Capitolo 49 : Londra chiama (Parte 1) - Estate 1976

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"Ti arrendi?" chiese Remus con aria di sufficienza, mostrando un sorriso soddisfatto, non appena riuscì a bloccare il suo amico sul pavimento.

"Nngg... Mai!" rifiutò James, lottando per capovolgere la situazione. Sirius e Peter erano appollaiati sul letto di Sirius, guardando la lotta di wrestling con assoluto divertimento. La pioggia, quel giorno, batteva forte sulla finestra, e i ragazzi avevano già finito di fare tutte le attività al chiuso, prima che a James venisse la brillante idea di scommettere che sarebbe riuscito a battere ognuno di loro nella lotta.

Sirius scosse la testa, sorridendo ampiamente. "Ti avevo detto di non sfidare Lunastorta, amico."

"Questo... ugh! Questo è ridicolo!" si alterò James, chiaramente frustrato dal fatto che Remus sembrava che non ci stesse neanche provando.

"Aw, sono convinto che potresti fare di meglio, Ramoso!" Remus, che sembrava non avesse buttato fuori neanche una goccia di sudore, soffocò una risata. "Andiamo, dove sono tutti quegli incredibili muscoli da Quidditch di cui ti vanti sempre?"

"Quanto cazzo pesi?" James sbuffò senza fiato, cercando ancora ostinatamente di liberarsi.

"75 kg. Ma non ha importanza. Forza da licantropo, amico! Potresti semplicemente rinunciare prima di svenire."

Con un gemito di sconfitta, James si afflosciò sotto di lui "Okay! Mi arrendo".

Remus si alzò in piedi e di sistemò. James si sedette a terra a gambe incrociate e Sirius gli lanciò gli occhiali, ridacchiando tra sé e scuotendo la testa.

Remus tese il palmo della mano "Cinque Galeoni!"

James brontolò, infilando la mano nella tasca per poi passare il denaro all'amico. "Idiota."

Remus rise "Tu sei il coglione arrogante che ha scommesso di poter battere ognuno di noi".

"Ho pensato che Sirius si sarebbe fatto avanti per primo" ammise James imbronciandosi. Sirius lo guardò leggermente offeso, ma non disse nulla.

"Sì, beh, ho pensato di sgonfiare un po' il tuo ego" disse Remus, scrollando le spalle.

Peter annuì, sorridendo e raggiungendo il mucchio di snack sul letto di Sirius per prendere una tortina. "Questo è il titolo ufficiale di Lunastorta: Sgonfiatore di Ego, per questi due idioti."

"Prende il suo lavoro molto seriamente"mormorò James raddrizzandosi.

"Qualcuno dovrà pur farlo" sospirò Remus in modo plateale, lasciandosi cadere sul letto, appoggiando la testa sul ginocchio di Sirius. Sirius staccò un pezzo del migliore cioccolato di Mielandia che stava mangiando, e lo mise in bocca all'altro ragazzo, senza distogliere lo sguardo dalle lettera che stava leggendo.

"Chi te la manda?" chiese James, unendosi agli altri sul letto.

"Marlene" borbottò Sirius. "Le ragazze stanno passando un po' di tempo a casa sua e si stanno annoiando. Vogliono uscire insieme a noi."

La mano di James schizzò tra i suoi capelli e i suoi occhi si illuminarono "Le ragazze? Proprio tutte tutte?"

Sirius inarcò un sopracciglio "Beh, non tutte le dannate tipe di Hogwarts," fece un sorrisetto "Ma sì, Evans è con loro, se era questo che volevi chiedere".

Peter emise una risata nasale, e, con un sorrisetto sulle labbra, diede una gomitata tra le costole a James. "Ramoso, cosa pensi che facciano durante questi pigiama party? Lotte con i cuscini nelle loro camicie da notte?"

Entrambi iniziarono a ridere in modo folle, non appena quella visione si impossessò delle loro menti, immaginando anche quelle simili scene che avevano visto nelle riviste porno, nascoste sotto il materasso di James.

We Were Infinite // Italian Translation Where stories live. Discover now