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Ricordo
Cap.3








La mattina arrivò presto, per quanto i due ragazzi potessero accorgersene.
Lo stanzino era privo di finestra e non seppero da quanto il sole fosse sorto.
Jin alla fine si era addormentato fra le braccia di Namjoon, coccolato dal colore del corpo dell'altro.
Il mafioso lo aveva seguito subito dopo, controllando che il corvino stesse davvero dormendo.

Il primo ad aprire gli occhi fu proprio Jin.
Era ancora appoggiato al corpo del ragazzo dai capelli blu, la testa sotto l'incavo del collo dell'altro, una spalla contro il suo petto, le gambe a ponte sopra una delle sue.
Namjoon lo stava abbracciando ancora e dormiva dolcemente con la testa appoggiata alla sua.

La prima cosa che vide furono le mani del mafioso appoggiate sulle sue che gli davano calore in quello stanzino freddo.
Riuscì a muovere di poco la testa, senza svegliare il ragazzo, alzando gli occhi verso il viso rilassato di Namjoon.
Aveva gli occhi chiusi, le labbra socchiuse, respirava dolcemente addormentato contro la porta della stanza, sembrava infreddolito dalla notte, ma stava bene.

Jin ingurgitò saliva, toccando il dorso delle mani dell'altro, sentendo la pelle leggermente ruvida.
Allungò poi le dita verso il viso del bell'addormentato e gli toccò le piccole cicatrici presenti accanto al sopracciglio, sul naso, vicino alle labbra...
Ricordò i cerottini rosa e arrossì.
Chissà cosa aveva pensato di lui.

Si inumidì le labbra e ripensò a quella situazione.
Perché si sentiva così legato a quel ragazzo, senza neanche conoscerlo?
Aveva ancora paura di lui ma al suo interno si stava facendo avanti un moto di... Non seppe neanche lui di cosa.
Lo guardava dormire e sentiva il cuore scaldarsi, era talmente bello, anche con tutti quei segni sul viso e poi aveva un corpo da urlo.

Scosse la testa, chiudendo gli occhi.
Ma cosa vado a pensare? si domandò a sé stesso, sospirando.
Alzò di nuovo lo sguardo verso quelle labbra e immaginò che infatuarsi del capo mafia di Seul non era il massimo, soprattutto se lui era il figlio del poliziotto a capo della squadra antimafia.

Una delle mani di Namjoon si arpionarono al polso del ragazzo che girò lo sguardo svelto.
Rialzò poi gli occhi verso quelli dell'altro, ancora leggermente socchiusi.
Ingurgitò saliva, sentendo il cuore aumentare i battiti ed esplose quando Namjoon avvicinò il polso del corvino alle sue labbra baciandolo.

Jin scattò all'indietro, alzandosi.
Il mafioso sorrise, stiracchiandosi leggermente per poi alzarsi.
"Buongiorno" mormorò, guardandolo "Spero tu abbia dormito bene, su di me."
Jin arrossì brutalmente, girando lo sguardo, annuendo distrattamente.
"Bene..." mormorò ancora Namjoon, avvicinandosi, facendo indietreggiare il corvino verso il muro "Sono contento che ti sia riposato."

Jin vide la mano dell'altro viaggiare verso i suoi capelli, toccandoli dolcemente.
Non capiva perché si stesse comportando in quel modo e non capiva neanche il perché del suo stesso comportamento.
Vedeva solo le labbra di Namjoon sorridergli e scaldargli il cuore.

My Mafia Boss || BTSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora