Kookie - TJ

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Kookie
Cap.30




Una volta che Namjoon fu uscito dalla stanza, Jungkook si fece scivolare lento e dolorante contro la parete fredda della stanza, fin quando non toccò con mano il pavimento, allungando le gambe.
Una leggera lacrima scese lungo la sua guancia, bruciando la pelle lì dove era passata.

V lo guardò e senza fiatare, si alzò dal letto, avvicinandosi al moretto, inginocchiandosi fra le sue gambe, sorridendogli.
Jungkook non girò il viso, né disse nulla, sentiva la testa scoppiargli e la paura farlo trasalire.
Odiava quando il capo mafioso si comportava in quel modo, quando gli ricordava la loro reale relazione.

"Non mi aspettavo questo tuo lato, Jungkook..." mormorò il castano, allungando una mano sul mento dell'altro, facendogli girare il viso verso di lui, leccandosi le labbra "Sei così bello..."
Il moretto lo guardò, senza dire una parola e poi chiuse le palpebre, facendo scendere lenta l'ennesima lacrima traditrice.

"Sei una meraviglia" pronunciò l'indovino, facendo riaprire gli occhi al mafioso che per un momento tornò quasi lucido, prima di tornare con lo sguardo perso nel vuoto.
V sospirò, prendendolo per un polso, tirandolo verso di lui, cercando di farlo alzare.
Come guidato, Jungkook si alzò, seguendo l'altro che lo fece sedere sul letto, facendolo appoggiare contro il muro.

"Non pensarci Jungkook... Non ti accadrà nulla."
"Non puoi saperlo, non puoi leggere il mio futuro."
V sorrise, vedendo finalmente l'altro reagire e si sedette sulle sue cosce, appoggiando le mani sulle spalle del mafioso, avvicinandosi pericolosamente alle sue labbra.
"Non posso leggere il tuo futuro..." pronunciò allora, mentre il suo occhio cominciava a cambiare colore "Ma posso leggere il suo..."
Jungkook scosse la testa, senza dar troppo peso alla piega che quella situazione stava prendendo.

"Vuoi raccontarmi la tua storia?" domandò il castano, alzandogli ancora il viso.
"La mia storia?"
"La tua storia..." rispose l'indovino, mentre il suo occhio continuava a zampillare di colore "O preferisci che la cerchi io?"
Jungkook si mosse lesto, appoggiando una mano sugli occhi del castano, piegando di nuovo la testa.

V si leccò le labbra, piegandole poi in un sorriso, appoggiando la propria mano su quella dell'altro, abbassandola in modo da poter tornare a guardare il ragazzo sotto di lui.
Jungkook rialzò il viso, sospirando e poi annuì, passando la pallina del piercing lungo i denti.

"Sono nato a Pusan.
In un piccolo borgo dimenticato da Dio... La mia vita non è mai stata né facile né bella... Mia madre morì poco dopo avermi partorito e mio padre me ne diede subito la colpa.
Non mi ha mai voluto..."
V alzò un sopracciglio, guardando le guance dell'altro diventare più rosse.
"Quando perse il lavoro..." singhiozzò, pulendosi il viso con una manica "Se la prese con me... Beveva e quando tornava a casa mi picchiava...
Poi prese a drogarsi e così facendo... fece affari con i Rap Monster."
"Con i Rap Monster?"
"Al tempo c'era il padre di Namjoon e... Affidò a mio padre il compito di vendere la droga..." singhiozzò ancora, espirando, cercando di calmarsi e poi alzò il viso verso il castano, sentendo un'altra lacrima scendere "Ma una notte... Una notte gli AgustD intercettarono la vendita e... Ecco, uccisero tutti.
Compreso mio padre."

My Mafia Boss || BTSWhere stories live. Discover now