Cap 11

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Sono stati i cinque giorni più lunghi della mia vita..
Oggi e sabato, ieri è stato il compleanno di mia sorella ma purtroppo a causa della CIA, non mi sono potuta allontanare dalla base per via di Onwell.
Appena entro a casa, trovo tutto spento e visto che nessuno risponde alle mie chiamate deduco che siano tutti già alla festa di Melissa. Tranquillamente, dato il mio astio verso le feste mi preparo, molto ma molto lentamente.
Arrivo alla festa che sono le 22:30 giusto in tempo per l'ammazzacaffè e tutti sono in procinto di sfidarsi su chi ne beve di più. Assisto a questa scena indignata, pensando a mia sorella come fosse una di questi ragazzi ubriachi. Come leggendomi la mente mi si materializza davanti e la vedo trapelante di sudore.
«Quanto hai bevuto?!»
«P-p-oco, sol-o qualche bic-chie-re» disse tra una risata e l'altra.
«Finiscila, smettila di bere! Hunter?! Come pensi la prenderebbe se ti vedesse così!?» Replicai furiosa. Che mia sorella bevesse, proprio non lo accettavo. Potevo superare il fatto che stesse con Hunter, che in teoria era il ragazzo che mi attirava, potevo passare il fatto che se lo scopasse tutte le sere come se io non fossi lì affianco, ma questo no.
«Hunter non mi direbbe nulla! È il mio compleanno, faccio come mi pare, voglio divertirmi una volta nella vita!» Disse scocciata. Lei si diverte sempre. Come quando si scopa Hunter...oh come si diverte.
«Melissa!! Attenta!» Hunter si era materializzato al suo fianco e lei nel girarsi gli stava cadendo addosso.
«C-ciao am-ore» disse vacillante: aveva decisamente bevuto troppo.
«Forza, andiamo a dormire» disse Hunter portando con forza Melissa in una camera.
Ripresi a studiare accuratamente i personaggi della stanza: gente che va e gente che viene, gente sudata e gente ubriaca, persone che ballano in preda a scatti euforici dovuti al troppo alcool e gente che già dorme su divani, poltrone e tappeti. Noto un ragazzo che mi guarda con un sorriso malizioso.
«Hei.. sei molto bella sai? Ti andrebbe ti ballare?» E' carino devo dire, ma già da come si presenta è troppo sfacciato. Però comunque accetto l'invito, non sono venuta per rimanere seduta su un divano.
Durante il ballo non provo quelle sensazioni travolgenti e contrastanti, non sento l'ebbrezza di star ballando con un ragazzo, non provo nulla, solo caldo.
Si avvicina sempre più a me e mi sussurra «se ti rimangono energie e non hai più voglia di bal-» Ho capito. Avevo capito dall'inizio che ci stava provando spudoratamente per portarmi al letto, ma non pensavo fosse così rapida la cosa.
«Senti, levati.» Hunter mi si era affiancato e si era messo a ballare, ma io non me ne ero accorta, ero troppo presa dai miei pensieri.
«E tu..saresti?» Chiede il ragazzo con tono di superiorità.
«Hunter, piacere, il suo fidanzato..» Hunter tende la mano con ampio sorriso. Falso, credo. Cosa ho appena sentito..? "Il suo fidanzato", non può essere.. siamo fidanzati?
Nel mentre il ragazzo scappa a gambe levate e Hunter mi rivolge parola, ma io sono ancora su di giri.
«E così ora devo fingermi il tuo fidanzato per strapparti alle grinfie dei primi malcapitati?» Una lama tagliente che ti trafigge il cuore. "Fingermi", non ha mai provato nulla..? Grandioso. Ora saprò come comportarmi.
«Non ti preoccupare, so badare a me stessa, non serve il tuo aiuto da supereroe» dico andandomene. Non ho bisogno di sembrare offesa, perché non dovrei esserlo, in fondo lo so benissimo che lui è il fidanzato di mia sorella e io non centro nulla con loro, ma il mio cuore non pensa la stessa cosa. Il mio cuore è confuso, diciamo che io e lui siamo come i binari del treno, ma a differenza di quest'ultimi, non ci incrociamo mai.
Mi avvicino al divano e mi ci butto di peso, non avevo neanche voglia di venire, sapevo fosse stata una festa da diciottenni piena di alcol e ragazze mezze nude, ma esserci dentro è molto più rattristante. All'improvviso un corpo umido si getta sul divano e mi si affianca: giro la testa schifata da quella vicinanza, e mi rendo conto di chi sia.
«Voglio farti un'offerta.» con quella voce così roca e calda non so come rispondere, ma la lucidità c'è tutta.
«Parla.»  Rispondo seria a Hunter.
«Andiamo in un posto più appartato. Andiamo in una camera, andiamo in giardino, dove vuoi,ma non QUI.» Ah, ora gli interessa la riservatezza? Wow. Accetto e saliamo in una camera libera.
«Sbrigati a parlare. Cosa c'è.» Parlo così bruscamente che lui ne rimane sorpreso.
«ho trovato una soluzione ai nostri incontri repentini. Ti propongo di diventare la mia scopamica! Solo sesso, niente di più, niente di meno. Niente sentimenti, solo puro piacere» disse con una tale malizia.
Raggelo davanti la sua proposta, come potevo chiedere una cosa del genere?
È fidanzato per lo più con mia sorella, e mi viene a chiedere una cosa del genere?!
«N....n-o...no!» dissi tentennando.
Lui mi guardò intensamente e avvicinandosi sempre più, vidi nascere un sorriso maligno sul suo volto.
«Okay, ho sentito alcune storie su di te, ho letto alcune cose molto interessanti.. cosa ne diresti se lo dicessimo a tutti? Per esempio il fatto che lavori a Quantico, la base dell'FBI. O del fatto che non sei veramente andata all'università. Dimmi tu, di cosa vogliamo parlare?» continua a dirmi sempre con quel sorrisetto del cavolo in viso. Non può essere, non dev'essere. Com'è possibile che abbia scoperto tutto?! No, no, no, no, NO!!
«Ma-ma cosa dici, smettila di inventarti tutto, sei ubriaco.» Dico sviando il discorso, ma siamo seri?
«Non sono ubriaco, se lo fossi stato, non mi ricorderei tutto ciò..» disse sorridendo.
«Sei ubriaco.» dico di getto. Non voglio più parlare o fare cose spinte con lui, solo un'amicizia.
«non lo sono, purtroppo reggo bene l'alcool.... allora?! accetti la mia offerta?» mi ripetete con un sorrisetto sempre più ampio. Non risposi, mi limitai a guardarlo male. Così lui scosse la testa, e sorridendomi malignamente, mi si avvicinò sempre di più, facendomi sentire il suo respiro sul viso, aggiunse «sai cosa succederebbe se non accettassi!.... potrei dire a tutti il tuo piccolo segreto!... allora cosa decidi?»
Avevo un blocco in gola, non riuscivo a parlare, la saliva mi si era completamente prosciugata e non sapevo che fare. «io...» deglutii, e cercando di riprendermi, o almeno facendogli vedere che ero calma, anche se non lo ero affatto, gli sussurrai a un cm dal viso « mi stai ricattando?!». Un ghigno spuntò sul suo viso «può essere!...» disse avvicinandosi sempre di più a me. «allora cosa hai deciso?» mi chiede ancora, mettendomi le mani sui fianchi. Una mano si insinuò sotto la mia maglietta, accarezzandomi con una mano calda il fianco sinistro, iniziando a disegnarci dei cerchi immaginari. Dei brividi mi attraversavano il corpo.
Guardai i suoi occhi, penetranti, che sembrava mi stessero leggendo dentro. So che prima o poi mi sarei pentita della mia decisione...Quando sarai lucida, lontana da lui, ti farò un bel lavaggio del cervello! Visto che sei fumata! Mancavi solo tu, coscienza.
«ho altra scelta?...» dissi respirando affannosamente per via della sua vicinanza ravvicinata.
«uhm uhm... effettivamente...» mi sussurrò con voce roca, facendo scontrare le nostre fronti. Per poi far scontrare le nostre labbra, in un bacio passionale. Gli misi una mano dietro la nuca per avvicinare di più il suo viso al mio, ormai sopraffatta dalla situazione e spegnendo completamente la mente...

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Ed ecco a voi il capitolo più atteso e più importante di tutti, che delimita la piega che sta prendendo la storia....
Spero vi piaccia byee

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