Capitolo 3: Tutti abbiamo i nostri demoni - Primo anno

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Remus Lupin non si era mai sentito un bambino normale, ma dopo le prime settimane di scuola, si ritrovò quasi a dimenticare la vocetta nella parte interna della sua testa che beffardamente gli ricordava di essere un mostro.

E la cosa più importante era che aveva degli amici.

James Potter, anche se all'inizio poteva risultare un po' antipatico e arrogante, si era già dimostrato un mago intelligente e di eccezionale talento, se non solo un po' pigro. Cresciuto in una famiglia purosangue molto ricca e rispettata, era naturale che James facilmente eccellesse in ogni classe. Egli era anche molto divertente, notò Remus, quando metteva da parte il suo ego. James sentiva il bisogno di far ridere tutti e molto spesso ci riusciva, in realtà l'unica persona che non lo trovava divertente era Lily Evans, ma James sembrava solo prendere questo fatto come una sfida personale. Quando Lily era nei paraggi, James riusciva sempre a trovare un modo per essere al centro dell'attenzione di tutti. Aveva anche l'abitudine di giocare con i suoi capelli, abitudine molto ironica visto che la ricchezza della sua famiglia derivava gran parte dall'invenzione di una pozione per domare i capelli indisciplinati. Remus pensava che fosse, in qualche strano modo, una sorta di ribellione da parte di James.

L'unica persona che sembrava star bene insieme alla forte personalità di James, era Sirius Black. In realtà i due sembravano essere amici da una vita, anche se si conoscevano da poco. Remus li avrebbe creduti fratelli. Sirius però non avevabisogno di cercare l'attenzione di nessuno, visto che era sicuramente il più popolare tra le ragazze del loro anno (e anche alcune ragazze più grandi); Sirius sembrava risplendere di luce propria, come la stella da cui prendeva il nome. Anche gli insegnanti non riuscivano a non cedere al suo affascinante sorriso. L'unico difetto che Remus poteva attribuirgli era il suo temperamento; soprattutto quando si trattava di questioni di sangue o di famiglia, la sua rabbia sembrava sempre prendere il sopravvento. Dopo solo tre settimane di scuola, James, Peter e Remus lo avevano tirato fuori da quella che sarebbe potuta finire una brutta lotta con un Serpeverde del secondo anno.

Dopo la colazione di un sabato mattina, Sirius ricevette una lettera dal suo fratello minore Regulus, che era entusiasta di sentir parlare di Hogwarts, indipendentemente dalla casa in cui era stato smistato il fratello. Mentre tornavano alla torre di Grifondoro, Sirius iniziò a parlare ai suoi amici con affetto di suo fratello, raccontando ai ragazzi di come lui fosse sollevato che i genitori non avessero ancora corrotto la sua mente innocente. Un gruppo di Serpeverde che passavano di lì, sentirono i loro discorsi.

-Aspetta fino all'anno prossimo, Black.- sogghignò il ragazzo più grande. -Quando Regulus vedrà quanto imbarazzo dai alla tua famiglia, puoi scommettere che non vorrà avere più niente a che fare con te.-

Sirius serrò i pugni sui fianchi e Remus si sorprese quando si rese conto che il suo collo non si era rotto per la velocità con cui si era girato per fronteggiare i Serpeverde.

-Levati dalle palle, Lestrange!-

-Sei patetico. Hai tutto il mondo servito su un piatto d'argento e lo stai buttando via per perdere tempo con Mezzosangue e Traditori del proprio sangue. Sei una disgrazia. Regulus merita di meglio.-

Con un grido arrabbiato, Sirius si lanciò sopra Lestrange e James, Peter e Remus furono immediatamente accanto a lui per cercare ti tirarlo via senza essere colpiti da pugni volanti.

-Dovevate lasciarmi a combattere!- protestò Sirius una volta che erano di nuovo nella Sala Comune. -Ce l'avrei fatta.-

-Era il doppio di te!- cercò di farlo ragionare Remus.

-Le dimensioni non contano, il babbeo non aveva visto che Sirius lo stava attaccando.- sorrise Peter.

Peter stava già iniziando ad idolatrare Sirius e James, notò Remus. E i due ragazzi, che lo sapevano ne erano compiaciuti. Se nessun altro era lì per nutrire il loro ego, c'era Peter. L'unica preoccupazione di Remus era che spesso i due ragazzi sottovalutavano il piccolo ragazzino cicciottello. Peter era anche molto divertente, ma spesso non riusciva a richiamare l'attenzione di tutti come il dinamico duo formato da James Potter e Sirius Black. L'umorismo di Peter era sottile e consisteva in commenti sarcastici e risposte mormorate tra i denti che spesso solo Remus sentiva.

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