Capitolo 5: Cicatrici - Primo Anno

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-Quello che avete combinato alla festa di stasera è stato incredibilmente irrispettoso, per non parlare del potenziale pericolo che avreste potuto causare. Non ho altra scelta se non dare a tutti e quattro un periodo di detenzione.- le narici della professoressa McGranitt erano dilatate mentre guardava severamente i ragazzi che sedevano davanti a lei nel suo ufficio. -Sono estremamente delusa.-

-Sì, professoressa.- borbottarono i ragazzi.

-Teoricamente dovrei anche levare dei punti a ciascuno di voi.- continuò. -Tuttavia, devo ammettere di non essere completamente entusiasta dall'idea di dover perdere la coppa della casa per il sesto anno di fila. Vi sto lasciando con un avvertimento!-

-Grazie professoressa.- rispose Remus, l'unico che non stava sorridendo come un pazzo.

La professoressa McGranitt strinse le labbra. -Non fatemi pentire di questa decisione. Potete andare, ma tornerete tutti e quattro ogni notte di questa settimana per la detenzione.-

Tornarono alla Torre di Grifondoro con una sensazione di orgoglio molto più forte di quella che avevano la sera prima.

-Quindi ne è valsa la pena per solo una settimana di detenzione.- dichiarò James. -Remus, sei davvero un genio assoluto.-

Remus sorrise modestamente. -Beh, non è stato solo merito mio...-

-Ti stai sminuendo!- disse Peter. -E' stato quasi esclusivamente merito tuo!-

-Solo perché voi eravate troppo esposti agli sguardi degli altri. Sono felice di essere arrivato in tempo.-

-Allora, come sta tua mamma?- chiese Sirius.

-Sta bene.- tagliò corto Remus.

-Sta migliorando?-

-Io... non è così semplice, Sirius... Cor fortium.- Il ritratto si aprì e tutti entrarono nella Sala Comune.

-Perchè tuo padre non la porta al San Mungo?- chiese Sirius con curiosità mentre si lasciava cadere su una poltrona accanto al camino.

-E' una babbana.-

-Potrebbe andare da quei guaritori babbani! I...-

-Medici, Sirius.-

-Sì, quelli!-

-Sirius!- sbottò Remus con rabbia, in un modo che nessuno di loro aveva sentito da lui prima. Sirius lo fissò con gli occhi spalancati.

Prendendo un respiro profondo il ragazzo cercò di rilassarsi prima di affrontare di nuovo i suoi amici. -Sono solo molto stanco, mi dispiace. Sono felice di avervi aiutato stasera. Ci vediamo domani mattina...- disse voltandosi verso il dormitorio.

James si voltò verso Sirius. -Perchè ti sei fissato su questa cosa?-

Sirius scrollò le spalle. -Non lo so. È solo strano, è tutto... Lui non menziona mai la mamma fino a che non deve tornare improvvisamente a casa.-

-Forse non vuole parlarne.- disse James con calma spingendo gli occhiali sul naso.

-Forse sta davvero male.- aggiunse Peter. -Diventa veramente sconvolto quando qualcuno tira fuori l'argomento.-

Sirius li guardò frustato. -Sì, ma..-

-Piantala, Sirius.- disse James severamente.

Ma Sirius non ci riusciva proprio. Una volta al mese Remus se ne andava e poi ritornava; Sirius allora iniziava a tormentarlo fino a che James o Peter non lo colpivano con un incantesimo di Silencio. Questo durò per molti mesi fino a che Sirius ci rinuciò. Fino a che, all'inizio della primavera Remus dovette andarsene per ben due volte in un mese, tornando la seconda volta più malato e debole che mai.

We Were Infinite // Italian Translation Where stories live. Discover now