Truth

222 20 7
                                    

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.





Truth
Verità
Cap.23




Jin fu riaccompagnato dagli uomini di Namjoon davanti l'università.
Appena sceso dalla macchina, uno di loro gli riconsegnò il cellulare e poi risalì nel veicolo, sparendo fra le strade di Seoul.

Jin sospirò, stringendosi nel cappotto e riaccese il cellulare.
Appena la linea internet prese il segnale, una cascata di messaggi cominciò a far vibrare il telefonino.
Sua madre gli aveva fatto un centinaio di telefonate, suo padre qualcosa in meno, sia la sua famiglia che i suoi amici lo aveva riempito di messaggi.

Era contento che nessuno si fosse dimenticato di lui ma non voleva far preoccupare la sua famiglia così infilò il cellulare in tasca e si avviò verso casa dei genitori, sospirando.

Provava una miriade di emozioni contrastanti, era arrabbiato con Namjoon per tante cose ma allo stesso tempo non aveva mai voluto litigare con lui.
Quel ragazzo dai capelli blu gli aveva regalato momenti unici, proibiti, letali e non voleva perdere tutto quello che aveva acquisito da quel ragazzo.

Sentiva di provare qualcosa per lui ma non voleva ammetterlo davvero.
La notte insieme era stato uno sbaglio e nessuno doveva venir a sapere che era stato a letto con il capomafia dei Rap Monster.

Arrivò davanti la villetta dei genitori e suonò il campanello, guardando poi le finestre.
Il cancello si aprì cigolando e lui, piano, entrò all'interno, dirigendosi verso la porta d'ingresso.
Quando quella si aprì, Jin poté vedere una donna alta e magra dai capelli corvini corrergli incontro tutta contenta e lo abbracciò forte, stringendolo a sé.

"Madre" pronunciò lui, stringendola.
"Seokjin stai bene" piagnucolò lei "Finalmente sei tornato, ero così preoccupata che ti fosse successo qualcosa di brutto..."

Jin immaginò che sua madre aveva sofferto molto e a differenza del padre, non se lo meritava.
"Mi dispiace... Non volevo farti stare male..."
"L'importante che sei tornato figliolo, ti prego, non sparire più così..."

**

Una volta entrati in casa, la domestica portò un bicchiere di the caldo ad entrambi.
La signora Kim non aveva fatto altro che piangere e piagnucolare e solo alla fine aveva deciso di lasciare il figlio, staccandosi finalmente da lui.

"Dove sei stato?" gli chiese, mettendo un po' di zucchero nel liquido "Perché non eri raggiungibile?"
Jin immaginò di non poter dire che era stato ospite dei Rap Monster e abbassò il viso.
"Sai che Jimin è stato preso dagli AgustD... Vero?"
"Sì, certo, tuo padre mi ha informata di ciò..."
"Ecco, quando papà mi ha chiamato per dirmelo... Io sono esploso.
Lo avevano affidato a quel fifone di Choi e sapevano che poteva andare a finire così..."
"Seokjin, tesoro..."
"Ho detto a papà che sono gay."

My Mafia Boss || BTSWhere stories live. Discover now