Capitolo 7: Case diverse, stessa dignità - Secondo Anno

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Nessuno aveva mai visto Sirius Black così nervoso. Il Grifondoro solitamente distratto e rilassato, era seduto tra Remus e James e giocherellava con la manica della veste battendo il piede sinistro senza sosta nell'attesa dello smistamento dei primi anni.

-Se continui così farai un buco al pavimento, amico.- lo avvertì James.

-E' davvero così importante per te la casa in cui verrà smistato? È pur sempre tuo fratello!- provava a farlo ragionare Peter. Ma Sirius non rispondeva. Si limitava a mordere il labbro e a fare un piccoli suoni lamentosi con la gola, mentre il suo ginocchio continuava a muoversi selvaggiamente.

Le porte della Sala Grande si aprirono e i bambini del primo anno avanzarono guardandosi intorno dallo stupore e dall'eccitazione. Sirius si alzò dalla sedia per cercare disperatamente il fratello tra quel mare di bambini di 11 anni, ma James lo ritirò giù. Il ragazzo, mentre il Cappello Parlante eseguiva la sua solita canzoncina, era talmente agitato che aveva fatto diventare ansiosi tutti.

Infine la professoressa McGranitt fece alcuni passi avanti e sollevò il cappello dallo sgabello. La gamba di Sirius si muoveva sempre più forte fino a che sentì una mano posarsi sul suo ginocchio delicatamente.

Sorpreso dal contatto si bloccò e i suoi occhi grigi si alzarono fino ad incontrare quelli ambrati di Remus Lupin.

-Sirius.- disse con calma. -Andrà tutto bene.-

E per qualche ragione Sirius gli credette.

-Black, Regulus!- chiamò il Cappello Parlante e senza un vero motivo Sirius afferrò la mano di Remus.

Regulus si avvicinò lentamente allo sgabello. Non solo Sirius sembrava essere in trepidante attesa. Al tavolo dei Serpeverde, Bellatrix, Narcissa e la loro banda stavano fissando il giovane Black. Regulus stesso sembrava terrorizzato mentre si sedeva. Teneva gli occhi, sbarrati dalla paura, fissi al pavimento così da non vedere né il tavolo dei Serpeverde, né quello dei Grifondoro.

Sirius deglutì non appena la professoressa McGranitt fece indossare il cappello a Regulus e quei brevi istanti furono i più lunghi di tutta la vita dei due fratelli. Sirius stava stringendo la mano di Remus così forte che il ragazzo aveva paura di dover usare le pinze per liberarsi.

Poi finalmente il Cappello Parlante annunciò l'esito forte e chiaro:

-Serpeverde!-

Sirius sentì precipitare il suo stomaco.

Il tavolo dei Serpeverde urlò più forte che mai.

Regulus si alzò lentamente cercando, con i suoi occhi grigi, le iridi identiche di suo fratello non appena si sedette dall'altra estremità della Sala Grande. Ma Sirius non alzò lo sguardo. Teneva gli occhi saldamente sul piatto davanti a lui, sbarrati e, con enorme imbarazzo, pieni di lacrime.

I Serpeverde continuarono a fischiare e ad urlare un po' più del normale e alcune urla di Bellatrix: "Il mio adorato cugino!" erano facilmente riconoscibili nonostante il frastuono.

Improvvisamente Sirius si alzò.

-Scusate...- mormorò.

-Sirius, lo smistamento non è finito.- disse Peter con cautela.

-Ho bisogno di aria, questo è tutto.-

-Aspetta solo fino alla fine dello smistamento.- consiglò James, mettendo una mano sul braccio di Sirius. -Attirerai troppa attenzione se vai ora.- Con riluttanza Sirius si sedette.

-Onestamente, Black.- iniziò Lily Evans dall'altra parte del tavolo. -Non capisco perché stai facendo un polverone con questa cosa. È solo una casa! Se non avessi così tanti pregiudizi con i Serpeverde capiresti che non è poi un grande problema. Severus...-

We Were Infinite // Italian Translation Where stories live. Discover now