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Truth Verità Cap

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Truth
Verità
Cap.55



"Ma perché non l'hai ancora ucciso?"
"Hyuna..."
"Cavolo Joonie, quel ragazzo ti ha tradito!"

Il blu non sopportava più quella donna.
Erano ore che lo assillava per ammazzare Seokjin e lui davvero non comprendeva il perché di quell'insistenza.

"Mi spieghi perché insisti tanto?"
La ragazza lo guardò con un sopracciglio alzato, come se stesse a parlare con un pazzo.
"Perché? Perché ti ha tradito, pronto!?"
"Tu mi hai lasciato all'altare, cosa avrei dovuto fare con te?
Venderti al mercato nero?"

Hyuna sussultò, guardando l'uomo dirigersi verso un tavolino con sopra degli alcolici per prendersene un bicchiere.
"Beh... Allora spiegami perché lo tieni in vita..."
"Perché è figlio del capo polizia antimafia... Non credi che averlo come prigioniero, vivo, sia meglio che averlo morto?" domandò, bevendo un sorso.
"Sì, però... Lo tieni in camera tua e non nelle prigioni..."
"Sono affari miei dove lo tengo" rispose bruscamente il blu, prendendo un secondo bicchiere, sedendosi poi su un divanetto.

"Joonie..." sibilò lei, avvicinandosi per poi sedersi sulle sue gambe "Non dirmi che lo ami..."
"Neanche questi sono affari tuoi, Hyuna" espirò, spingendola via dalle sue gambe "Tu mi hai lasciato all'altare, non hai più diritto di parola sui miei sentimenti."
"Ma l'ho fatto per un buon motivo, lo sai, la polizia c'era addosso..."
"Sei sparita successivamente, cosa vuoi da me ora?
Sei tornata e hai rovinato tutto."

La ragazza si alzò stizzita, guardando l'altro versarsi un terzo bicchiere.
"Io non ho rovinato nulla, è quel Saejin che ti ha tradito!"
"Seokjin."
"Sì, quel che è..." rispose lei, scansando aria con la mano "Resta il fatto che non ti capisco."
"E non c'è bisogno che tu mi capisca, ora vattene, mi stai facendo venir mal di testa."

La ragazza si imbronciò, digrignando i denti e poi uscì dalla stanza, sbattendosi la porta dietro.
Non aveva ancora finito con i due innamorati.

**

La notte stava calando e Seokjin guardava il tempo scorrere sdraiato sul letto, nudo e incatenato ormai da un paio di giorni.
Gli portavano da mangiare e da bere ma per il resto nessuno parlava con lui e niente era cambiato.
Namjoon era tornato a controllarlo ogni tanto, lo aveva stuzzicato ma, oltre a fargli del male, non aveva fatto altro.

E anche quella sera, la porta si aprì e il mafioso entrò nella stanza.
Seokjin fissò la figura con la coda dell'occhio, sembrava barcollare e quando cadde sul materasso, scattò, impaurito da un'altra notte di stupro.

"Seokjin..." mormorò quello, la bocca impastata, l'odore di alcol punzecchiante "Hyung..."
Le mani del blu si mossero veloci sulle natiche nude del ragazzo accanto a lui, coperte solo dalle lenzuola e dopo averle accarezzate debolmente, il maggiore sentì l'altro armeggiare con la cintura.

My Mafia Boss || BTSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora