Capitolo 12: Gunhilda di Gorsemoor - Secondo anno

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Peter Minus era felice di prendersi le colpe per gli scherzi dei Malandrini e non gli dispiaceva finire in detenzione con loro. La verità era che Peter era grato di far parte di un ristretto gruppo di amici e avrebbe fatto di tutto per rimanere con loro. Il ragazzo pensava che era giusto, visto che James era occupato con il Quidditch, Sirius aveva problemi con la famiglia e Remus aveva abbastanza grane a cui pensare, prendersi la colpa di tutte le loro malefatte e di finire in detenzione al posto loro. Era felice di farlo.

Proprio in detenzione una notte Peter fece una scoperta sensazionale che avrebbe cambiato per sempre le loro vite.

Era molto tardi quella sera di febbraio. Peter era stato punito per un brillante scherzo che avevano compiuto James e Sirius, facendo esplodere, il giorno di San Valentino, alcune caramelle per tutta la Sala Grande rendendola appiccicosa per ben tre giorni.
Quella sera quindi Peter, dopo aver finito di lavare i calderoni per punizione, sulla strada del ritorno per la Torre dei Grifondoro, fu costretto dalle scale a cambiare del tutto direzione. Il ragazzo così iniziò a vagare per i corridoi nel panico più totale chiedendosi se sarebbe stato meglio fermarsi per chiedere indicazioni a qualche ritratto. Improvvisamente inciampò, a causa di un laccio slegato della sua scarpa, e finì tra le braccia di una statua di pietra di una strega con un solo occhio.

Prima di accorgersi che fosse proprio una statua, Peter si lasciò sfuggire un urlo terrorizzato e fu ben felice che i suoi amici non fossero lì. Così sospirò di sollievo e si abbassò per allacciarsi finalmente la scarpa quando voltandosi verso i piedi della statua notò un particolare veramente strano.

Peter era sempre stato molto bravo a notare i piccoli dettagli, ed era questo che lo rendeva molto utile nell'organizzare gli scherzi. Nessuno riusciva a notare quello che riusciva a catturare lui con il suo sguardo. Il ragazzo indugiò un attimo di più. C'era qualcosa di strano nella strega...

Curioso, spinse leggermente la statua di pietra.

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Sirius si lasciò cadere sul letto di Remus. -Ehi, ho gli appunti di Storia della Magia per te.-

-E dovresti esserne molto grato.- aggiunse James. -Di solito durante quest'ora Sirius fa il suo riposino di bellezza, lo sai!-

Remus rise e accettò la pergamena che gli stava porgendo il ragazzo dai capelli corvini. -Mi dispiace aver disturbato il tuo riposino, Sirius.- poi aggiunse più seriamente. -Non dovevi farlo per me..-

Sirius scrollò le spalle. -L'ho fatto solo per dare modo a James di fare a sua volta il riposino.- fece l'occhiolino a Remus. -Ne ha di gran lunga più bisogno di me. Povero, è proprio una brutta bestia...-

-Saremmo tutti più belli se non monopolizzassi ogni mattina lo specchio, Black!- rispose a tono James lanciandogli un cuscino.

Prima che Sirius potesse reagire, la porta del dormitorio si spalancò e Peter corse dentro, ansimante e senza fiato.

-James, Sirius, Remus! Dovete venire a vedere!-

-Peter, stai bene?- chiese lui mentre lui, James e Sirius balzavano giù dal letto subito accanto al loro amico.

-Prendete il mantello! Ho trovato qualcosa!- gli occhi di Peter erano spalancati per l'eccitazione.

Sotto il mantello dell'invisibilità, i quattro ragazzi strisciarono fuori dalla Sala Comune e, condotti da Peter, salirono fino al terzo piano diretti verso la Strega Orba.

-E' qui! Disse Peter incapace di nascondere la sua eccitazione. Una volta che furono sicuri che Gazza non fosse nei paraggi tolsero il mantello.

-Gunhilda di Gorsemoor.- spiegò Remus concretamente. -Ha trovato la cura per il Vaiolo di Drago.-

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