Cap 5

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Per una dannata volta mi svegliai tardi, erano le 9:30 quando mi svegliai e decisi di andare a fare colazione. Mi diressi in cucina strofinandomi gli occhi. Senza tacchi mi sentivo una puffa, in confronto a tutto. Arrivata in cucina trovai mia madre a pulire la cucina, mentre Melissa era seduta sullo sgabello in braccio a Hunter, che le circondava la vita con le sue braccia muscolose.
«buongiorno!» dissi con voce assonnata. «hey tesoro! Alla buon ora! Dormito bene?» mi chiese mia madre. «non proprio, non sono riuscita a dormire per diverse ore!» dissi guardando male mia sorella e il suo ragazzo. Mia sorella arrossì di colpo mentre  Hunter ghignò.
«però poi sono crollata!» dissi a mia madre rivolgendogli un sorriso. Mi avvicinai al bancone della cucina ed in punta di piedi cercai di prendere i miei biscotti dallo scaffale. Quando finalmente ci riuscii li aprii ed iniziai a mangiarmene uno al cioccolato.
«allora... cosa avete in programma da fare oggi?» Ci chiese mia madre. «oh beh, io vado giù a fare palestra! E poi forse vado al poligono di tiro!» dissi.
Mia madre mi guardò malissimo e disse con voce fredda «no! Ti impedisco di andarci!» mi disse. «ma...» cercai di contraddirla. «niente ma! Io sono tua madre e qui le decisioni le prendo io!» disse. «invece di fare ciò, pensa a farti una vita sociale! Almeno tua sorella ha degli amici, tu invece ancora non ce li hai!» disse. La guardai assottigliando gli occhi e dissi «ce li ho degli amici!... e non sono sola o depressa come tu pensi!» dissi. «non ho mai detto che sei depressa!» disse. «ma lo pensi!» controbattei io. «non è vero!» disse abbassando la voce. «si invece!» dissi arrabbiata. «ah si e tu che ne sai?!» mi chiese lei. «quando hai detto che non è vero, le tue pupille si sono dilatate, e ciò  vuol dire che, hai mentito! Per non parlare del fatto che hai aumentato la velocità per pulire la cucina, mentre lo stavi dicendo. E per finire, hai iniziato a sbattere freneticamente le unghie della tua mano destra contro il bancone perché eri sotto pressione!» gli spiegai guardandola con un espressione neutra. Lei rimase scioccata, e non solo lei ma anche Hunter e Melissa... nessuno parlava più, erano tutti immobili. «ehm... io oggi vado a fare palestra insieme a Clarissa e poi esco con lei!» disse mia sorella per spezzare la tensione. «tu amore, voi venire con me?» chiese al suo ragazzo. «no, tesoro, ho lavorato molto ieri e sono davvero stanco!» disse Hunter.
«tu mamma?» gli chiese Melissa.
«io devo andare a fare la babysitter a dei bambini!» disse. «infatti stavo per uscire!» disse, per poi guardarmi sprezzante e dirigersi verso la porta di casa.
È incredibile, come il cambio di umore in famiglia avviene così velocemente! Vero?!
Uscì sbattendo la porta ed io tornai a mangiare i miei biscotti. Lei non sa quanti amici ho io! Sono famosa nel mio campo di lavoro! E poi... non dovrebbe trattarmi così. Odio quando fa il confronto tra me e mia sorella, ho capito che lei è la tua preferita ma io esisto e sono così!
«non dovresti trattarla così!...» disse mia sorella. Alzai lo sguardo su di lei, e la guardai neutra per qualche secondo. Perché lei si ed io no?! Cosa ho fatto di male?!
«e come dovrei trattarla?... lei non sa nulla della mia vita sociale o della mia vita sessuale!» gli sbottai. «sinceramente tesoro, lei vorrebbe vederti felice! Dopo la morte di p...» la fermai subito. «non me lo nominare!» dissi a denti stretti. « okay... ma sei cambiata! Ti sei chiusa in te stessa!» disse con sguardo addolcito. «so bene che ti manca, ma devi andare avanti...» disse. Il mio problema era che non mi mancava affatto! Mi sentivo solo un mostro, dopo ciò che avevo fatto!
«e comunque, non è normale che a quasi 20 anni sei ancora vergine, quindi io mi farei qualche domanda!» disse. L'avrei strozzata! Cavolo ma perché deve raccontare a tutti gli affari miei!
«non sono più vergine, okay!? E fatto sta, che non devo rendere a nessuno la mia vita privata! Grazie!» dissi. Mi preparai un caffè e solo dopo aver visto la faccia di mia sorella mi bloccai. Mi guardava come se avesse visto un alieno. « non sei più vergine?!» mi disse. «no!» aggiunsi. «e vi frequentate ancora?!» mi chiese entusiasta. Passai lo sguardo da lei a Hunter, che mi guardava pietrificato. «si!» dissi.
«allora poi me lo farai conoscere!» disse felice.
«non lo so... abita lontano! Ed è molto impegnato a lavoro!» dissi. Lei annuì e poi girandosi verso Hunter disse « scusami tesoro! Non avrei dovuto farti assistere a questa conversazione!» disse. «non ti preoccupare!» disse lui rivolgendogli un sorriso. Lei gli sorrise e poi gli diede un bacio in bocca. «okayy... allora io vado! Ci vediamo oggi pomeriggio! Intanto voi potreste conoscervi un po' meglio!» disse mia sorella per poi salutarlo un'ultima volta e andarsene prendendo la borsa della ginnastica.
Rimanemmo finalmente soli, così gli dissi «stammi lontano! Non ti voglio ne vedere, ne sentire per tutto il giorno!» dissi, per poi prendere e andare in camera mia, dove mi misi un top nero da ginnastica, dei leggins e delle scarpe da ginnastica nere. Poi presi il mio iPhone, attaccai le cuffie ad esso e me le misi nelle orecchie, per poi far partire la mia playlist preferita. Mi legai i capelli in una coda alta e poi, scesi al piano inferiore, nella mia palestra personale. Iniziai il mio allenamento quotidiano, tapirulan, addominali, flessioni e infine pugilato con il sacco.

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