Cap 41

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Subito tutti si alzarono, Hunter e Brandon vennero da me velocemente. Vedendomi ferma lì. Mentre mia madre si mise a urlare contro Melissa, qualcosa di incomprensibile. Troppo frastornata.
«ly! Stai bene? » mi stava chiedendo Hunter, prendendomi il viso tra le mani. «ly!» continuò a chiamarmi diverse volte.
Mi toccai la testa, le mani mi tremavano e stavo per perdere conoscenza del tutto.
Avevo battuto proprio sullo spigolo. Vedevo sfocato e in tanto per il dolore strizzavo gli occhi. Hunter corse da me portandomi il ghiaccio, mi spostò delicatamente la testa per mettermi il ghiaccio dove avevo preso la botta. «guardami» ripeteva mentre mi dava carezze con la mano, invogliandomi a guardarlo.
Sussultai al contatto del ghiaccio contro la botta. «io non volevo... lui... era lì... i suoi occhi erano così freddi e distaccati. E quando mi ha sparato....» piangevo mentre Hunter mi abbracciava.  «shhh... va tutto bene» mi sussurrava.
«io...i-io...non v-vol-evo.»  singhiozzai.
Non ero mai crollata ma adesso... adesso si. Mi calmai un pochino mentre Melissa discuteva con mia madre.
«forza Hunter andiamo!» ordinò Melissa «non voglio rimanere qui.» ripeté, scansandosi da nostra madre.
Guardai Hunter, forse con uno sguardo tenero?! Non so...so solo che sul suo volto comparve uno sguardo preoccupato e intenerito.
Lui mi accarezzò ancora il viso dandogli le spalle.
«allora? » Melissa era indispettita, non voleva attendere un minuto di più.
Ma perché doveva fissarmi in quel modo? O prendersi cura di me? Ma non capisce che facendo così mi fa perdere la testa? Che così facendo mi innamoro ogni volta di nuovo di lui?! Perché mi basta così poco per far cedere ogni barriera tra di noi?
Io non dovrei amarlo... eppure. Non ne posso fare a meno. Sorprendentemente, disse
«non mi muovo di qui» facendomi anche un ghigno complice.
Mia sorella ribolliva di rabbia «non ho capito...» sibilò, voleva sentirselo ripetere.
Hunter fece un sorrisetto perfido e alzandosi in piedi, voltandosi verso di lei disse
«hai capito bene Melissa» si inumidì le labbra con la lingua e scandendo le parole disse «Non. Mi. Muovo. Di. Qui.»
Melissa lo osservò per capire se diceva sul serio. Mi alzai aiutata da Brandon, tenendomi sempre il ghiaccio sulla parte. «da che parte stai?» gli chiese lei.
Lui la guardò, poi si girò verso di me.
Bastò quel gesto per far sbroccare nuovamente Melissa. «tu!» urlò lei, puntando il dito verso di me «sei una ruba fidanzati!» per poi lanciare il suo anello a terra, scappando via. Hunter mi guardò, mi accarezzò una guancia con quel suo tocco delicato. «va'» dissi, strusciando la guancia sul suo palmo. Lo vidi indugiare su di me, poi facendo un verso di frustrazione, stringendo i pugni, se ne andò.
Hunter la rincorse fuori casa. Li vidi litigare fuori, anche se non potevo sentire ciò che si dicevano era chiaro che stessero litigando di brutto. Li vidi fermarsi dopo un po', stettero in silenzio per qualche minuto poi salirono in auto di lui e partirono.
——
«mi dispiace così tanto per ciò che è successo» disse mia madre con gli occhi lucidi. Avvicinandosi e sedendosi sul divano accanto a me. Anche mio padre e Brandon si sedettero accanto a noi.
«e soprattutto mi dispiace per tutto il resto bambina mia» disse lei in lacrime, aggiungendo «potrai mai perdonarmi?» chiese singhiozzando, prendendo le mie mani tra le sue. Passò qualche minuto di silenzio, poi abbracciai mia madre «certo che posso» inondando il viso nei suoi capelli. Non ero abituata ad abbracciarla eppure... era un gesto così familiare.
Casa dolce casa.
—————
Hunter pov's
«sali in macchina» le imposi «andiamo a casa» aggiunsi aprendo la macchina.
«non vengo con te!» si impuntò lei, mettendosi a braccia conserte difronte a me. Le risposi abbastanza innervosito «sali ho detto! » ci volle qualche minuto dove i nostri sguardi si sfidarono, poi lei mi ubbidì.
Eravamo alla resa dei conti.

*
Nel tragitto in macchina sia Melissa che Hunter non parlarono. La tensione era tangibile tra loro e al momento stare in silenzio era la scelta migliore. Melissa sapeva che Hunter era incazzato e non poco, perciò aveva scelto saggiamente di non parlare e non iniziare a fare una scenata. Si limitò ad osservarlo, lo sguardo duro fisso sulla strada, i suoi muscoli tonici contriti e tesi dalla rabbia, le mani strette al volante tanto da far diventare le nocche bianche. Continuava a guardare la strada senza degnarla di uno sguardo. Voleva urlargli contro, ma non lo faceva solo perché erano in macchina e non voleva morire in un incidente, perciò si limitò a stare zitta, ma a casa sarebbe sbottata eccome. Melissa non aveva più intenzione di stare ad osservare, voleva sapere, voleva testare la sua fiducia, voleva vedere se lui l'amava ancora. Perché nonostante convivessero, nel week-end e non solo, assieme le sembrava come se fossero più distanti che mai. Le cose erano diverse prima... lui era diverso, ma da qualche mese, era cambiato. E forse sarebbe passata come matta ma a lei sembrava che quel cambiamento era dovuto proprio alla comparsa di sua sorella nella vita di Hunter. Forse era solo una sensazione e magari si stava solo facendo film mentali ma provar non nuoce... lei voleva la verità.
Solo che non si sarebbe mai aspettata che per ottenerla, sarebbe successo il pandemonio.
Che Hunter le si riversasse in quel modo contro di lei. E che la loro storia avrebbe preso una piega piuttosto brutta da lì a poche ore.

Presa da tutta quella rabbia non si era neanche accorta che non aveva ripreso l'anello. E non un anello qualsiasi. Quello della sua proposta di matrimonio... quello che per la rabbia aveva lanciato a terra a casa sua.
Un anello che adesso si trovava nelle mani di Lydia. La sua vera proprietaria.
Forse solo così Lydia avrebbe finalmente aperto gli occhi e si sarebbe resa conto che si, quel anello era indirizzato esclusivamente a lei. E non per Melissa...
Sarebbe solamente bastato che si accorgesse della frase incisa nell'anello. Non una frase qualsiasi. Una frase che Hunter rivolse a Lydia tempo fa.

——-spazio autrice—-
Hey! Eccomi qui con il nuovo capitolo. Sono davvero contenta che vi stia piacendo la storia, vi volevo ringraziare di tutti quei commenti che mi mandate e di tutte le stelline che mettete. Vi amo.
Ma non solo per quello vi ringrazio, vi ringrazio soprattutto per il fatto che mi stiate sostenendo in questo percorso... 136mila letture. Sono strabiliata. Grazie di cuore.
Come vi è parso questo capitolo?
Un bacioneee

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