora vado a preparami"
I due annuirono, e giurerei di aver sentito per tutta la camminata verso la camera degli ospiti il suo sguardo perforarmi la schiena.

Arrivammo in poco tempo al centro commerciale, per tutto il viaggio avevo parlato con charles, con pierre non ci eravamo rivolti la parola dopo stamattina, e forse era meglio così.

Entrai in un negozio a caso, e provai qualche centinaio di vestito, ma con tutti mi sentivo strana, forse troppo in evidenza, così ci incamminammo verso un altro negozio e feci un tentativo entrando, mentre sfogliavo tra i vari abiti vidi un vestito al dir poco stupendo, era nero con brillantini sparsi su tutto il vestito, aveva uno scollo a V e mi arrivava un po' più sopra al ginocchio.
Uscii dal camerino tutta pimpante, andando verso charles che stava sui divanetti così urlai:
"Charles guarda"
Ma appena arrivai, vidi l'ultima persona che mi aspettavo di vedere, pierre era andato al bar perché ora si trovava qui, squadrandomi mi disse:
"Non sono charles"
"Me ne sono accorta"
Dissi facendo accenno di andarmene ma mentre mi trinavo di schiena mi disse:
"Sai sei bellissima"
"Non ho chiesto il tuo parere"
Dissi privando di ogni singola emozione la frase.

Mentre lo stavo togliendo decisi di prenderlo, pierre del resto se ne intendeva di moda, così uscii dal camerino con il vestito in mano, ma mi ritrovai pierre ancora lì seduto, appena mi vide si alzò e mi disse:
"Alla fine lo prendi allora"
"Perché sei ancora qui?"
"Pesche charles è tornato a casa che la madre gli voleva parlare"
"Che cazzo charles ha la mia borsa con il portafogli dentro"
"Dammi te lo pago io"
"No"
Dissi fermamente, ma pierre insistette:
"A me non importa davvero basta che sei felice"
"Ah ora fai il carino? Ma per piacere"
"Senti dammi questo vestito e finiamola qui che ci dobbiamo prepare"
Sbuffai e gli diedi il vestito, che lui alla fine pagò, avevo anche proposto di rubarlo, ma mi beccai semplicemente un'occhiataccia, così risi per sdrammatizzare e una volta usciti dal negozio cercammo di fermare un taxi per tornare a casa e preparaci per la serata, che sarebbe stata l'ultima qua a Monaco.

SPAZIO AUTRICE:
Scusateee mi ero scordata di aggiornare
Ecco qual il capitolo ditemi che ne pensate
Bacii💘

~my favorite mistake~ Pierre Gasly Where stories live. Discover now