Cap 15

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Era domenica, il fatidico giorno era arrivato, dovevo andare a casa del signor Christian Enstell , per la missione che mi aveva affidato la mia amica/collega Sabina. Alle 16 iniziai a prepararmi. Mi vestii velocemente, con un vestito molto elegante, il sopra bianco e il sotto del tubino, nero (guarda foto in alto).  Mi misi delle decoltè nere aperte,  con i decori bianchi che si sposavano perfettamente con il tubino e con gli orecchini. Mi truccai.
Presi la mia porchette mettendoci dentro il mio cellulare, la pistola e una chiavetta USB per asportare i file ed eliminarli. Ed in più presi le chiavi della mia nuova auto che avevo preso in noleggio per quella precisa occasione. Mi misi davanti allo specchio ero un vero schianto...«okayy... io sono Raquelle Agreste, sono una ricca donna di 22 anni e lavoro presso il signor Vincent grande imprenditore e socio del signor Enstell.» ripeteii la mia identità segreta.
Perfetto sono pronta. Pensai prendendo i miei occhiali da sole, mettendoli.
Velocemente scesi le scale uscendo dalla mia camera, stavo per varcare l'uscita quando Hunter e mia sorella mi videro vestita tutta in ghingheri si avvicinarono a me per bloccarmi.
«lydia dove vai così?!» mi chiesero in coro. «beh... devo andare da una parte.» dissi io aprendo la porta velocemente, per poi uscire, e aprire la mia BMW i8.
Aprii lo sportello della guida, mi voltai verso di loro e gli lanciai un bacio volante seguito da un ghigno, per poi entrare in macchina e sfrecciare via, verso la mia missione. Lasciandoli lì entrambi con la bocca spalancata.
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Arrivata alla festa, mi feci spazio nella sontuosa villa Enstell al momento straripante di gente snob e famosi imprenditori.
Questa villa è davvero bella, lussuosa e spaziosa, me ne ero dimenticata...
Dopo qualche ora nella quale studiavo bene il territorio e le mosse del signor Enstell, bevendo un bicchiere di champagne accompagnato da qualche chiacchierino con qualche imprenditore, mi ritrovai a pochi passi dal suo studio. «cosa sta facendo signorina?» mi chiese la voce maschile dell'uomo sulla 30ª alla quale stavo derubando per entrare nella casa del capo. Notandomi con il suo pass per l'ufficio in mano, capì che non avevo buone intenzioni, così stava per urlare « presto sicurez...» ma non finì di parlare che mi avvicinai a lui, e gli sussurrai all'orecchio «io non lo farei fossi in te Mark Enderson, oppure potrei dire a tua moglie che la tradisci con la segreteria!» dissi fredda, ma allo stesso tempo con un sorriso sulle labbra. L'uomo spalancò gli occhi per poi dire «ma come..?!... Non né avresti le prove!». Era così impaurito che mi faceva pena. Davvero. «uhmmm dimmi tu se questo video dove tu e la biondina andate a letto insieme  non è una prova sufficiente!» dissi. Il ragazzo sbiancò guardando l'immagine sul mio iPhone, così parlai «dì a qualcuno di me e manderò questo messaggio a tua moglie, penso che lo troverà eclatante...grazie per il pass!» gli dissi sorridendogli angelicamente e rivolgergli un occhiolino per poi lasciarlo lì, sconvolto e con un magone in gola. Subito dopo aver passato il pass nel codice a barre, mi ritrovai finalmente nello studio della villa. Mi misi a smanettare un po' con il computer e finalmente trovai ciò che mi serviva. Il computer mi riferì che ci avrebbe messo qualche minuto a raccogliere le informazioni, per poi eliminarle da solo sul pc, appena scaricate. Devo ammettere che la mia calma era più tosto disarmante nei miei confronti. Stavo iniziando a gestire meglio l'ansia. Mancava oramai metà del lavoro quando sentii una porta aprirsi. Mi raggelai sentendo il suo profumo, era sempre lo stesso, buono e accattivante. Lui era qui, dietro le mie spalle, già! Christian Enstell uomo sui 25 anni, uno dei uomini più ambiti di New York, uno dei più desiderati dalle donne era dietro di me.
«ma che piacere rivederti Raquelle.» disse la sua voce calda mentre io mi voltavo verso di lui, con occhi stupiti. «Christian!»lo salutai quasi sussurrando. Era rimasto uguale, bello e dannato come sempre. Occhi azzurri color ghiaccio che risaltano i suoi capelli corvini, lineamenti del viso marcati ma allo stesso tempo dolcì , alto, muscoloso, sempre perfetto nel suo stile.
«a cosa devo la tua visita, Raquelle? Pensavo che non saresti più venuta qui, dopo ciò che è successo!» disse sorpreso nel vedermi. «già anch'io lo pensavo, ma a quanto pare non è così! Non ti preoccupare sto per togliere il disturbo!» dissi fredda.
«Ma come così presto?....Parliamo» chiese lui, avvicinandosi, ad un palmo dal mio volto. Eravamo occhi negli occhi, arretrai verso il computer, con il cuore che mi doleva al ricordo del dolore che lui mi aveva provocato. Il mio arretrare venne bloccato dalla scrivania del computer. Si avvicinò inchiodandomi alla scrivania.«non abbiamo niente di cui parlare!» dissi io, per poi prendere la chiavetta dal PC senza essere scoperta per poi mettermela in una tasca della borsetta. «non mi pare! 8 mesi fa non la pensavi così!» mi ricordò. Circondandomi la vita con un braccio, incollando il mio corpo al suo. «8 mesi fa, ero stata appena tradita dal mio "ragazzo", lo avevo trovato incollato al corpo di un'altra mentre facevano sesso e lui utilizzava i suoi giocattoli perversi, nella mia camera! E per lo più con la mia ex migliore amica! Cosa dovrei dirti?! Non ho nulla da dire se non che sei un'emerito stronzo e maniaco sessuale!» gli dissi digrignando i denti. Lui mi guardò profondamente negli occhi per poi dirmi «mi eri mancata piccola Raquelle!» facendomi rabbrividire sentendo il suo respiro accarezzarmi il viso.
Si stava per avvicinare a me, lui mi stava per baciare ed io non riuscivo ad impedirglielo. Ero come bloccata, il mio corpo non reagiva. Non voleva. Proprio in quel momento qualcuno fece irruzione nella stanza, rendendomi lucida lo allontanai da me, poi nel momento in cui lui non se ne accorse troppo preso a vedere chi era, uscii dalla stanza.

Christian pov's
Mi girai per ritornare a ciò che stavo per fare con Raquelle subito dopo aver cacciato un mio dipendente che mi aveva disturbato, ma proprio in quel momento mi accorsi che lei non c'era più, se n'era andata, ancora una volta era riuscita a sparire senza lasciare tracce. Tirai un pugno alla scrivania arrabbiato. E solo allora mi resi conto che il computer sulla mia scrivania era acceso. Mi avvicinai al computer cercando di capire ciò che aveva fatto la mia ex ragazza, ma non trovai nessuna traccia e ingenuamente mi ritrovai a ghignare pensando "è sempre la solita Raquelle di un'anno fa!"

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Eccomi qui ragazzeee!!
Sono tornata con il nuovo capitolo spero vi piaccia dato che vi ho fatto attendere un po'.... vi volevo ringraziare per il semplice fatto che il libro è arrivato a + 4mila visualizzazioni !
Grazieeeeeee❤️

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