The soothsayer

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The soothsayer
L'indovino
Cap.4




Le dita longilinee del ragazzo viaggiavano lente sulla palla di cristallo davanti a lui.
Il suo sguardo si rispecchiava sulla parete trasparente dell'oggetto e mostrava un viso giovane dai capelli castani e gli occhi scuri.
Una linea biancastra colorata d'oro passava da una parte all'altra dell'occhio sinistro del ragazzo e rifletteva luce gialla brillante.

"Allora?" domandò una voca scocciata "Cosa vedi?"
Il castano alzò gli occhi verso l'altro, fissandoli sul volto di chi sembrava volesse ucciderlo da un momento all'altro.
"Ci vuole pazienza, leggere il futuro non è facile come sembra."

Il ragazzo davanti a lui incrociò le braccia, imbronciando il viso, picchiettando a terra con un piede.
Aveva i capelli rossicci tirati all'indietro, abbastanza lunghi da ricaderne qualcuno sul viso.
Gli occhi scuri, il fisico curato.

"Ogni volta che vengo qui, devo pregarti per un informazione.
Questa storia deve finire."
Il castano sorrise, tornando a guardare la palla di vetro su cui ancora stava passando le dita, come a spostare qualcosa all'interno.
"Non sembra che le mie previsioni siano mai uscite sbagliate..."
"No, ma sei tu che vuoi stare qui, quindi devi collaborare, non farti pregare.
Sei un indovino, non un Dio."

Il ragazzo sorrise ancora, per poi ammutolirsi e tornare serio.
Allungò una mano sulla penna accanto a lui e cominciò a scrivere qualcosa su un foglietto.
Alzò di nuovo lo sguardo poi e sorrise al rosso, porgendogli l'oggetto.

"Kim Namjoon incontrerà domani un membro del piccolo gruppo mafia di Busan.
Via e orario sono scritti qui.
Lo troverete solo, senza nessuno, per passare inosservato.
Buona fortuna."

Il ragazzo dai capelli rossi prese il foglio, fece un gesto con la testa e uscì spedito.
"Il nostro capo ha sempre buone parole per te" si sentì dire il castano, da un'altra voce poco amichevole "Dovresti leggere il tuo futuro, forse ti ucciderà."
"Forse" sorrise l'indovino, guardando il braccio destro del capomafia, alzandosi per raggiungerlo, prendendogli una ciocca di capelli platino fra le mani "O forse ucciderà te, se non ti dai una calmata."
Il ragazzo davanti a lui sorrise, prendendo la mano dell'indovino per poi leccargli un dito.

Fece segno agli uomini di uscire dalla stanza e poi tornò a guardare il castano che ancora lo fissava con un piccolo sorrisetto beffardo.
Cominciò a spingerlo lentamente verso il divano dietro il tavolo e lo fece sdraiare, avvicinando il viso al suo collo, annusandone il profumo.
"Sei sempre così premuroso nei miei confronti, V...
Dovremmo parlare di questa tua ossessione per me..."
"Sei sicuro che sia io quello ossessionato?" domandò il castano, prendendogli il viso con una mano, spingendolo leggermente indietro.
"Mi dici sempre cosa fare e come comportarmi con Yoongi...
Hai paura che io muoia?" domandò il platinato, leccandosi le labbra, allungando una mano sulla tunica dell'altro per toccarlo lungo i fianchi.
"Non è quello che mi preoccupa" sorrise V, spingendolo via, liberandosi finalmente dalle grinfie dell'altro, alzandosi.

My Mafia Boss || BTSWhere stories live. Discover now