Profane - YJ

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Profane Profano Cap

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Profane
Profano
Cap.45





Jimin stringeva forte la maglia di Yoongi e il rosso non poteva che stringere forte il più piccolo, baciandogli la nuca ogni tanto e accarezzargli i capelli delicatamente, lasciando scivolare quei filamenti neri lungo le proprie dita.

Era spaventato ma non stava piangendo, sembrava sentirsi al sicuro fra le braccia del mafioso e il rosso non poteva che esserne contento della cosa, dato che aveva cercato in tutti i modi di conquistarsi la fiducia di quell'uccellino.

"Suga..."
"Mh?"
"Io non voglio che questo fatto... Ti porti a non farmi più vedere il mio Hyung..."
"Minnie..." sospirò il rosso, scostandosi di poco per guardarlo negli occhi "Tu lo capisci che siamo in guerra, vero?"
"Si, lo so, però..."
"Io non so che cosa abbia portato Namjoon a lasciarti libero, ma se ti avesse catturato, io non ti avrei più rivisto, lo capisci?"

Jimin abbassò il viso, tornando a poggiare la testa sul petto dell'altro, mordendosi delicatamente un labbro.
Sapeva bene che non poteva dar torto a Yoongi, ma non voleva lasciarsi indietro Seokjin.
Era il suo unico vero amico, gli mancava.

"Non possiamo trovare un modo... Non so, per farmici parlare?"
"Posso provarci, ma non ti prometto niente."

Jimin annuì distrattamente, allungando una mano sull'addome dell'altro, pizzicando la maglia di questo.
Sapeva che Yoongi non gliel'avrebbe data vinta facilmente, ma già che non gli aveva urlato contro e rinchiuso nella sua stanza era qualcosa.

"Ti vendicherai di Namjoon, vero?"
"Jimin..."
"Io!" urlò, alzandosi sui gomiti "Io... Non voglio perderti. Mi sei rimasto solo tu..."
"Dai così scontato il fatto che io perderò?" sorrise il rosso, preso in contropiede da quella fuoriuscita di voce.
"N-No..." arrossì il corvino, girando lo sguardo "P-Però ecco... Non credo che ne uscirai illeso... Ti stai ancora riprendendo dal proiettile nella spalla..."

Yoongi scosse la testa, sorridendo, guardando le manine morbide e affusolate del minore toccargli il braccio e poi la spalla, accarezzandoli.
Era molto preoccupato per lui, glielo si leggeva in faccia e questo lo faceva sentire stranamente al caldo.

Da quando lo aveva visto, lo aveva voluto tutto per sé.
Quel ragazzino dal cuore fragile, il viso dolce, il corpo di porcellana e quegli occhi impauriti.
Voleva mangiarlo, ingoiarlo nel suo buio e non lasciargli più uno sprazzo di luce ad accoglierlo.
Le tenebre sarebbero state la sua casa.

"Minnie..." mormorò, sorridendo e prendendogli la mano, baciandola dolcemente "Tu non devi preoccuparti così tanto per me... Io sopravvivrò e ti rimarrò sempre accanto..."
"Suga..." arrossì ancora il corvino.
"Farò di tutto per renderti felice e resterai sempre con me, fianco a fianco..."

La bocca del rosso salì lungo il braccio, sorpassò una clavicola, diede un rapido bacio sul collo del minore e poi arrivò all'orecchio, su cui soffiò delicatamente, facendo rabbrividire Jimin.
Lo strinse forte a sé, salendo ancora con le labbra, fino ad arrivare a quel taglietto procurato da Namjoon e lo baciò delicatamente, per poi guardare negli occhi l'oggetto della sua piccola ossessione.

My Mafia Boss || BTSWhere stories live. Discover now