chapter:57

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london, united kingdom📍

flashback durante la gara del barhein:
"È lui il padre?"
"Non sono più affari tuoi"
"Devi rispondermi benedetta!"
"Che cosa vuoi da me zak, fino a una settimana fa non ti importava niente di me e del bambino, quindi lasciami perdere, quando sarò pronta ne parleremo di persona a londra."
"Si scappa dai problemi, fa ripetere quello che è successo dopo l'incidente"
"Non hai il diritto di nominare quel giorno! Sei tu che dopo quell'incubo mi hai reso la vita il triplo più complicata"
"Da la colpa agli altri, fa come faceva tua madre"
"Basta mi hai rotto le palle, sparisci dalla mia vita, vai a vivere da sandy e fate tanti bei bambini che sicuramente saranno migliori di me!"
E detto questo me ne andai con le lacrime agli occhi, mentre sentii di nuovo dei giramenti di testa, ma li ignorai, volevo aiutare pierre con le interviste

fine flashback

1 settimana dopo📍

"petite! petite!"
Mi risvegliai dai miei pensieri con pierre che continuava a chiamarmi così dissi:
"Si scusa mi ero incantata"
"Pensavi ancora alla discussione con tuo padre vero?"
"Si, magari ho esagerato"
"Lo risolveremo adesso sta tranquilla, poi ci accompagnerà pure max che evidentemente non ha niente da fare"
"Guarda che ti sento gasly"
Intervenne max che si trovava nel posto davanti del taxi, diretto verso casa di mio padre perché a me non partiva la mia povera macchina, ad un certo punto sentii pierre sussurrarmi:
"Cerca di rilassarti, che con questi pantaloncini non sai cosa vorrei farti"
"Mh sentiamo cosa?"
"Lo scoprirai stasera"
Risi e gli lasciai un bacio sulle labbra, mentre max di sotto fondo diceva che schifo, ma questo lo diceva solo perché ancora non era tornato con kelly, nonostante che da una settimana si punzecchiavano, ma kelly sembrava che volesse torturalo ancora per un po', anche se io personalmente non approvavo questa sua strategia, stava facendo soffrire max e questo mi dava molto fastidio.

Arrivammo in poco tempo davanti casa di mio padre e max ci disse:
"Io vi aspetto qui fuori"
"Va bene"
Risposi e suonai il campanello, ovviamente ci venne ad aprire sandy, la salutai in modo poco cordiale ed entrai senza che mi invitasse, del resto ho abitato qui da più tempo di lei.

Io e pierre ci prendemmo la mano, e ci dirigemmo verso il salotto dove trovammo mio padre con le mani incrociate che ci guardava, la prima a parlare fui io che dissi:
"Ciao"
e pierre che disse:
"Buon pomeriggio zak"
"Signor brown per te"
"Si scusi"
Rispose pierre e io lo guardai male, ma non servì a niente, perché mio padre con non chalance chiese:
"Quindi è lui il padre?"
"Si è lui"
"E perché non me lo hai detto"
"Non sapevo se aveva dei contratti con te da fare in quanto non sono al corrente di queste cose e non volevo interferire, poi non volevo che si spargesse la voce"
"Ok sono felice per voi"
"Grazie signor zak"
Papà sorrise a pierre, mentre io continuavo a mantenere il broncio per quello che era successo, non lo avrei perdonato così in fretta per le parole acide che aveva detto senza pensarci nemmeno due volte, ma in vista del bambino avrei cercato di ricostruire per l'ennesima volta qualcosa, stavo per salutarlo, ma ricevetti una chiamata dal capo così dissi:
"Vado un attimo fuori che il capo mi sta chiamando"
Dissi, pierre mi strinse la mano per dirmi di non lasciarlo solo con zak, ma gli feci un sorrisetto rassicurativo e andai fuori a rispondere, senza salutare mandy:
"Si pronto"
"Benedetta buona sera"
"Buona sera"
"Senti mi dispiace dirtelo così per telefono, ma abbiamo avuto ora la comunicazione che yuki si è appena rotto il braccio, potresti sostituirlo per la gara di abu dhabi se stai bene con la gravidanza?"
"Si certo con piacere"
"Perfetto, le invieremo tutto via fax"
"Va bene grazie mille e fatemi sapere su come sta yuki"
"Certo arrivederci"
Appena sentii questa risposta attaccai, e max incuriosito mi chiese:
"Chi era?"
"Il capo evidentemente correrò io al gran premio di abu dhabi, yuki ha il braccio rotto"
"È fantastico,cioè non il fatto che yuki abbia il braccio rotto, ma non dovresti parlarne prima con pierre?"
"Tranquillo glielo dirò stasera"
"Va bene, come è andata con zak?"
"Bene dai, vado a riprendere pierre. chissà che staranno dicendo con zak"
"Ok, intanto chiamo un taxi"
Annuii e entrai di nuovo dentro casa, ma appena mi trovai più vicino al salotto sentii le parole di mio padre:
"Si pierre ti do la mia benedizione"
Pensai che probabilmente avevo capito male, così decisi di intervenire:
"Ehy zak, noi andiamo è tardi e abbiamo fatto un viaggio lungo"
"Si certo buonanotte"
"Notte"
Risposi freddamente, poi mi voltai e feci un cenno con la mano a sandy, e uscii il più velocemente possibile da quella casa, sperando di aver frainteso tutto, e che avevo capito realmente male.

Cenammo con un pezzo di pizza, e max andò subito in camera per riposarsi, e a ruota lo seguimmo anche io e pierre, che ci chiudemmo in camera da soli, ma non appena chiuso la porta pierre si fiondò sulle mie labbra, così lo bloccai e dissi:
"Aspetta ti devo dire una cosa"
"Dimmi petite"
"Sostituirò yuki al gran premio di abu dhabi, ho già dato la conferma"
"Ma che cazzo! sei incinta!"
"Si ma sono al quarto mese"
"Appunto, non puoi prendere queste decisioni da sola, ora siamo in due cazzo!"
"Si ma è il mio lavoro e decido io, andrà bene ne sono certa"
Pierre tirò un cazzotto al muro che mi fece anche sobbalzare, poi ci fissammo per un attimo, e entrambi ci fiondammo di nuovo sulle nostre labbra, in un bacio più appassionato di prima, sfilai la maglietta a pierre, e quest'ultimo mi tolse di forza i pantaloncini con la maglietta, mi buttò sul letto, mentre si stese sopra di me senza mai interrompere il bacio, e prima di iniziare mi sussurrò sulle labbra:
"Ti amo cazzo"
"Anche io"

SPAZIO AUTRICE:
nei rapporti il bipolarismo è sempre magico
ci vediamo alla prossima
XOXOXO💘

~my favorite mistake~ Pierre Gasly Donde viven las historias. Descúbrelo ahora