White eyes - JT

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White eyesOcchi bianchi Cap

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White eyes
Occhi bianchi
Cap.51




L'unica cosa che V si era portato dietro dal covo dei Rap Monster erano solo le carte.
Jungkook non aveva sufficientemente spazio nella moto per portarsi anche la palla di vetro e di sicuro si sarebbe rotta nel tragitto.

Senza dire niente, erano partiti, volati via da Namjoon, il moretto sapeva perfettamente che una volta tornato, il capo mafia avrebbe massacrato l'indovino.
E quello sembrava neanche preoccuparsene.
Lo avrebbe letteralmente ucciso!

Attraversarono buona parte di Seul, fino a raggiungere le campagne, e poi una pineta.
Jungkook arrestò la corsa su un altopiano, in una casetta nel bosco, sembrava un piccolo paese di quasi cinquanta persone totali.
Tutti li guardavano con sospetto.

"Vieni entra" mormorò il minore, facendo segno a V.
Il castano entrò nella casetta di legno e la trovò stranamente accogliente.
Era a due piani, nella parte di sotto vi era un'ampia sala da pranzo con cucina annessa, una porticina che sembrava portare a un bagno e un grande camino con sopra la testa di un cervo.

"Dove siamo?" chiese il ragazzo.
"Questa è l'unica cosa che mi è rimasta di mia madre.
L'unica cosa che Namjoon non conosce, perché mio padre gliela nascose nel caso avesse dovuto trovare un rifugio sicuro per qualche tempo."
"Oh..." mormorò il castano, poggiando le carte sul tavolo del salone, girandosi poi verso una parete, riflettendosi nello specchio.

"Possiamo rimanere qui al momento, ma Namjoon ci troverà.
Dobbiamo pensare a qualcosa."
"Sei sicuro che scappare sia stata la cosa più furba da fare?"

Jungkook si avvicinò al ragazzo, prendendogli le mani con le sue, guardandolo negli occhi.
"Tae, lui ti avrebbe ucciso, lo capisci?"
"E ora il tuo destino potrebbe compiersi ancora di più."
"Che cosa intendi?"

V si distanziò dal ragazzo, dirigendosi verso lo specchio, passando la mano lungo la parete riflettente.
Aveva sempre strani incubi, vedeva sempre cose orribili e poi quel rumore.
Uno sparo.
Jungkook piangeva davanti a lui, Non posso farlo, continuava a ripetere.

Il suo occhio iniziò a zampillare davanti la superfice specchiata e Jungkook si mosse veloce, coprendogli gli occhi.
"Non farlo Tae... Non farti male."
Il castano si girò verso di lui, mostrandogli quell'occhio magico e il moretto ingurgitò saliva, sentendosi trasportato da esso.

Fu veloce, V spinse Jungkook verso il muro più vicino e gli ficcò la lingua in bocca, iniziando a baciarlo come se fosse la prima e ultima volta della sua vita.
Il minore cominciò a ribellarsi, preso alla sprovvista e poggiò le mani sul petto dell'indovino, facendo leva con i gomiti, staccandoselo da dosso.

"Puah..." mormorò, asciugandosi le labbra "Che cazzo fai?!"
V sorrise, aprendo la cerniera della cappa, facendola cadere a terra.
"I punti del fato non possono essere cambiati..." iniziò, sbottonandosi leggermente i pantaloni "Ma io lo farò per te, Jungkook."
"Fermati, non voglio farlo adesso."
"Non vuoi prendermi, Kookie?"

My Mafia Boss || BTSWhere stories live. Discover now