Capitolo 24: L'ho capito ora - Quarto Anno

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James Potter reputava di essere caratterialmente un buon giudice.

Era raro che incontrasse qualcuno che non riusciva immediatamente a dire se sarebbe riuscito ad essere suo amico. Ad esempio, nonostante tutte le cose che aveva sentito sui Black, era riuscito a riconoscere il carattere di Sirius per quello che era veramente dai primi minuti di treno. Lui e Sirius erano diventati amici così in fretta che la gente credeva che fossero loro i fratelli piuttosto che Sirius e Regulus.

Allo stesso modo, venire a conoscenza della licantropia di Remus Lupin, non aveva cambiato l'opinione che aveva su di lui. Remus era ancora Remus. Rimaneva ancora una delle persone più gentili, equilibrate ed ironiche che James avesse mai incontrato. Per non parlare di quanto fosse dannatamente geniale ad organizzare scherzi trovando tutti i modi per non farsi scoprire da nessuno. Il fatto che Remus, non per colpa sua, fosse costretto a trasformarsi in una bestia assetata di sangue una volta al mese non cambiava nulla di tutto ciò, allora perché doveva rovinare l'amicizia con James?

Un sacco di persone erano anche solite giudicare Peter in modo affrettato. Solo perché non era carismatico come Sirius e James o con uno scattante senso dell'umorismo o con il bell'aspetto di Remus, gli altri studenti lo descrivevano come il piccolo ragazzino cicciottello. James era diventato amico di Peter da subito, quasi velocemente come Sirius, anche se il loro legame non era così forte. Peter era sempre il primo a proporre grandi idee e a trovare modi per migliorarle. E poi non gli dispiaceva prendersi la colpa di tutto e fare la detenzione da solo, soprattutto se James doveva giocare una partita importante, Remus doveva riposarsi e Sirius aveva avuto problemi con la famiglia e una nuova lettera a casa gli avrebbe causato problemi. Peter era un buon amico, e mai una volta James aveva pensato il contrario.

Sì, James Potter sapeva sempre quando poteva godere della presenza di qualcun altro.

Poteva però anche dire quando veramente, sinceramente e profondamente detestava qualcuno.

James Potter aveva odiato Severus Piton dal momento in cui i suoi occhi si erano posati su di lui e sicuramente la sensazione era reciproca.

Naturalmente James e Sirius (e per forza di cose anche Peter e Remus), cercavano di passare inosservati quando decidevano di colpire gli altri ragazzi con i loro innocui, anche se un po' umilianti, scherzi. Le loro vittime preferite erano i Serpeverde, ma come fargliene una colpa? Di solito era legittima difesa, per difendere qualche compagno bullizzato o per fare una ripicca ai parenti di Sirius. Ai ragazzi piaceva pensare questa cosa come una vendetta del karma.

Ma James non poteva negare che la soddisfazione più grande la riceveva quando facevano scherzi a Piton, anche se non riusciva a capire esattamente il perché. Il ragazzo dai capelli unti gli trasmetteva qualcosa di oscuro. Sirius aveva detto a James che cosa avevano intenzione di fare Severus e Avery alla fine del terzo anno e non era la prima volta che il nome di Piton veniva affiancato a qualcosa di oscuro e cattivo. E poi lui gli stava semplicemente antipatico.

Quello che rendeva James veramente confuso, era il motivo per cui Lily Evans fosse così determinata a difendere quella palla di melma.

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-James Potter, sei una totale verruca di rospo!- disse Lily Evans attraversando il buco del ritratto per poi scagliarsi contro il ragazzo e i suoi amici indicandoli con la bacchetta sollevata.

-Merlino, Evans!- James fece un passo indietro, quasi rovesciando il tabellone di Gobbiglie che stavano usando Remus e Peter fino qualche istante prima, ora si erano fermati per osservare la scena a bocca aperta. -Cosa diamine ti ho fatto?-

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