Revenge

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Revenge Vendetta Cap

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Revenge
Vendetta
Cap.43








Come Hoseok aveva predetto, Yoongi successivo all'incontro si era oscurato e parlare con lui sembrava come dover domare un leone affamato.
Aveva litigato di nuovo con Jimin, anche se successivamente si era inchinato a quel ragazzino per riavere la sua fiducia in poco tempo.

Margherita gli aveva scritto, voleva fare un'altra uscita insieme, magari questa volta al centro di Seoul per vedere un po' la città prima di tornare in Italia e Hoseok aveva dovuto rifiutare.
Per quanto volesse tenere testa al rosso, non poteva sfidarlo in quel momento altrimenti sarebbe andata peggio.

Il 3 Dicembre Yoongi chiamò il ragazzo nel suo ufficio e quello lo raggiunse, trovandolo infilato fra mille scartoffie che immaginò sarebbero diventati suoi problemi.

"Mi hai chiamato Yoongi?"
"Si, ho bisogno che mi fai un favore."
"Cosa?"
"Domattina accompagnerai Jimin a casa del suo Hyung."
"E perché dovrei?"

Yoongi alzò gli occhi dai fogli, che fino a quel momento erano rimasti fissi su di essi e si morse l'interno guancia.
"Te lo sto chiedendo io, Hoseok."
"Non cambia niente."
"Sai, mi piacevi di più quando eseguivi gli ordini perché ti sfogavi su quel traditore di V."

Il platinato divenne rosso di rabbia.
"Non ti azzardare, non l'ho mai toccato, lo sai!"
"Eppure eri così rilassato, sembrava proprio che vi divertiste insieme, forse stai pensando di tradirmi proprio come ha fatto quello stronzo?"
"Smettila o non mi tratterrò" sibilò Hoseok.

Yoongi sorrise e semplicemente si discostò di poco dal tavolo, aprendo un cassetto per poi tirarne fuori una pistola che indirizzò verso il platinato.
Hoseok sbarrò gli occhi, ingurgitando saliva.

"Cosa vuoi fare Hoseok? Picchiarmi? Solo perché parlo male della tua puttana?"
"Qui l'unica puttana è quella che ti porti a letto."
Yoongi aggrottò le sopracciglia, sparando per aria, lasciando il ragazzo coprirsi il viso dalla polvere che uscì dal buco del soffitto.

"Hoseok, oggi stai proprio sfidando la mia pazienza."
"Non hai mai ucciso, non sei capace, non mi ucciderai qui, Yoongi" continuò a istigarlo il platino, fissandolo in modo duro.
Yoongi sorrise, abbassando la pistola per avvicinarsi lentamente all'altro.

Hoseok iniziò ad indietreggiare finché non si appoggiò con le spalle al muro, mentre il rosso gli si avvicinò il più possibile, appoggiandogli la pistola contro una coscia, arrivandogli a pochi centimetri dalle labbra.

"Hai ragione..." sibilò il capomafia sulle labbra dell'altro "Non ho mai ucciso nessuno... Fra noi due il mostro sei tu."
"Non osare..."
Yoongi gli bloccò la frase a metà, spingendo la pistola contro la pelle dell'altro.
"Però so come torturare le persone, quello lo faccio bene e lo sai meglio di me.
Vogliamo provare, Hoseok?"

My Mafia Boss || BTSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora