Novembre IV

50 5 0
                                    

-Finalmente a casa! Tom aveva lasciato le valigie sulla porta, ed era corso a buttarsi sul divano. Bill lo raggiunse poco dopo e si sedette accanto a lui. Si guardarono e Tom sorrise, un sorriso genuino. Bill ridacchiò e fece un sospiro di sollievo.-Che settimane! Hai visto quanta gente c'era ieri sera?! E tutti gli altri giorni?!Bill era entusiasta, stanchissimo, ma entusiasta. E quel sorriso di Tom non aveva fatto altro che aumentare quel suo entusiasmo. Bill non era solito esaltarsi, perciò era una scena rara da vedere. Tom stette in silenzio ad ascoltare il fratello che parlava, lo osservava e si faceva contagiare da quelle risate. Nella sua testa però pensava ad altro...


-Comunque, questi ultimi giorni ti ho visto come... diverso. Più contento. Quindi mi chiedevo se fosse, non lo so, successo qualcosa.
Bill, ancora sorridente, scrutò il fratello, il cui viso subito si tinse di rosso. Tom distolse lo sguardo e abbasso la testa. Iniziò a giochicchiare con il lembo della maglia del gemello.
-A proposito... Ecco... ti devo dire una cosa.
-Dimmi...
-Ok, ma sappi che sei la prima persona a cui lo dico, volevo già dirtelo da un po', ma comunque volevo dirtelo. Sei la prima eh.
-Ok..?

Bill guardò confuso il fratello, che continuò.-Sto di nuovo con Georg, l'altro ieri mi ha baciato. Tom disse tutto d'un fiato e Bill non seppe che rispondere. Restò in silenziò, così Tom continuò.-Inizialmente non ero molto d'accordo sai. Poi però abbiamo risolto.Tom alzò il capo e guardò Bill, che a sua volta aveva distolto lo sguardo.


-Ok, ma... Beh, sono felice per voi.
Non era felice per loro, non completamente. Non voleva che Tom facesse qualcosa per la quale non era pronto, solo per stare con Georg. Però era contento che il fratello fosse di nuovo sereno, solare, di nuovo felice.
-Ah e... gli ho fatto capire che se vuole farlo, io lo faccio.
Bill spostò nuovamente lo sguardo sul fratello, ma restò in silenzio. La sua espressione di sorpresa mista a imbarazzo e ingenuità diceva tutto.

-Cosah!?
Tom diede un buffetto sulla spalla di Bill e ridacchiò.
-Dovevo dirlo prima a Gustav!?
-Fosse per me, non dovevi proprio dirmelo. Cioè, sì, ma non tutto.
-Almeno fingi di essere felice per me, no? E poi perché non tutto?
Tom si imbronciò in modo scherzoso e Bill sorrise, anche se imbarazzato.
-Primo, sono felice per te. Secondo, temo che tu lo voglia fare perché insomma... Ecco, preferirei che non...

-Guarda che puoi dirlo eh! Io voglio scopare con Georg, mica è un segreto... E poi io lo amo!-Io amo la mia maglietta, quindi? E poi semplicemente non voglio che scopi con Georg, non se non te la senti. Detto ciò buona notte.

Bill si alzò dal divano e Tom lo seguì, ancora con un sorrisetto giocoso e beffardo sulle labbra. Gli andò dietro continuando a parlare solo per fargli venire i nervi a fior di pelle.

-Guarda che mica mi fa male eh!Bill si girò verso il fratello, a cui prima dava le spalle. Lo guardò dalla testa ai piedi, mentre Tom gli lanciò uno sguardo di sfida.-Mi sto innervosendo.Bill si voltò nuovamente e si diresse in camera sua, mentre la voce di Tom lo seguiva.-Guarda che è vero eh! Vabbè, buona notte fratellone!

Si fece notte e Bill era ancora sveglio, era preoccupato. Preoccupato che per il suo smisurato amore nei confronti di Georg, Tom stesse per fare qualcosa che non era pronto a fare. La situazione di Tom non poteva essere cambiata in tre sole settimane e, sicuramente, Georg non era diventato una persona matura. Sicuramente.
Che l'avesse spinto a fare qualcosa? Che fosse stato proprio Georg a portare Tom a una decisione del genere? NO.

Tom aveva sedici anni, sedici. Era capacissimo di prendere delle decisione per conto suo. Capacissimo di capire cosa fosse adatto o meno a lui. Aveva sedici anni e Bill era suo fratello, non sua madre. Doveva solo essere felice per lui.


"Sono felice per lui"

Bill sorrise, ripensando alla faccia che aveva fatto il gemello, quando gli aveva dato la notizia. Ripensò a tutto ciò che aveva fatto Tom quella sera, tutti quei movimenti nervosi, ma di un nervosismo buono, qui sorrisi. Le sue guance che arrossivano sempre di più, i suoi occhi che si illuminavano. La sua risata, che rivelava tutta la sua allegria. Era finalmente, nuovamente felice.

 Era finalmente, nuovamente felice

Oops! Bu görüntü içerik kurallarımıza uymuyor. Yayımlamaya devam etmek için görüntüyü kaldırmayı ya da başka bir görüntü yüklemeyi deneyin.
Noi due contro il mondo (Twins Kaulitz)Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin