chapter:28

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lake louise, canada📍

Ieri con Daniel e lando mi ero divertita molto, ma ora ero decisamente distrutta, c'era pierre di fianco a me che mi incitava ad alzarmi per raggiungere gli altri nella hall, ma le mie gambe chiedevano pietà, con non so quanto amore per lo sci decisi di alzarmi e mi andai a vestire.

"Non sei troppo leggera? Ti ricordo che stiamo sulla neve"
"No io pensavo che dovevamo sciare sul fango"
"Basta con te non posso parlare di vestiti"
"No perché avrò sicuramente ragione io"
Pierre mi guardò male, e io non potei non ridere:
"Litigi fra coppiette?"
"No max, ma pierre non capisce niente di moda"
"Quanto mi fa pena pierre in questo momento"
"Ti ho sentito leclerc"
"Oh cazzo"
Fulminai il monegasco con lo sguardo, e uscimmo di fuori pronti a metterci sugli sci.

"Dai Lara vieni!"
"Nono io vi raggiungo a piedi alla baita"
"Dai ti divertirai"
"Nono sto bene qui"
Mi arresi, e cercai una baita dove mangiare che fosse vicina anche per lei che stava a piedi, poi kelly propose:
"Facciamo un po' di piste a caso, poi prendiamo una pista nera che dopo si ricongiunge con una blu e li andiamo alla baita di quella pista"
"Per me va bene"
"Anche per me"
"E per me"
"E per me e lando"

Finì di dire Daniel, così tutti d'accordo salutammo Lara e ci avviammo per le varie piste.

Nel tragitto ci furono scene molto divertenti, pierre che cadde insieme a charles, oppure lando che rincorreva Daniel con una racchetta, io e Max che facevamo a gara per chi arrivava prima, kelly che ci prendeva in giro facendo delle storie su Instagram.

Adesso stavamo risalendo la montagna per avviarci alla baita con lo Sky lift, io stavo davanti a kelly, mentre guardavamo i maschi fare i coglioni, infatti ad una certa vidi Daniel cadere dallo skylift e farsi tutta di culo la discesa, poi lo seguì pierre, che presi in giro subito, poi caddero charles, lando e max in fila.

"E ora come li recuperiamo?"
"Saliamo la montagna e riascendiamo"
"Madonna solo loro riescono a cadere come dei carciofi"
Risi per l'affermazione di kelly, e una volta raggiunta la cima ci sbrigammo a fare la pista per poterli raggiungere.

Appena arrivammo alla catena dello skylift, vedemmo i ragazzi farsi sgridare da due guardie di sicurezza, a cui evidentemente non importava che fossero dei piloti di formula uno, del resto era giusto così.

Dato che la situazione iniziava a degenerare, io e kelly decidemmo di intervenire e li portammo via, per raggiungere la baita.

Per tutto il tempo lì sentii lamentarsi che non avevano fatto niente, sembravano tutti dei bambini piccoli a cui era stato tolto il giocattolo preferito.

Raggiungemmo la baita in poco tempo, e ci rincontrammo con Lara, mentre eravamo seduti al tavolo, io e kelly raccontammo tutto quello che era successo a lara, e quest'ultima non perse occasione per sgridare charles, e il monegasco diventò rosso come un pomodoro.

Però pierre e Max non si parlarono per tutto il tempo, ma il francese si stava divertendo, non lo avevo mai visto così spensierato e pieno di gioia, e specialmente non lo avevo mai visto così dolce nei miei confronti, e io nei suoi, con nessuno ero mai stata così dolce in vita mia, a nessuno avevo mai detto "ti amo" in vita mia.

Uscimmo dalla baita tutti quanti, ormai pieni di birra e polenta e carne alla brace, non avevo mai mangiato così tanto in vita mia:
"Io stavolta me la faccio a piedi con Lara ci vediamo in hotel"
Disse charles, togliendosi gli sci:
"Io e Daniel facciamo un altre po' di piste e vi raggiungiamo in hotel"
Disse lando, mentre guardava con aria di sfida Daniel, quei due erano incredibili non si stancavano mai:
"Io e kelly finiamo questa pista e torniamo in hotel"
"Io e benedetta facciamo dei fuori pista e vi raggiungiamo"
"Come scusa?"
"Hai capito bene"
Risi ma nel profondo ero un po' preoccupata nel fare i fuori pista, non sono molto sicuri.

Tutti presero le proprie strade, così io guardai pierre e dissi:
"Io i fuori pista te li faccio, ma solo quegli semplici"
"Va bene ci sto"
Risi e lo segui tagliando la pista.

Mentre sciavamo stavo così bene, fino a quando non persi l'equilibrio e caddi a terra, pierre sentì il tonfo, si girò e rimase a guardarmi, fino a che non scoppiò a ridere:
"Più che ridere aiutami stronzo!"
Ma rise ancora più forte, poi si avvicinò per aiutarmi, ma gli tirai una palla di neve in faccia, mi guardò con una faccia vendicativa, così mi tolsi subito gli sci ed iniziai a correre per il bosco per non farmi prendere.

Mentre correvo mi prese per i fianchi, trascinandomi a se, ma iniziò a farmi il solletico, e implorai:
"Ti prego pierre basta!"
"Ah no stavolta non vinci"
E continuò a farmi il solletico, finché non ci buttammo entrambi sulla neve esausti, ci guardammo per non so quanto tempo, e poi scoppiammo a ridere, guardando gli abeti che ci circondavano pieni di neve, stavo per dire qualcosa quando pierre disse:
" dio quanto ti amo"
Non risposi e unii le nostre labbra ormai fredde in uno splendido bacio, mi aveva letteralmente migliorato la giornata, solo con quattro parole e con dei semplici gesti, più tempo passava e più mi innamoravo di un perfetto stronzo, ma che riusciva a rendermi felice, mi aveva fatto anche scordare il
brutto presentimento che avevo da giorni.

SPAZIO AUTRICE;
che cariniii non smetterò mai di shipparli beh mi pare anche giusto sai com'è
spero che il capitolo vi sia piaciuto e ci vediamo alla prossima!
baciii💘

~my favorite mistake~ Pierre Gasly Where stories live. Discover now