Capitolo 2: Scherzi e smemoratezze - Primo Anno

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Sirius quella mattina si svegliò molto presto. Non era una persona molto mattiniera, ma quella mattina con una pura eccitazione nel corpo buttò giù i piedi dal letto e si alzò. Dopo essersi stiracchiato si avviò verso la finestra del dormitorio per affacciarsi e ammirare l'incredibile vista. Si sentiva sovrastato da una sincera gioia infantile.

L'aveva fatto. Era libero dalla sua famiglia, almeno per tutto il tempo che era a scuola, e i suoi genitori o nessun altro avrebbero potuto fare nulla per impedirglielo.

Essersi svegliato così presto aveva di certo i suoi vantaggi, pensò mentre si dirigeva verso il bagno. Almeno non avrebbe dovuto aspettare per fare la doccia. Tuttavia, non appena entrò nel bagno, poté chiaramente sentire lo scorrere dell'acqua bollente che rendeva la stanza piena di vapore. Sirius aggrottò la fronte. Tutti i letti avevano ancora le tende tirate, quindi aveva pensato che tutti stessero ancora dormendo.

-Ehm... Ehi...?- disse guardandosi intorno.

L'acqua si spense subito e da dietro una doccia provenne un mormorio silenzioso. -Merda!-

-Mi dispiace, pensavo che tutti stessero ancora dormendo.- si scusò Sirius.

-V..va tutto bene... Ehm, ho quasi finito, in ogni caso... Solo... puoi aspettare?- chiese la timida voce di Remus Lupin. Sirius pensò immediatamente che il ragazzo non volesse essere guardato senza vestiti. Immaginò che Remus dovesse essere figlio unico e che forse non era abituato a farsi vedere nudo dagli altri, così si voltò verso la porta.

-Va bene.. Non ti guarderò o niente...- lo rassicurò.

-Grazie.- Questa volta la voce di Remus era più vicina. -Puoi girarti ora.-

Sirius si voltò. Remus era completamente vestito, con un asciugamano in testa per tamponare i capelli. Anche questa volta Sirius poté notare quanto fosse magro e pallido il ragazzo.

-Ti sei alzato presto..-

-Anche tu!- scrollò le spalle.

-Touche.- sorrise Sirius. -Credo di essere troppo agitato. Non sono una persona mattiniera di solito.-

Remus iniziò a spazzolarsi i denti. -Io amo la mattina.- disse semplicemente.

Sirius si avvicinò goffamente osservando il suo compagno di stanza lavarsi i denti. Quando Remus finì, gli sorrise leggermente.

-Ci vediamo a colazione, allora?-

Sirius ricambiò il sorriso. -Già, a dopo.-

Non appena Remus uscì, Sirius iniziò a prepararsi. Quando uscì dalla doccia, James, Peter e il loro quinto compagno di stanza, Frank Paciock, erano già in piedi a chiacchierare animatamente su quali classi avrebbero voluto frequentare. Ma Lupin non c'era.

-Strano ragazzo...- borbottò James quando Sirius chiese agli altri dove potesse essere. -Ha preso le sue cose ed è uscito. Non ha detto una parola a nessuno.-

Dopo che tutti ebbero finito di fare la doccia, insieme si avviarono verso la Sala Grande per la colazione. L'odore di frittelle, di pancetta e di dolci riempiva l'aria e Sirius sorrise dall'acquolina. Peter e James fecero a gara a chi riusciva a finire prima una pila di sei frittelle e Remus, che era arrivato lì prima di loro, finalmente stava rosicchiando la sua colazione con la testa spiaccicata su un libro.

Improvvisamente il suono di ali svolazzanti riempì l'aria. Tantissimi pacchi, pacchetti e lettere caddero sulle teste dei ragazzi. Ci furono moltissimi regali e premi da parte dei genitori fieri dello smistamento dei propri figli.

I genitori di James avevano scritto al figlio una lunga lettera di lode, la madre di Peter aveva allegato ad una lettera alcuni vestiti che che aveva dimenticato di mettere in valigia e Remus ricevette un piatto di deliziosi biscotti appena sfornati.

We Were Infinite // Italian Translation Where stories live. Discover now