Dicembre VIII

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"Ora basta, ora mi sono stufato, ora non ce la faccio più. Non voglio più subire le conseguenze del dolore degli altri, emotivamente e al livello pratico. Ora basta. Questo sistema dove mi ritrovo sempre vittima, questo circolo vizioso in cui sono sempre sottomesso deve spezzarsi. Questa è la mia vita, ne faccio ciò che voglio, sono mie scelte...
Io denuncio.

Anche se Bill non vuole, è meglio per lui, è meglio per me, meglio per Gordon magari. Magari l'uomo che l'ha violentato verrà arrestato e così Bill si sentirà più sicuro e io, beh, io starò meglio di conseguenza. 
Insomma, ho deciso, voglio denunciare"

-No Tom, non si può fare.
-Ma...perché no Gordon?! Non vuoi che Bill stia meglio?
-Certo che lo voglio, ma al momento non ho le forze per portare avanti una causa del genere, non ho voglia, non ho il coraggio, lasciami stare.
Il mondo di Tom crollò sotto i suoi piedi lasciandolo a cadere in un buio mai provato, freddo, quasi stancante.
-Ma sei coglione?! Cioè tu non hai voglia di portare avanti una stracazzo di causa quindi Bill, io e l'unica parte decente di te che è rimasta ne dobbiamo pagare le conseguenze?!! Ma dove hai lasciato il cervello Gordon, perché io qui non lo vedo!
L'uomo si alzò di scatto, l'ira nei suoi occhi, portò la mano all'indietro e colpì Tom sulla guancia, spaccandogli il labbro, terrorizzandogli lo sguardo.
Qualche lacrima abbandonò i suoi occhi, le mani presero a tremare, ogni sua certezza cadde in un baratro, ogni suo brutto ricordo riaffiorò da esso per tornare a tormentarlo.

Gordon sembrò che alla vista di quelle lacrime si fosse riscosso, il suo sguardo si addolcì tutto a un tratto, le sue grandi braccia andarono a circondare l'esile corpo del figliastro, per lui come un figlio, che avevano appena terrorizzato. 
-Scusa Tom, scusa...
Sospirò profondamente quasi rimproverando sé stesso e le sue stronzate.
-Poi ne parliamo con Bill, ehi, mi potrai perdonare?
Tom non ebbe nemmeno un attimo di indecisione, l'affetto che provava, l'attaccamento che sentiva, tutto ciò lo fecero annuire con forza, con tutta la convinzione del mondo.

Forse era stato stupido, forse ingenuo, forse troppo manipolabile, però quel sorriso che Gordon gli mandò di rimando scacciò via tutti questi pensieri maligni per lasciar posto alla sola momentanea felicità di quell'attimo.  

Noi due contro il mondo (Twins Kaulitz)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora