Capitolo 23: E' solo un sogno... - Quarto Anno

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Si sentiva completamente bollente...

Quasi come quella volta che, ad otto anni, si era preso il vaiolo di drago, solo più piacevole. Delle morbide e calde labbra si muovevano sul suo collo facendogli formicolare la pelle e rizzare i peli delle braccia. Gemette quando quelle labbra incontrarono le sue e lasciò che le sue mani vagassero su fianchi stretti che non riusciva ad identificare. Dei denti morsero il suo labbro inferiore facendolo rimanere a bocca aperta e permettendo che una morbida lingua dal sapore dolce entrasse nella sua bocca. Poteva riconoscere il gusto del tè, del miele e del cioccolato. Improvvisamente quelle labbra si allontanarono e sentì dentro di sé tutto il vuoto del mondo. Fino a quando non vide loro... quei grandi, luminosi occhi quasi disumani color ambra...

Sirius Black si svegliò di soprassalto, ansimando pesantemente e completamente ricoperto di sudore.

-Fanculo.-

.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-

Il ragazzo aveva avuto quegli strani sogni per settimane, anche se aveva cercato in tutti i modi di negare la realtà. Era sicuramente colpa della pozione che giocava brutti scherzi alla sua mente. Doveva essere così. Era un insieme di ormoni tipici di un ragazzo di quattordici anni, uniti ad un'intensa pozione che avrebbe dovuto causare estremi cambiamenti per il corpo e la mente, più tutte le attenzioni che nell'ultimo periodo stava rivolgendo a Remus per la pozione.

Era del tutto normale, giusto?

-Avete anche voi strani sogni da quando abbiamo preso la pozione?- chiese Sirius con calma mentre seguivano la signora e il signor Potter per la stazione di King's Cross.

James e Peter si scambiarono un'occhiata per poi rispondere a Sirius. -No.-

-Perché, che tipo di strani sogni stai avendo?- chiese James aggiustandosi gli occhiali. Sirius non era mai stato così felice di vedere la piattaforma 9 ¾ prima d'ora, così poté superare gli amici eper evitare l'imbarazzante spiegazione.

Non ebbe molto tempo per pensare ad una risposta visto che quasi immediatamente apparsero Peter e James dietro di lui. Dopo aver salutato i genitori di James si diressero verso il treno.

-E quindi...- sorrise James dando un colpetto a Sirius con il gomito. -Sono bei sogni? Perché, devo confessarti, Sirius, che non è la pozione! È la pubertà, amico.- il ragazzo mosse le sopracciglia in modo sensuale e Peter scoppiò a ridere.

Sirius aggrottò la fronte. -La volete smettere? Dimenticate quello che ho detto.-

-Oh, allora erano proprio quel tipo di sogni!-

-Dico sul serio, Potter.- ringhiò Sirius.

-Erano su McKinnon?- chiese Peter con curiosità. -Devi dircelo Sirius, è per questo che servono gli amici.-

Sirius sbuffò. -Voi due siete spaventosi, lo sapete? Seriamente non avete i vostri sogni a cui pensare senza dover scroccare i miei? E cos...- lui aggrottò la fronte. Gli occhi dei due ragazzi erano spalancati e le loro mascelle erano a terra. -Cosa diavolo state fissando come due ebeti?-

-Remus!-

Sirius sentì il suo cuore fermarsi. Allora lo sapevano? Si era per caso lasciato sfuggire qualcosa? -C-cosa c'entra Remus?-

Improvvisamente riconobbe una roca risatina familiare, accompagnata però da una voce diversa dal solito. -Sono dietro di te, idiota!-

Sirius si voltò e si trovò a faccia a... petto con Remus Lupin.

La sua bocca si aprì e, per incontrare gli occhi di Remus dovette alzare la testa facendo un passo indietro. L'altro ragazzo era diventato quasi una testa più alto di lui, la sua mascella era diventata più forte e squadrata e sembrava avesse passato molto tempo al sole nell'estate visto che aveva acquisito un aspetto più sano che era insolito su di lui. Questo di certo non aiutava la situazione di Sirius.

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