chapter:33

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austin, usa📍

Era il giorno della gara, oggi non avevo molta ansia, ero piuttosto tranquilla, questo circuito mi aveva sempre tranquillizzato, sarà perché ci stavano molte curve, ed era difficile sorpassare.

Andai al bar a prendere due cappuccini abbondanti e mi diressi verso il box mclaren:
"Ma che gentile mi hai portato il caffè"
"Giù le mani norris"
"Mh aggressiva mi piace"
"Sei uno scemo"
"Si ma non dirlo a pierre che ti ho detto questo tengo alla mia vita"
"Mh vedremo"
"Oh cosa vuol dire!!"
E me ne andai, nel sentire lando preoccupato che pierre potesse sbatterlo al muro nella prossima gara, salii le scale e raggiunsi l'ufficio di zak.

Entrai senza bussare e dissi:
"Buongiorno!"
"Buongiorno"
"Ti ho preso il tuo classico cappuccino"
"Allora vieni dai siediti"
Mi sedei davanti alla sua scrivania, e bevemmo insieme il nostro caffè come ai vecchi tempi.

"Allora quando farai le prossime prove libere?"
"In realtà non lo so, forse nel prossimo gran premio, o il prossimo ancora"
"Va bene, basta che fai attenzione, e vai piano"
"Beh se andassi piano zak non mi avrebbero scelto"
Zak rise e non potei non ridere anche io, e poi mi chiese:
"Ma tra te e quel ragazzo,pierre, è seria la cosa?"
"Direi di si"
"Sono contento"
"Anche io"
"Quel ragazzo ha una storia complicata"
"Del tipo?"
"Se non te lo ha detto vuol dire che ha bisogno di tempo"
"Allora aspetterò, adesso vado che devo chiedere una cosa ad andreas l'ingegnere di pista di pierre"
"Va bene"
Mi alzai e me ne andai salutandolo, ma quando misi la mano sulla maniglia zak mi disse:
"Benedetta ti si vedono molto le cicatrici con questa maglietta"
"Lo so è fatto apposta, sono pezzi della mia storia, perché dovrei coprirle"
"Sono fiero di te allora"
"Ed io sono fiera di te"
Sapeva a cosa mi riferivo, sapeva che mi riferivo al nonno, ed ero molto felice che non dava peso all'eredità.

Controllai l'orario e mi accorsi che era decisamente tardi, così uscii frettolosamente dal box, e corsi per tutto il paddock, finché non arrivai al box alphatauri, aprii subito la porta e schivai un po' di meccanici, e con il fiatone arrivai alla postazione di andreas e gli dissi:
"Cristo che corsa, eccomi"
"Riprenditi prima"
Presi un respiro grande e dissi:
"Okay adesso ci sono davvero"
"Perfetto, pierre sta già in macchina, e vorrei che se dovesse andare male tu gli parlassi per stimolarlo"
"Va bene allora mi siedo qui"
"Si e per vederlo devi guardare sullo schermo su in alto"
"Si andreas sono un pilota mica una rincoglionita"
Quest'ultimo rise, e si alzò un attimo per andare al bagno prima che iniziasse la gara, così decisi di accendere la radio e iniziai a parlare:
"Ehy bello"
"Benedetta?"
"Esattamente andreas mi fa stare qui,sotto il permesso del capo"
"Così mi distrai per bene?"
"No così capisco se combini qualche cazzata, comunque buona fortuna la gara sta per iniziare meglio se guardi i semafori"
"Agli ordini capo"
Mi lasciai scappare una risata e poi girai lo sguardo
e vidi lo sguardo serio di andreas che mi guardava,
così dissi:
"Qualche problema?"
"Per usare la radio devi chiedermi il permesso"
"Scusa eri andato a pisciare a chi chiedevo?"
"Lascia stare"

La gara era iniziata da molto e mancavano quindici giri, pierre stava andando bene, era quinto, se superava perez era quarto.

Mancava qualche curva per poi arrivare al rettilineo del traguardo, pierre e perez si trovavano su quel rettilineo quando si trovavano ruota a ruota, ma pierre riuscì a passargli avanti e si posizionò quarto tagliando il traguardo, tutti esultammo e lanciammo un grido di gioia, anche se yuki era arrivato dodicesimo, così accessi la radio e dissi:
"Cazzo amore sei stato un grande"
"Si cazzo si!"
Urlò pieno di gioia.

Appena uscì dalla macchina tutti gli batterono le mani sul casco, ma poi se lo tolse subito e venne incontro a me.

Mi prese la faccia tra le sue mani e mi spinse violentemente sopra le sue labbra, mi baciò così davanti a tutti, davanti al mondo, davanti a tutti gli schermi, con sotto tutte le grida dei fan, di tutte le scuderie.

Quando ci staccammo mi disse:
"Cazzo vieni a vivere con me a milano"
"Per questa settimana"
"No cazzo per sempre vieni a vivere da me"
"Beh allora si cazzo!"
Dissi rifondandomi sulle sue labbra con lo stomaco che mi si attorcigliava ad ogni bacio, il respiro irregolare, e il cuore che mi stava per schizzare fuori dal petto, ripensavo ancora alle sue parole, e continuavo ad essere fiera della mia risposta, volevo stare con lui, volevo sgridarlo perché lascia la tavoletta del cesso alzata, o perché non pulisce i vetri della doccia, o perché ci scortano di fare la spesa, quindi l'unico pensiero che avevo in mentre era:
"Si cazzo voglio vivere con quello stronzo di pierre gasly"

SPAZIO AUTRICE:
scusatemi se non ho aggiornato questi quattro giorni, ma nel weekend mi scordo AHAHHA
spero vi sia piaciuto
alla prossima
bacii💘

~my favorite mistake~ Pierre Gasly Where stories live. Discover now