Capitolo 1 : L'inizio - Primo Anno

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Forse questa è stata una cattiva idea.

Non lo possiamo tenere qui per sempre, ha bisogno di stare con i suoi coetanei. Altri bambini come lui, Hope.

Come lui? Lyall, non saranno come lui. Nessuno sarà mai come lui... Oh, mio povero ragazzo... Non possiamo solo farlo studiare a casa?

Silente mi ha assicurato che sarà al sicuro, Hope. Hanno già risolto ogni cosa, sono pronti ad accogliere lui e la sua condizione.

L'undicenne Remus Lupin, da sotto le coperte del suo letto, poteva sentire i suoi genitori litigare in cucina. Pensavano che dormisse, infatti sarebbe dovuto essere già addormentato vista l'ora tarda della notte. Ma lui non poteva. Non per colpa dei suoi genitori, giustamente preoccupati per la sua sicurezza, ma perché era troppo eccitato.
Si voltò ad osservare la sua sveglia, erano 2:30 del mattino, questo voleva dire che solo tra 6 ore mezzo, sarebbe salito sul treno per Hogwarts. Lui! Un lupo mannaro! Da non crederci...

Che cosa succederebbe se qualcuno lo venisse a scoprire? O peggio! E se facesse del mal..-

Hope! Non dire cose del genere.

Lyall, è una preoccupazione perfettamente valida!

Remus aggrottò la fronte e si girò dall'altro lato del letto, tirando il cuscino sulle orecchie e serrando gli occhi. Anche lui aveva le stesse preoccupazioni di sua madre, ma preferiva non pensarci. Stava andando a Hogwarts. Stava andando a scuola come un normale ragazzo della sua età. Stava per essere proprio come tutti gli altri.

Voglio solo essere normale...

-.-.-.-.-.-.-.-.

-Ricordati Sirius, tu non sei normale. Non sei come la media. TU sei sopra tutti gli altri. Tu sei un Black e mi aspetto da te il comportamento migliore, chiaro?-

Walburga parlava severamente al suo primogenito, impettita e con il suo solito volto di pietra, in attesa che il treno a vapore scarlatto arrivasse. Suo figlio, Sirius, era un ragazzo dallo sguardo annoiato, con brillanti capelli neri ed occhi grigi in tempesta che non sembravano prestare la minima attenzione alla madre. Piuttosto preferiva far apparire sbuffi di fumo di colore diverso dalla sua nuova bacchetta per far divertire il suo fratellino che strillava dalle risate.

-Mamma! Mamma voglio andare a Hogwarts anche io! Voglio avere la mia bacchetta, mamma! Siri, non posso venire con te?-

-Verrai presto, Reg!- Sorrise Sirius. -Guarda questo--

-Sirius Black, mi stai ascoltando?- urlò Walburga afferrando il suo primogenito per la spalla. -Mettiti dritto e smettila con questa stupida buffonata. Guai a te se vengo a sapere che hai causato qualche guaio. Rappresenti La Nobile...-

-E antichissima casata dei Black, lo so mamma.- brontolò Sirius allontanandosi da lei. Si raddrizzò austeramente, come i soldati babbani che aveva visto a Londra, quelli che non si potevano muovere o sorridere, ma quando sua mamma gli voltò le spalle fece l'occhiolino a suo fratello e sorrise.

Non appena il treno si fermò i genitori iniziarono a salutare i figli con le lacrime agli occhi. Sirius abbracciò stretto il fratello.

-Ci vediamo durante la vacanze Reggie. Arriveranno presto, te lo prometto.- E con un arrivederci educato a sua madre, Sirius afferrò il suo baule e corse a bordo.

Non appena salì sul treno sentì tutte le emozioni che aveva represso e tenuto nascoste da quando aveva ricevuto la sua lettera. Avrebbe voluto urlare e saltare di gioia, ma questo era un comportamento disapprovato per La Nobile e Antichissima Casata dei Black.

We Were Infinite // Italian Translation Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora