Capitolo 22: Estate 1974 - parte 2

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Un ticchettio sulla finestra fece distogliere Lily dal suo lavoro. Si stese sul letto a pancia in giù e fece del suo meglio per sorridere a sua sorella maggiore.

-Petunia, potresti aprire la finestra per far entrare Titania, per favore?-

Petunia sbirciò da sopra la rivista che stava leggendo con quello che Lily immaginava fosse diventato per sempre il suo cipiglio. -No.- sputò velenosamente. -Quella cosa rossiccia probabilmente è piana di malattie, lo sai?-

Lily fece un respiro profondo e posò la sua piuma. Scivolò giù dal letto e andò alla finestra per permettere al barbagianni color rame di entrare dentro. L'uccello fischiò allegramente atterrando sul braccio della rossa e strofinando la sua morbida testolina di piume sul suo braccio. -Non è vero.- sospirò baciando Titania sul becco e prendendo la lettera che le era stata legata alla gamba. -Non è vero, Tani? No! Certo che no!- tubò.

-Bleh!- petunia fece una smorfia. -Non puoi avere un animale domestico normale, Lily?-

-Tani è perfettamente normale, molte grazie.- la difese Lily cercando di tenere un tono di voce neutro per non far vedere alla sorella quanto soffrisse ogni volta che criticava ogni aspetto della sua vita. Mise con cura Titania nella sua gabbia e le diede da mangiare, poi si sedette sul letto per leggere la sua lettera sorridendo.

-E' ancora da parte di quel ragazzo, non è vero?- chiese petunia con un ghigno. -Quel ragazzo stravagante con cui sei sempre? Quello del parco...-

Lily fece un altro respiro profondo per calmarsi e annuì brevemente. -Sì, è di Severus, sì.-

Petunia scosse la testa in segno di disapprovazione. -Lui è decisamente la parte peggiore in assoluto di tutta la tua... pazza vita.- rabbrividì. -Mi fa venire i brividi. C'è qualcosa di strano in lui, Lily. Anche per la vost....-

-Petunia.- scattò Lily alla fine, stanca di affrontare la sorella. -Basta. Severus è un mio buon amico. Il promo ragazzo che ho conosciuto a scuola. L'unica persona che mi è stata accanto quando ho scoperto di essere una...- si morse la lingua. -Non importa.-

Petunia ripose finalmente la sua rivista quando si rese conto del cambio d'umore della sorella. -Cosa? Quando hai scoperto cosa, Lily? Vai avanti, cosa diavolo ho fatto io per te? Non sono io quella che ti ha dato poteri stravaganti e ti ha reso diversa dai tuoi amici e dalla tua famiglia! Non sono io quella che ti ha mandato in un collegio in un altro paese per imparare ad essere ancora più strana.-

-Non sono strana!- gridò Lily con la rabbia che finalmente era riuscita ad esplodere. Ci fu uno schianto, il vaso sul davanzale della finestra che raccoglieva una manciata di fiori di campo improvvisamente si distrusse senza che nessuno lo avesse toccato. Lily rimase a bocca aperta, rossa di rabbia in viso e Titania strillò dalla sua gabbia per la paura.

Petunia sembrava compiaciuta. -Stramba.-

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-Fa maledettamente caldo qui fuori.- gemette Sirius seduto sull'erba del giardino della grande tenuta dei Potter. Era a torso nudo e aveva già fatto una nuotata nel lago, ma si sentiva ancora come se il sole volesse strappargli la testa di dosso. Si mise a sedere e legò i capelli umdi con l'elastico che di solito teneva al polso.

-Non possiamo farlo dentro?- chiese Peter. Il ragazzo grassottello sudava vistosamente e si sentiva fortemente a disagio.

James sospirò. -Sapete che non possiamo. I miei genitori potrebbero scoprirlo e sarebbero guai.- Era più accaldato degli altri ragazzi perché era quello più vicino al calderone bollente.

We Were Infinite // Italian Translation Where stories live. Discover now