Gennaio XII

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-Nulla. Solo...nulla.
"Nulla di importante, nulla che possa dirti, nulla. Nulla. Semplicemente ci staresti male, cadresti di nuovo, piangeresti. Non voglio che tu pianga, sei così bello."
I due ragazzi si guardarono negli occhi intensamente, poi Tom abbassò lo sguardo timoroso, con la costante paura che Bill potesse scoprire qualcosa con un solo sguardo, una solo occhiata, un solo segnale di nervosismo e depressione.
Si morse il labbro facendone uscire una goccia di sangue, minuscola, insignificante, eppure abbastanza dolorosa.
-Nulla?
-Nulla...
-Ok...nulla.

Bill si sedette sul letto prima titubante, poi acquistando sicurezza e audacia

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Bill si sedette sul letto prima titubante, poi acquistando sicurezza e audacia. Gli posò una mano sulla spalla, lo strinse a sè. Nonostante fosse stranissimo per lui, gli mancava il contatto fisico con il gemello, il suo respiro, i suoi occhi luminosi e grandi, ora un po' più scuri...Ma comunque sempre gli stessi, sempre quegli occhi dolci da bambino che non erano mai cambiati.
Eppure c'era qualcosa di diverso negli atteggiamenti di Tom, mancava qualcosa, mancava la sua presenza insistente, mancavano le sue guance rosee, mancava il suo sorriso, mancava anche un solo accenno di vivo interesse. Bill gli alzò il viso con due dita, scrutò i suoi occhi lacunosi.
-Tom...
Non sapeva esattamente cosa dire, doveva chiedere troppe cose senza sapere come, avrebbe voluto sapere quanto fosse dimagrito, quanto avesse sofferto, quanto?!
-Tom...che succede?
"Io lo so che succede, succede che gli sono mancato troppo, succede che senza di me è caduto"

-Bill, ora sei felice?
La sua voce era tremante, flebile, spaventata. Temeva una risposta negativa, temeva un doloroso "no", da una parte però, temeva un "sì" disinteressato, un qualcosa che gli facesse capire la sua poca importanza.
-Felice? Sì...sì dai, io sono a posto. Ma tu...? Non mi dici nulla...
-Non posso...
-Perchè no? Perchè?
-Perchè...lui non vorrebbe, cioè...io...No, basta. Basta.
-No! Che succede? Non mi interessa se questo "lui" non vorrebbe! A me interessa di te Tom, di te e basta. Io voglio che tu sia felice, che tu sia te stesso. Cazzo Tom, come fai a non capirlo?! Mi sono accorto che...cazzo...mi ha fatto bene, ok, mi ha fatto bene quel posto. Però ora sono tornato...parlami, di te, di quello che è successo. Del perchè stai così.

Bill prese un respiro, aveva utilizzato tutto il suo coraggio, tutte le sue forze per quelle parole dolorose.
-Io invece mi sono accorto che fa tutto schifo, che l'amore è finzione, che l'affetto è abbandono, che quando si è sicuri di qualcosa poi sicuramente cadrà...
-Io...
"Io l'ho lasciato solo...Lo sapevo, io lo sap-...No! Basta, basta sensi di colpa, basta, basta, non servono per renderlo felice, non servono a me, non servono a lui. Basta."
-Smettila e dimmi che stracazzo succede...
-L'abbiamo fatto.
-Mh? Cosa...? Cosa Tom-...ah. CON CHI?!
Tom abbassò lo sguardo rassegnato, sapeva di quella reazione, lo avrebbe dovuto prevedere. Era una reazione giustificata, in fondo aveva ragione lui, come sempre.
-Con Georg...
-Ma...vi eravate lasciati!
-È tornato...
-Ma perchè Tom?! Io...non ci credo che ti sentivi pronto, non in un momento del genere! E quanto tempo fa poi?
-Oggi...
-Oggi? E perchè...?
-Non so Bill, io non volevo.

Bill si sentì sprofondare nel baratro, era impossibile, impossibile che...
"Non può ricominciare tutto da capo, non lui, Tom non può passare tutto questo"
-Come non volevi?!
-Ho pianto...ma non se n'è accorto.

Nessuno si è mai accorto di nulla

Nessuno si è mai accorto di nulla

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Noi due contro il mondo (Twins Kaulitz)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora