Cap 47

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Sono tornata con il nuovo capitolo! Mi dispiace tantissimo esser sparita per tutto questo tempo.
Vi auguro BUON NATALEE e BUON ANNO NUOVOOO!❤️
Come state festeggiando? Siete partiti?
vi lascio al capitolo😝
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«amore, l'hai messo il cappello in valigia?» mi chiese Ly, preoccupata e pensierosa.
In questo periodo è stata molto lunatica non so davvero che le prende. Cerco di essere molto tranquillo con lei. Non voglio darle altro stress, perciò le rispondo pacato anche se a volte vorrei ucciderla.
«si tesoro, già te l'ho detto» le risposi osservandola dallo specchietto retrovisore.
«okay...e... e lo spazzolino?»
Annuii sempre lanciandole uno sguardo dallo specchietto.
«i guanti? Li hai portati?»
«si tesoro»
«e...» stava per aggiungere qualcos'altro nella lista, quando Pansy le disse «tranquilla tesoro, non stiamo mica andando nel deserto. Se vi manca qualcosa la comprerete, adesso basta, cerca di goderti la vacanza e non esser così stressata. Su!» le disse spostando l'attenzione dalla sua rivista di moda.
Grazie al cielo pensai.
«Pansy ha ragione dovresti tranquillizzarti! Andrà tutto bene.» dissi.
Lei annuii, arrossendo, spostando subito dopo lo sguardo fuori dal suo finestrino.
Mi venne da sorridere istintivamente. Ahhh quanto la amo.
La amo così tanto...
Il resto del viaggio lo passammo a cantare, a spettegolare e a mangiare.
Forse riusciremo finalmente a rilassarci un po'.

Che la vacanza inizi.
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Lydia in quel periodo era molto pensierosa, era convinta che i suoi continui sbalzi d'umore fossero una causa a tutto lo stress del periodo. Non faceva altro che ripensare a ciò che le aveva detto la ginecologa. C'era andata solo per fare degli accertamenti e ne era uscita con un cuore spezzato.
Aveva sofferto così tanto, tenendosi tutto dentro, finché stravolta con si confidò con le sue più care amiche, Pansy e Daphne. Menomale che c'erano loro. L'avevano consolata, abbracciata e asciugato le lacrime un infinità di volte. Doveva tanto a quelle due pazze.
Moltissime volte, con stupide scuse andava dalle sue amiche di nascosto da Hunter. O per lo meno così credeva. All'inizio hunter pensava davvero che avesse un altro, per ciò aveva iniziato a seguirla. Come uno stupido si era ritrovato a darsi del " coglione" da solo, anche solo per aver pensato che lei potesse metterle le corna, quando vide che andava dalle sue amiche. Si era detto che doveva darle spazio, che probabilmente le era successo qualcosa e che sarebbe stata lei a dirgli il motivo di tanta segretezza. E così fece, le lasciò spazio.
Aveva fatto una grande cavolata, da quando era andata dalla ginecologa, aveva smesso di prendere la pillola senza dirlo a Hunter, per mesi e mesi. Nella speranza di rimanere incinta, invano. Avevano anche discusso per quello, dato che aveva trovato la scatola nel suo armadio, ancora piena. Non tanto per ciò che aveva fatto, ma per il fatto che non glielo avesse detto prima.
Aveva davvero creduto che quella era la fine della loro storia. Insomma chi vuole una ragazza che non può metter su famiglia?? Era la sua più grande paura esser abbandonata da lui. Fortunatamente aveva un ragazzo d'oro davanti, che le scaldò il cuore, con una sola frase "ci proveremo assieme". Il che la rese davvero contenta. Di lì ad oggi, ogni momento era buono per fare l'amore assieme, pelle contro pelle, cuore contro cuore, senza nulla a dividerli. Inutile dire che ogni volta era perfetta.
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Lydia's Pov
<<E' magnifica!>>  Urlò Daphne, facendomi svegliare di soprassalto. Devo essermi addormentata, pensai. Dormo molto spesso in quest'ultimo periodo non so davvero che mi prende.

Eravamo arrivati. La macchina era circondata dalla neve, una distesa bianca ricopriva tutto, anche le montagne difronte a noi. Scesi dall'auto stringendomi di più dentro al mio cappotto.
Brr che freddo

Quando i miei piedi sprofondarono nella neve soffice, istintivamente mi venne da sorridere, come una bambina con il suo nuovo giocattolo. Mi ritrovai con un espressione meravigliata mentre osservavo un paesaggio mozzafiato.
Nel bel mezzo del bosco, alla fine della strada, vi era quella casina tutta in legno, contornata dalla neve, che conservava con se un qualcosa di magico. Da fuori sembrava una casetta semplice, ma sapevamo perfettamente che non lo era affatto. Il cottage in legno era davvero molto bello, strutturato su tre livelli. Entrammo in casa, seguendo il proprietario del cottage che ci mostrò le stanze, ci lasciò le chiavi e ci diede il benvenuto.
Rimasi scioccata dalla magnificenza del cottage e ne rimasi ancor più entusiasta quando vidi l'interno, l'avevano scelta Hunter, Pansy e Logan. Superata l'entrata a sinistra vi era un attaccapanni di legno in quercia, a destra un salone magnifico, il camino era acceso, si sentiva già l'odore di legna e spezie per tutta la casa e il crepitio della legna che ardeva sul fuoco. La sala aveva un soffitto a doppia altezza e a volta. Gli arredi che lo occupavano erano di buon gusto sulle tonalità del grigio, rustici ed eleganti. A sinistra dell'entrata la sala da pranzo, con la tavola già imbandita elegantemente con qualche sfiziosità di benvenuto. Difronte all'entrata qualche metro più avanti, vi era una scala sempre in legno, che portava al piano superiore dove vi erano le stanze da letto. Abbastanza stanze per tutti. Io e Hunter avremmo dormito assieme ovviamente. Anche gli altri avrebbero dormito in coppia. Entrai in una stanza, era un amore. continuai per un corridoio curiosa finchè non mi imbattei in una porta, dietro d'essa vi era una camera da letto matrimoniale bellissima che aveva una parete a vetro che si affacciava sulla valle innevata. Incantata da essa, non mi accorsi che Hunter era dietro di me. << E' incantevole vero?!>> sobbalzai. Mi girai verso di lui e annuii. <<E' la nostra stanza!>> strabuzzai gli occhi a quell'affermazione. <<Logan e i ragazzi ce l'hanno concesso dicendo "non vogliamo sentire i vostri gemiti tutta la notte" gne gne... >> disse canzonandoli. Risi a quella battuta, mi avvicinai a Hunt e gli misi le mani dietro al collo, avvicinandolo a me e lo baciai. Mi lasciai trasportare in quel bacio pieno d'amore, poi una volta senza fiato ci staccammo e lo abbracciai. Rimarrei ore stretta tra le sue braccia e con il suo respiro tra i capelli.
Quel piccolo momento di affetto venne interrotto dalle urla di entusiasmo di Pansy.
La raggiungemmo di corsa inizialmente preoccupati, seguendo la sua voce, poi la vedemmo anche noi. La piscina riscaldata occupava tutto il 3º livello del cottage. Un muro a vetro ci divideva. Pansy sorrise e disse girandosi verso di noi con quel suo solito sorrisetto. «pensate a ciò che penso io? » chiese, non aspettò neanche la nostra risposta che in men che non si dica aprì la porta a vetro, si tolse i vestiti rimanendo in intimo e si tuffò soddisfatta. Ben presto la seguimmo tutti a ruota.

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