Believe me - NJ

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Credimi Believe me Cap

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Credimi
Believe me
Cap.20














Dopo che Jungkook aveva portato via V, Namjoon si era seduto e aveva iniziato un mantra di respirazione per calmare i bollenti spiriti e l'incazzatura che gli era salita.
Aprì e chiuse più volte la mano con cui aveva picchiato l'indovino, sentendola debole e dolorante.

Si chiese perché il ragazzo non avesse parlato, perché non lo avesse avvertito di quell'attacco imminente che entrambe le fazioni avevano subito.
Ma soprattutto chi li aveva aggrediti?

Uno dei suoi uomini gli aveva riferito di aver visto Yoongi colpito e si morse l'interno guancia al pensiero che poteva morire.
Perché V non aveva parlato?

Si ricordò poi di Seokjin che aveva provato a fermarlo e scosse la testa: i due avevano litigato di brutto e quel ragazzo non aveva fatto altro che offenderlo.
Quel giorno, poi, aveva detto delle cose orribili e Namjoon non poteva capacitarsi di come Seokjin lo stesse trattando, col tutto che aveva deciso di aiutarlo a salvare quel piccoletto di Jimin.

Si alzò dalla sedia, uscendo dalla stanza per poi dirigersi nella sua camera.
Immaginò che avrebbe dovuto affrontare l'ennesima discussione e si preparò mentalmente, per poi aprire la porta.
Jin, all'interno, era tutto impegnato a sistemare i suoi libri nella borsa e a mettere in ordine le poche cose che si era portato.

"Che stai facendo?" domandò, chiudendosi la porta dietro.
"Me ne vado" disse duro Jin.
"Come?" domandò il mafioso.
"Certo, pensavi che sarei rimasto qui per sempre, Namjoon?" domandò l'altro, chiudendo la cartella.

Il capomafia si morse l'interno guancia e si avvicinò al corvino, prendendolo per un braccio, strattonandolo.
"Ma cosa stai dicendo? Mi stai prendendo per il culo?"
"Lasciami, Namjoon."
"Che c'è, dato che non puoi più sfruttarmi, te ne vai?"

Jin lo guardò con rabbia, strattonando il braccio, per poi mettersi la cartella monospalla.
"Non essere ridicolo, apprezzo quello che hai fatto per me, aiutandomi con Jimin... Ma non posso rimanere qui per sempre.
Ho una vita da vivermi."
Namjoon lo guardò incamminarsi verso la porta e lo riprese di nuovo per un braccio, sbattendolo sul letto, salendogli sopra per poi bloccargli i polsi accanto al viso.

"Namjoon lasciami!" urlò Jin, divincolandosi ma il mafioso gli unì i polsi sulla testa e poi gli prese il viso, baciandolo.
Il corvino cercò di liberarsi dalla presa e girò il viso, liberandosi da quel bacio, chiudendo gli occhi.
"Basta, lasciami!" urlò ancora sentendo le labbra dell'altro mordergli la pelle, scendere lungo il collo e raggiungere il petto.
Con la mano libera, Namjoon si insinuò sotto la sua maglia, toccandolo ovunque potesse.

"Smettila" ansimò Jin, continuando a ribellarsi "Basta, smettila!"
All'ennesimo urlo, il blu si fermò, il respiro pesante, gli occhi incazzati.
Jin si girò verso di lui, arrabbiato.
"Pensi davvero di poter fare come vuoi con me, Seokjin?" proferì il mafioso.

My Mafia Boss || BTSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora