Capitolo 51: Sweet Child o' Mine - Sesto Anno

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Il binario 9 ¾ era pieno come ogni anno. Il bubbolare dei gufi, il miagolio dei gatti, il vociare dei saluti tra genitori e figli e il sibilo del motore del treno rosso, risuonavano nell'aria come sempre.

"Avete controllato due volte di avere tutto, vero?" chiese la signora Potter, alzando un sopracciglio sia a James che a Sirius.

"Mamma, abbiamo tutto. Non siamo più al primo anno, te lo ricordi? Abbiamo sedici anni, siamo praticamente adulti." disse James con tono presuntuoso, guardandosi attorno per assicurarsi che nessuno, in particolare le ragazze, lo vedesse coccolato in quel modo dalla madre.

Euphemia diede al figlio uno sguardo d'intesa, prima di scuotere la testa e mettere la mano in borsa. "Praticamente adulto, eh?" lo canzonò dolcemente, tirando fuori la bacchetta di James da una tasca. "Pensi di non avere più bisogno di tua madre per ricontrollare, allora? Questa mi sembra abbastanza importante, no?"

La faccia di James divenne rosso brillante, il ragazzo afferrò rapidamente la bacchetta, lanciando a Sirius, che era scoppiato a ridere, un'occhiataccia.

Anche la signora Potter ridacchiò con divertimento, soffermandosi sul migliore amico di suo figlio. "Credi sia divertente, Sirius?" la risata di Sirius morì immediatamente, non appena la donna gli porse la sua cravatta e il suo nuovo libro di pozioni.

"Grazie mamma" mormorarono tranquillamente i ragazzi con le guance rosa, imbarazzati per la figuraccia ma contenti che nessuno dei loro amici avesse assistito a quel particolare momento.

La signora Potter sospirò e baciò sulla guancia tutti e due "Comportatevi bene, voi due, questo semestre, okay? Non ho bisogno di un'altra lettera a casa, James Potter, dico sul serio".

"Oh, saremo degli angioletti" disse James che aveva individuato Lily Evans attraversare la piattaforma affollata e aveva quindi iniziato a non prestare più attenzione alla madre. "Non è vero, Sirius?"

"Il volto dell'innocenza, sul serio" rispose in accordo Sirius, scansionando con gli occhi la folla di studenti per cercare Remus e Peter.

"Ne sono certa" mormorò Euphemia con voce piatta "Va bene, allora. Immagino siate troppo 'adulti' per salutare in modo adeguato vostra madre".

Nessuno dei due se lo fece ripetere due volte, dopo un ultimo rapidissimo abbraccio ripresero a cercare i loro amici.

"Vedi Lunastorta o Coda da qualche parte?" chiese Sirius mentre superavano un gruppo di ragazze del terzo anno affollate dietro una copia del Settimanale delle Streghe, guardando una qualche celebrità.

James allungò il collo "No. È dannatamente affollato quest'anno, vero? Mi sembra sempre più affollato ogni anno, lo sai?" sospirò, prendendo gli occhiali per pulirli con la camicia.

"Dividiamoci, sarà più semplice trovarli. Ci rivediamo qui, va bene?"

Sirius annuì, e James si mosse verso la direzione opposta, dove Sirius era sicuro di aver visto Lily e Marlene pochi secondi prima. Alzò gli occhi al cielo e proseguì per la sua strada, spingendo la folla. James aveva ragione sul fatto che la stazione fosse sempre più piena ogni anno. Si supponeva che molti più maghi sposavano babbani, e le possibilità che nascessero bambini con la magia aumentavano sempre di più; il che significava che sempre più studenti venivano accettati ad Hogwarts. Si chiese se il castello sarebbe stato ampliato per avere abbastanza spazio per il numero crescente di studenti. E se...

Una mano sulla spalla bloccò i suoi pensieri, sorrise tra sé mentre si girava aspettandosi di trovare Remus.

Il suo stomaco precipitò, ed improvvisamente si dimenticò come respirare: la persona davanti a lui non era Remus Lupin, ma sua madre. La mano sulla sua spalla si serrò, non appena le labbra di Walburga si contrassero in un sorriso freddo.

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