Cap 42

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Erano entrati a casa, Melissa entrò seguendo Hunter nell'abitacolo. Osservava ogni suo movimento cercando di capire se era ancora arrabbiato. Ma era stanca di aspettare, la rabbia tornò a scorrergli nelle vene. «Hunt...» lo richiamò. Hunter si bloccò al centro della stanza, lasciò sul tavolo della cucina l'acqua, lo vide irrigidirsi. Ma non accennava affatto a girarsi verso di lei, ne a degnarla di uno sguardo. «Hunter...» riprovò senza risultati. «adesso stai esagerando! Quella arrabbiata qui dovrei essere io. »disse digrignando i denti. Poche parole, coincise che fece sbottare Hunter. «Chi dovrebbe essere arrabbiata qui?!?... sei stata tu a fare quella scenata. TU!» urlò Hunter girandosi a guardarla, digrignando i denti. In pochissimo tempo le era così vicino che Melissa sussultò a quello scatto repentino. «è stata tutta colpa loro! Io qui sono la vittima!» Si difese lei. Hunter sfoggiò uno dei suoi sorriseti mesti, uno di quei ghigni che fecero accaparrare la pelle persino a Melissa. Lei aveva visto un'espressione del genere sul suo viso poche volte, non era abituata a vederlo così... arrabbiato... furioso. E in quel momento l'unico pensiero che traspariva nella sua mente era -mi sta davvero facendo paura-Hunter le si avvicinò ancora con passo sicuro, con uno sguardo da congelarti sul posto e con gesti lenti le prese tra la mano la treccia che adesso le ricadeva su un lato, su una spalla. Le distanze tra loro si erano accorciate notevolmente. Ma Hunter non aveva nessuna intenzione di baciarla ne di fare con lei qualsiasi altra cosa. Ma intimorirla si, doveva vederla un po' intimorita da lui, dalla sua figura perché lo aveva proprio fatto incazzare e ciò beh lo avrebbe fatto stare un pochino meglio. «la vittima eh?! Ma ti prego non farmi ridere.» rise, non era affatto una risata genuina bensì una isterica. «tu hai inverito contro tua sorella senza motivo, hai cercato di umiliarla, bambolina! E mi vuoi dire che tu sei la vittima?» iniziò sputandogli la verità in faccia. «la verità è che tu sei gelosa. Gelosa di tua sorella. Forse perché ha un qualcosa in più di te? Perché è amata da più persone di quanto tu pensi, eh bambolina? Di' qual'è il problema?» ringhiò lui. «io non sono gelosa!» urlò lei, per poi alzare una mano verso di lui. Successe così velocemente che loro stessi fecero fatica a capire cosa era successo, la mano di lei che cercava di colpirlo sul viso, lui che le bloccava prontamente il polso e poi la spinse contro il muro imprigionandola tra quest'ultimo e il suo corpo. Melissa spalancò gli occhi a quella mossa cosí frettolosa. Era davvero incazzato. «ah ah ah bambolina non si reagisce così. Cosa avevi intenzione di fare ?  Non ti è bastato far del male a Lydia?» chiese lui. «Da quando ti preoccupi per lei eh?!.... che c'è Levi hai una cotta per quella zoccola di mia sorella per caso? È questo il tuo problema Levi? Ti piace una puttana?» urlò lei. Forse Melissa non aveva misurato le parole, aveva reagito così di istinto che non si stava rendendo conto di star sfidando il drago dormiente. Non svegliar il drago che dorme- diceva un detto, eppure lei aveva appena fatto tutto il contrario, completamente. Smise di parlare solo per istinto di sopravvivenza, osservò quegli occhi castani dalla quale non traspariva alcuna emozione, eppure era sicura che dietro quelle irridi si celava un uragano di emozioni.
Lo aveva provocato giocando con il fuoco. Ma tutte quelle cose lei le pensava davvero. Per lei sua sorella era morta... il giorno stesso dell'attentato. Quando le aveva raccontato la verità su suo padre.
*
I due continuarono a litigare di brutto, finché poi fu Melissa a sbottare.
«DOVE CREDI DI ANDARE MELISSA. NON ABBIAMO FINITO DI PARLARE.» urlò lui. Rincorrendola tra le stanza. «PER ME SI, È FINITA QUA LA CONVERSAZIONE.» urlò lei buttandosi in camera di lui e richiudendosi la porta alle spalle.
La chiuse a chiave di fretta, prima che Hunter riuscisse ad entrare, poi si sedette sul letto. Aveva ragione lui ma il suo orgoglio aveva la precedenza. Hunter era fuori di se e sopportare il fatto che lei si comportasse come una bambina beh era inaccettabile.
Bussò più volte sulla porta della sua stanza, sperando che lei lo facesse finalmente entrare. «fammi entrare Melissa! È un ordine» urlò, continuando a battere sulla porta. «SCORDATELO! Lasciami in pace! Sparisci!» urlò lei dalla parte opposta della porta.
«Ti stai comportando da ragazzina Melissa.» riprese a chiamarla. «vattene via'»rispose la ragazza. Hunter fremette dalla voglia di buttare giù la porta, lo fermò solo il fatto che quella era la porta della sua camera e avrebbe dovuto rifarla fare, spesa non da poco.
Però la sua rabbia era ancora lí che gli faceva prudere le mani. Così senza rispondere delle sue azioni diede un pugno al muro. Un grugnito grottesco uscì dalle sue labbra, aveva dato un pugno così forte che gli stava uscendo un po' di sangue dalle nocche.
-devo uscire di qui. O perderò il totalmente il senno- questo era ciò che no ripeteva nella mente Hunter. E seguì proprio la sua coscienza, con grandi falcate si diresse verso l'uscita, prese il cellulare e il portafoglio ed uscì, sbattendo la porta. Aveva proprio bisogno di bere.
Lo sbattere della porta fece tremare le mura, tanto che Melissa sobbalzò presa alla sprovvista.
*
Melissa era rimasta per molto tempo seduta sul letto del suo "compagno", se ancora poteva definirlo tale, a contemplare il vuoto. Finché non riuscì a riprendersi e un dubbio prese a ronzargli rumorosamente nella testa. Prese il suo cellulare e con dita tremanti digitò un numero.
Non un numero qualsiasi, il suo. «bippp... Bippp...bippp...» passò qualche secondo prima che il suo interlocutore le rispose. All'inizio pensò che non le avrebbe risposto affatto, beh se lo sarebbe meritato. Esitò, non pensava che le avrebbe risposto, prendendo un bel respiro e facendosi coraggio disse «hey, sono io. Ho cambiato idea, voglio partire con te.» e quasi sussurrando con il cuore in tumulto disse «Solo io e te.»

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Hey ragazzeee!
Spero vi sia piaciuto il capitolo, anche se è servito solo ad inserire un'altra carta in tavola, un altro tassello del puzzle.
Che ne pensate? Qualche ipotesi? 
Continuate a seguire la storia. Un bacione ciaooo❤️

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