chapter:17

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Rouen, Parigi📍

"Petite svegliati"
Sentii pierre chiamarmi, così aprii un occhio, ma vedendo la troppa luce presi il primo cuscino che mi capitò in mano e me lo misi sopra la testa per coprirmi. Stetti un po' così, mentre pierre mi dava qualche scrollatina, e ridevamo entrambi, ma poi sentii la risata di pascale, così mi alzai subito, cercando di mettermi in ordine e presentabile:
"Buongiorno pascale"
"Buongiorno cara, vi portò giù le valige intanto"
Annuii, e quando pascale uscì, pierre mi disse:
"E a me nessun buongiorno?"
Non riposi e gli diedi un leggero bacio a stampo, lo approfondimmo, un po' poi pierre si staccò e mi disse sulle labbra mentre aveva la mia testa tra le mani:
"Sai potrei abituarmi ai buongiorno così"
Risi, e lui invece accennò un semplice sorriso mentre mi guardava, e poi si fiondò su di me, facendosi spazio tra le mie gambe, mentre continuava a baciarmi ovunque, si stava togliendo la maglietta, ma dovetti fermalo, dicendogli:
"Sai vorrei tanto ma tua madre ci sta aspettando giù di sotto"
"E quindi?"
"Pierre!"
"Va bene dai tu vestiti, che ti porto in un posto"
"Dove?"
"È una sorpresa"
Annuii e andai in bagno a farmi una doccia.

Uscii dal bagno tutta vestita e profumata, prima di scendere di sotto diedi una sbirciata al telefono e vidi due messaggi uno da parte di Max e uno da charles.
Quello dell'olandese diceva "Ehy piccola come va la tua vacanza passionale? ;)" invece quello del monegasco diceva "Ehy cherie come va? State facendo i bravi vero? Ti prego non fare cazzate"
Risi per la differenza dei due messaggi, decisi di rispondere dopo, sapendo anche che dovevo decidere cosa volevo da pierre, ma decisi di pensarci dopo quando saremmo andati al prossimo gran premio, ora mi sarei divertita e basta.

Salutai pascale mentre pierre mi aspettava in auto, ma prima di andarmene mi disse:
"Benedetta senti, pierre non è mai stato così, così felice, spensierato e dolce, se tu mi hai conosciuto è solo perché lui si fida di te, cerca di amarlo come lui ti ama a te"
"Pascale, io non ho mai amato nessuno in vita mia, ma credo proprio che pierre sia l'unica persona al mondo per cui sto provando sensazioni nuove, pascale io non riesco a dirlo, ma tengo tanto a pierre"
Quest'ultima mi abbracciò e a l'orecchio mi disse di tornare quando volevo, annuii e salii in auto, ma decisi di togliermi subito il peso che portavo:
"Pierre ho una risposta"
"Me la dici domani quando saremo sul jet, voglio che oggi ci divertiamo e basta"
Annuii e poi lui mise una mano sulla mia coscia, provocandomi la pelle d'oca ovunque.

"Siamo arrivati petite"
Girai lo sguardo, e vidi davanti a me la scritta Disneyland Paris, sbarrai gli occhi, non potevo crederci, così urlai di gioia:
"Non ci credo mi hai portato a Disneyland Paris!"
Pierre scese dall'auto ridendo, così scesi anche io, ed iniziai a saltellare dalla gioia, non potevo crederci, quando mi fermai dal gioire vidi pierre guardarmi mentre rideva, così continuai a dire:
"Non ci posso credere!"
E gli saltai addosso, abbracciandolo più forte che potevo, ma quando sentii che la sua presa iniziava a stringersi, sentii una scossa passarmi su tutto il corpo, così ero sempre più convinta della decisione che avevo preso.

Una volta aver varcato l'ingresso, pierre mi disse:
"Allora ho preso l'albergo centrale per questa notte, quindi svuotiamo le valige e poi andiamo al parco"
Annuii più volte, scaturendo la meravigliosa e coinvolgente risata di pierre.

Mentre salivamo le scale del lussuoso albergo, dissi al francese:
"Ehy quanto ti devo?"
"Mi accontento di un bacio"
"Dai pierre"
"Davvero non devi darmi niente, consideralo un regalo di fidanzamento anticipato"
"Che ne sai che la mia risposta sarà quella"
"Tu mi stai conoscendo, ma io già so come sei fatta"
Risi, e finalmente varcammo la porta della nostra stanza, era davvero bellissima e magica, aveva la vista sul castello dove la sera si tenevano gli spettacoli, ero così emozionata che posai la mia valigia per terra e dissi:
"No sti cazzi delle valige, tanto partiamo domani, ti prego andiamo a fare un giro!"
"Se me lo dici con questo tono da bambina accetto subito!"
"Siii!"
Esultai e uscii dalla porta saltellando, con pierre che mi seguiva.

Feci un po' di storie su Instagram non taggando il francese, non avevo tempo di stare dietro ai gossip, ma tolsi lo sguardo dal telefono appena vidi il negozio che vendeva i cappelli di minni e topolino, così vedendo che pierre non se ne era ancora accorto gli dissi:
"Aspetta qui, torno subito"
Gli lasciai un bacio sulla guancia e entrai nel negozio, presi i due classici cappelli, e uscì dal negozio tutta esaltata, e diedi quello di topolino a pierre, che disse:
"Non ci credo gli hai comprati"
"Dai mettilo, almeno siamo sintonizzati"
Ci mettemmo entrambi i capelli e ci facemmo diverse foto, come una vera coppia di fidanzati.

Provammo ogni singola giostra del parco, guardammo gli spettacoli e mangiammo tante schifezze e avevamo camminato tutto il giorno con il suo braccio intorno al mio collo.
Adesso erano le undici di sera, stavamo facendo l'ultima giostra aperta, ovvero le montagne russe, e poi saremmo tornati in camera.

Salimmo sulla giostra, mi tranquillizzai vedendo che c'erano anche dei bambini, pierre si volle mettere in prima fila, così una volta che tutti erano agganciati le montagne russe partirono, il sangue mi si gelò nelle vene, e quando iniziammo la prima salita, girai lo sguardo verso pierre e gli dissi:
"No ti prego reggimi la mano"
"Va bene"
Disse ridendo, così aggiunsi:
"No non ridere!"
Ma mi feci scappare un sorriso anche io.
Ci fu una discese, poi un'altra, e un'altra ancora, tutta la velocità si bloccò di un colpo per intraprendere l'ultima salita, strinsi il più forte possibile la mano a pierre, e quando facemmo iniziò la discesa iniziai a urlare come una scema, e dissi:
"Pierre gasly ti odio"
"Anche io benedetta brown"
Lo urlammo guardandoci negli occhi, ma sapevamo entrambi che non era così, potevamo negarlo, ma alla fine nel nostro subconscio sapevamo che era vero.

Ora ci trovavamo in camera, portavo ancora la sua maglietta, e lui era appena uscito dalla doccia, con il petto nudo e sotto dei pantaloni grigi della tuta, pierre mi guardò e disse:
"Guarda hai un po' di bava qui"
E si toccò l'angolo della bocca,  così gli dissi:
"Ma finiscila francesino"
Ridemmo e pierre si stese vicino a me, mi appoggiai sopra il suo petto, ma poi mi disse:
"Benedetta, quel giorno a casa di charles, cosa c'era scritto nel messaggio di tuo padre?"
"Pierre io ti sto conoscendo, ma fidati che oggi o gli altri giornu, ho fatto cose che con nessun altro avrei mai fatto, te sai la risposta, io so la risposta, ma per sapere cosa c'era in quel messaggio devi darmi tempo, è una parte sensibile di me"
"Il tuo punto debole?"
"Il mio punto debole"
Dissi ripetendo le sue parole, e chiusi gli occhi, credo che pierre pensasse che stessi dormendo, perché sussurrò:
"Invece il mio punto debole sei tu"

SPAZIO AUTRICE:
"Allora giovedì e venerdì ho delle verifiche importanti, quindi pubblicherò probabilmente venerdì alle 18:30, poi se faccio in tempo a scrivere vi arriverà la notifica.
Alla prossima
Baciii💘

~my favorite mistake~ Pierre Gasly Where stories live. Discover now