Capitolo 11: Nessuno è solo - Secondo anno

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-Abbiamo studiato questo libro per settimane!- gemette Peter una sera di metà dicembre. James, Sirius e Peter erano nel loro dormitorio, seduti disordinatamente sul letto di Sirius con le tende chiuse. Era una notte di luna piena e, come al solito, Remus non c'era.

-Dobbiamo essere sicuri al cento per cento.- mormorò James, sfogliando Animali fantastici e dove trovarli per la quarta o quinta volta. -Anche se... sono abbastanza convinto...- sospirò passandosi una mano tra i capelli. -Che ne pensi, Sirius?-

Sirius fissava distrattamente la sessa pagina di Lezioni di licantropia da circa quindici minuti senza dire nulla.

-Sirius?- ripeté James, ma l'altro ragazzo tacque ancora con un volto impenetrabile. -Oi, Black!- il ragazzo occhialuto gli lanciò un cuscino, colpendolo in faccia.

-Eh?- Sirius sbatté le palpebre verso di lui. -Che c'è?-

-Stai bene?- chiese Peter.

Sirius scrollò le spalle. -Sì..... 'magino di sì...-

James aggrottò la fronte chiudendo il libro. -E' stata una tua idea, lo sai... e sembra che tu abbia ragione. Cosa c'è che non va?-

Sospirando Sirius chiuse il suo libro appoggiandosi alla testata del letto. -Non lo so... Un sacco di roba, immagino. Innanzitutto, se avessimo ragione, sarebbe un affare enorme! Pensateci, tutti questi libri parlano di quanto siano dolorose queste trasformazioni. Riuscite ad immaginare Remus sopportare tutto questo? Voglio dire, abbiamo solo 12 anni, per l'amor di Goldric! Quanti anni aveva quando è stato... hai capito...-

-Morso?- disse James e Sirius trasalì.

-Sì.... e.... non so, ho sempre sentito i miei genitori parlare di sangue sporco e razze....-

-Fanculo i tuoi genitori!- esclamò James severamente, guardando Sirius con una faccia disgustata. -Non provare ad usare quel termine con Remus! Fottitene si quello che dicono i tuoi genitori, hai detto tu stesso che sono bigotti e asini pieni di pregiudizi.-

-Beh, voglio dire, sulla maggior parte delle cose-AHI!-urlò colpito da una botta di James sulla sua testa.

-Sirius! Sei ossessionato da questa cosa dallo scorso anno! Sei tu quello che ci ha fatto lavorare alle spalle di Remus per conoscere più cose sui lupi mannari e sei sempre tu quello che si rifiutava di sentir parlare di quanto potesse essere oscuro e pericoloso. Non iniziare ad essere un idiota ora!- gli occhi di James si strinsero per la rabbia.

Sirius torturava un filo che usciva dalla sua cravatta mordendosi il labbro. -Hai ragione, scusa.-

-Voglio dire, se hai intenzione di trattarlo diversamente ora che sai la verità possiamo mettere a posto questi libri e non far uscire a galla la verità continuando a comportarci con lui come abbiamo sempre fatto. Oppure io e Pete troveremo un modo per aiutarlo lasciando te fuori.-

Sirius lo guardò. -Cosa? No! È stata una mia idea!-

-Allora smettila di essere un tale somaro!- disse James gettando Muso peloso, cuore di uomo sul grembo di Sirius. -Continua a leggere.-

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Remus si svegliò in infermeria tre giorni dopo la luna piena. Secondo Madama Chips aveva perso una particolarmente grande quantità di sangue e si era rotto diverse ossa della gamba. L'infermiera lo fece rimanere una notte in più solo per essere sicura che fosse davvero guarito.

Solo dopo tre giorni il ragazzo riuscì a convincere Madama Chips di aver recuperato le sue forze per tornare al dormitorio.

Remus tornò debolmente verso la torre dei Grifondoro, per il male che gli provocavano tutti i muscoli del corpo quasi urlava dal dolore, ma non avrebbe sopportato un'altra notte in infermeria, con le pareti bianche e l'odore di pozioni curative. Prese un attimo di respiro appoggiandosi alla ringhiera delle scale pregandola silenziosamente di non muoversi e cambiare direzione. Non ricordava che il percorso verso la sua sala comune fosse così lungo. Il corpo gli faceva molto male, e la sua mente voleva solo rilassarsi e dormire, ma il letto sembrava sempre più lontano. Non vedeva l'ora di collassare tra le coperte, ben lontano dai suoi amici, che sperava dormissero già, per non dover affrontare nuovamente l'interrogatorio di Sirius Black.

We Were Infinite // Italian Translation Where stories live. Discover now