Capitolo 10: Lezioni di Licantropia - Secondo Anno

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Sirius fu di pessimo umore per tutta la giornata.

-Sai, se solo la smettessi di preoccuparti, non saresti così sconvolto.- provò James tagliando una porzione di zenzero in parti uguali. -Non sono veramente affari tuoi.-

-Stai tagliando pezzi troppo piccoli.- brontolò Sirius ignorando il consiglio.

-Non capisco perché ti infastidisca così tanto, però... e no, non sono troppo piccoli. Guarda, è scritto sul libro.- James si spinse gli occhiali sul naso e indicò la pagina.

Sirius si morse il labbro inferiore. -Ho le mie ragioni...-

-Bene, le tue ragioni stanno mettendo la tua amicizia con Remus a rischio e, onestamente, anche la tua salute. Sembrava che ieri notte fosse sul punto di staccarti a morsi la testa. Devi mescolare in senso antiorario un paio di volte, fai attenzione.-

Sirius gemette infastidito quando la loro pozione, da verde brillante come avrebbe dovuto essere, diventò grigia opaca. -Merda...!-

-Non preoccupatevi!- disse Lumacorno allegramente avvicinandosi a loro per vedere i progressi dei ragazzi. -Aggiungete un po' più di Strozzalupo e dovrebbe tornare come prima. Oh, no! Non voi, signor Minus!-

Una nuvola di fumo nero e denso uscì dal calderone di Peter che purtroppo dovette fronteggiare l'ira di Bellatrix, la sua compagna di lavoro. Lumacorno si affrettò ad aiutarli.

-Seriamente però, amico. Non mi hai mai detto perché questo è così importante per te.- insistette James, lasciando cadere delle radici di zenzero nella pozione.

Sirius si guardò intorno per essere sicuro che nessuno stesse ascoltando e poi si sporse verso James. -Va bene, ascolta... non dire niente. Ho promesso a Remus che non ne avrei parlato con nessuno, mai...-

James sembrava ferito. -Neanche con me?-

-Non è come sembra.. è una cosa piuttosto seria...- sospirò Sirius. -Hai mai notato che Remus non si spoglia mai davanti a noi? Si sveglia sempre prima di tutti per farsi la doccia da solo...-

James alzò le spalle. -Allora? Alcune persone sono più riservate di altre! Non siamo tutti esibizionisti come te, Black!-

Sirius roteò gli occhi. -Sono serio!- [n.d.t. I'm serious]

-E io sono James!-

-Questo non è il momento di scherzare, Potter. Vuoi che ti dica quello che ho visto o no?-

-Scusa, non ne potevo fare a meno.- ridacchiò James. -In ogni caso, stavi dicendo...?-

Sirius gli lanciò un'occhiataccia prima di continuare. -In ogni caso, l'anno scorso, una notte, mi sono svegliato e Remus aveva una sorta di attacco di panico notturno... un incubo. Così quando sono andato per svegliarlo mi sono accorto che aveva la maglia del pigiama completamente alzata e ho visto...- si interruppe.

James aggrottò la fronte e scosse la testa. -Visto cosa? Ha tipo un terzo capezzolo o qualcosa del genere?

-La smetti di essere un fottuto asino?!-

-Va bene, allora vai avanti con la tua storia!-

-Cicatrici! Remus è pieno di cicatrici, sono ovunque, su tutto se stesso.- sibilò Sirius. L'espressione del volto di James cambiò improvvisamente, non era più giocosa e scherzosa, ma nervosa e preoccupata.

-Aspetta... dici sul serio?-

-Sì! Quando si è svegliato si è imbarazzato moltissimo e si è coperto in fretta. Gli ho promesso di non chiedere spiegazioni, ma... penso che la sua famiglia lo maltratti, o qualcosa del genere...- disse distogliendo lo sguardo e torturandosi nervosamente la manica della sua tunica.

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