chapher:26

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monza, italy📍

Era il giorno della gara, ero più stressata che mai, ieri con pierre non ci siamo mai rivolti la parola, del resto non avevo nulla da dire, oggi sarei stata a vedere la gara nel box Ferrari, a charles gli si era rotta la macchina, quindi gli avrei fatto compagnia, o da supporto morale.

Per la prima volta mi misi una gonna per vedere un gran premio, avevo bisogno di cambiare un po' il mio stile, avevo bisogno di apparire elegante per una volta.

Scesi velocemente le scale dell'hotel, alla ricerca di charles, ma al suo posto incontrai Andreas che mi disse che charles mi stava aspettando al box Ferrari, così mi alzai una heets alla menta e lo raggiunsi al box.

Schivai molti giornalisti non avendo la minima voglia di parlare con nessuno, incontrai pierre, ci scambiammo degli sguardi, ma non gli dissi niente, io non gli dovevo dire niente, forse per la prima volta in vita mia mi aspettavo delle scuse.

"Ehy monegasco!"
"Stronzetta!"
"Hai visto lily? Stanotte abbiamo dormito insieme ma stamattina già non c'era più"
"È andata da ricciardo"
"Ricciardo?"
"Arrivaci"
Ragionai un po', e quando ci arrivai esclamai:
"No loro due no!"
"Pensa io che gli ho beccati nel mezzo dell'atto"
"Mi dispiace monegasco"
Lui rise, e io mi sedetti nei divanetti del motorhome vicino a lui, ma non appena mi sedetti mi chiese:
"Ci hai parlato?"
"Con chi?"
"Con pierre"
"Assolutamente no!"
"Ben-"
"No charles! Niente benedetta! Ha dubitato di me, e ha rotto il cazzo con questa gelosia!"
"Chiediti solo perché è geloso"
"Senti ora non ne voglio parlare, voglio stare solo con il mio migliore amico a vedere una gara di formula uno"
Lui non disse niente e mi fece appoggiare sulla sua spalla, mentre fissavamo chissà che cosa, ma stavo così bene, non pensavo a nulla.

"Dai cazzo pierre!"
"Sorpassaloooo!"
"Cristo dai!"
"Cazzo pierre vai!"
Queste erano le mie urla che stavo lanciando per tutto il motorhome, ma vennero interrotte da charles:
"Te lo ami vero?"
"Come non mai charles"
"E perché te lo stai facendo scappare?"
Non risposi, ma dissi:
"Cazzo charles ha vinto!"
Iniziai ad urlare come non mai, il mio cuore stava esplodendo, aveva vinto, aveva vinto il gran premio di Monza, non potevo crederci:
"Cristo che aspetti cherie, va da lui!"
Annuii e corsi al box, sperando di poterlo incontrare prima del podio, ma ormai era tardi, stava già sul podio, così mi limitai ad andare sotto a festeggiare con tutto il team.

Mentre sventola il trofeo, mi guardava, non ci staccavamo gli occhi di dosso, sentivo il mio sangue bruciare, ma decisi di andarmene, per lasciargli la gloria, anche perché dopo ci avrei dovuto parlare, e forse avrei mandato tutto a puttane.

Camminavo per il paddock con charles e Max, aggiornandogli sulle decisioni che avevo preso, quando un biondino con gli occhi azzurri non mi venne addosso, così gli dissi:
"Cristo guarda dove metti i piedi!"
"Scusa"
Disse il ragazzo, ma che io riconobbi, era mick Schumacher, e mentre stavo per sorpassarlo mi disse:
"Qual'è il tuo nome?"
"No"
Gli rispose Max, ma mick continuò:
"Quel'è il tuo numero di telefono?"
"No"
"Mate lascia stare"
Intervenne charles, mentre io tenevo tranquillo Max, ma il biondino disse:
"Perché dovrei lasciar perdere?"
"Vedi lei è-"
Ma Max venne interrotto da una voce che purtroppo riconoscevo:
"Lei è intoccabile quindi ora levati dai piedi"
Mick se ne andò, e charles aggiunse:
"Vi lasciamo da soli"
Annuii e mi voltai verso pierre, e iniziai a dire:
"Prima mi mandi a fanculo e poi dici che sono intoccabile?"
"Tu sei mia"
"No pierre, io non sono tua, devi finirla con questa gelosia!"
"Tu sei mia chiaro? Vuoi sapere perché sono così geloso?"
"Si Cristo mi piacerebbe"
"Perché ti amo cazzo benedetta!"
Rimasi immobile a quelle parole, mi sentivo immobile, non muovevo un muscolo, per la prima volta era riuscito a togliermi le parole di bocca:
"Proprio per questo sono geloso, perché ti amo, e so che te non sei pronta per tutto questo, ma non accetto il fatto di perderti!"
"Pierre lasciami parlare, anche io ti amo!"
Ammisi finalmente, ma non potei aggiungere altro che sentii le sue labbra combaciare con le mie, il mio stomaco si attorcigliò, i nostri respiri erano entrambi irregolari, e le nostre lingue danzavano in sincronia, mi sentivo così bene e completa, un grande peso mi si era tolto dal cuore, e tra un bacio e l'altro pierre mi disse:
"Cazzo stiamo facendo un errore"
"Beh sappi che sei il mio errore preferito pierre gasly"
"E tu il mio benedetta brown"
E unimmo le nostre labbra di nuovo.

SPAZIO AUTRICE:
Capitolo corto lo so, ma mi piaceva di più così, corto ma bello e passionale, spero che la storia vi sia piaciuta e se volete fatemelo sapere nei commenti.
Baciii💘

~my favorite mistake~ Pierre Gasly Where stories live. Discover now