Kingdom - YJ

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Kingdom Regno Cap

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Kingdom
Regno
Cap.54


Jimin era rimasto chiuso in camera sua.
A chiave.
Non si fidava affatto di Yoongi, anche se quello gli aveva promesso che non gli avrebbe fatto del male.

Più di una volta hai rotto le tue promesse, Yoon pensò, mentre provava un passo di danza, Questa volta non m'incanti.
Non sono più Park Jimin.
Sono Min Jimin.

Il ragazzo stava notevolmente cambiando in campo caratteriale.
Pian piano stava capendo come vivere al mondo e il suo carattere dolce e sottomesso non lo avrebbe reso felice né al sicuro.

Aveva solo cambiato carceriere.
Suo padre e Yoongi erano uguali.
Entrambi volevano solo cose da lui e del tutto sbagliate.

Un altro passo di danza e cadde a terra.
Non stava pensando affatto a quello che stava facendo, ma a tutt'altro.
A quello spocchioso mafioso.
Avrebbe avuto la sua rivincita, lo sapeva.

Toc Toc

"Vattene", mormorò, alzandosi e guardandosi nello specchio dell'armadio, sistemandosi la maglia "Non voglio parlare con te."
"Jimin apri la porta, per favore..."
"No. E se davvero mi ami come dici, non la farai sfondare dai tuoi uomini."

Un mormorio si sentì fuori la porta, segno che il minore ci aveva preso.
Passi si allontanarono da essa.

"Sono solo.
Fammi entrare, parliamo."

Jimin sbuffò e si avvicinò alla porta, sbloccandola, per poi tornare a danzare davanti lo specchio.
Yoongi entrò richiudendosi l'uscio dietro e rimase sulla porta a guardare il suo amato.

"Che stai facendo?"
"Danzo per liberare la mente."
"Da cosa... Da me?"

Jimin si fermò un attimo, guardando l'altro in modo duro e poi si girò verso lo specchio, alzando le braccia per ammorbidirle un po'.
"Non posso liberarla da te.
Lo sai bene."

Yoongi abbassò il viso e si avvicinò all'altro, abbracciandolo da dietro per stringerlo fra le sue braccia.
Jimin sospirò, guardando il viso del maggiore allo specchio.
Annusava il suo profumo e sembrava stare bene lì con lui.

Le mani scheletriche gli toccavano il corpo, si infilavano sotto la maglia bianca, visibili.
Una scese lungo il suo fianco, andando a stringere i pantaloni e Jimin abbassò di nuovo le braccia, prendendogli i polsi con le mani.

"Mi dispiace."
"Lo so... Me l'hai già detto."

Yoongi annusò ancora i capelli del minore e quello si girò verso di lui, appoggiando le mani sulle sue clavicole, mordendosi un labbro per guardarlo finalmente negli occhi.

"Quello che hai fatto... Mi ha reso irascibile."
"Lo sapevo."
"E perché l'hai fatto lo stesso?" domandò il rosso, scuotendo la testa.

Jimin gli prese il viso con le mani.
"Non potevo permettere che quella ragazza morisse.
Non potevo permetterti di ucciderla."

My Mafia Boss || BTSWhere stories live. Discover now