Cap 6

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Stavo sferrando pugni a raffica contro al sacco. Mi facevano male le mani, probabilmente mi ero anche fatta male, ma al momento non mi importava. Più penso a quel giorno di un'anno fa e più l'adrenalina cresce e continuo a sferrare colpi. Ho i nervi a fior di pelle, vorrei fermarmi, ma se lo facessi mi metterei a piangere...  mentre di sottofondo, rimbombava nella stanza la canzone dei Chainsmokers ovvero la mia canzone preferita "Closer".

Hunter pov's
Sceso giù al piano inferiore, decisi di andare ad infastidire Lydia.
Mi piace vederla arrabbiata!
Sinceramente non pensavo che fosse vergine, insomma è brava a letto... certo deve migliorare, ma a questo si può rimediare!
Mi avvicinai alla palestra, e senza far rumore entrai nella camera. Era lì, davanti un sacco da boxe a sferrare colpi, senza mai fermarsi. Probabilmente si doveva sfogare su qualcosa...
Mi avvicinai a lei e gli pizzicai i fianchi con le mani.

Lydia pov's
Saltai in aria, quando sentii qualcosa poggiarsi sui miei fianchi. Poi dalla sua risata dedussi subito chi fosse...Hunter. «oddio!!... mi hai fatto prendere un colpo!...» dissi voltando la testa verso di lui. Mi attirò a se per i fianchi e mi fece fare due passi in dietro, allontanandomi dal sacco. Poggiai la schiena sul suo petto muscoloso e dissi «ti avevo detto che non volevo vederti per tutto il giorno, ma tu ovviamente mi devi rompere!» dissi arrabbiata. «guarda che lo so che mi desideri!» Mi disse all'orecchio, per poi soffiarci sopra , facendomi rabbrividire. «ma ti prego!» dissi. «uhmm... so che vorresti che ti scopassi fino a non riuscire più a stare in piedi!» disse per poi portare la sua mano sul mio didietro. «sì certo...nei tuoi sogni!» dissi . «oh ragazzina! Penso che nei miei sogni ti farei anche peggio.... ma se vuoi posso fartelo vedere cosa mi piacerebbe fare!» disse con voce maliziosa. «sei un pervertito!» dissi staccandomi da lui. Sconvolta da ciò che mi aveva appena detto gli dissi «vado a farmi una doccia!». «uhm... mi stai chiedendo di venire con te?!» mi chiede mordendosi il labbro inferiore. «no!» dissi scandalizzata, mentre guardavo la perfezione che avevo davanti a me. «che peccato!» disse. Lo guardai per poi scappare via da quella stanza e correre in camera mia, dove mi aspettava un bagno rilassante.
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Mi immersi nell'acqua calda della vasca da bagno, e mi sentii molto più rilassata. Ci rimasi per un pò di tempo, mentre le immagini della sera prima mi tornarono in mente. I suoi baci, i suoi gemiti, le sue mani. Quelle mani che si erano permesse di toccare parti mai toccate prima, da nessuno...
Dio, odio ammetterlo, ma era stato davvero bravo! E non so se riuscirò a tenergli testa o se perderò il controllo, rovinandomi la vita.

Al momento so solo che più gli starò accanto e più mi renderà la vita impossibile!
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Ero uscita a fare delle compere e al momento stavo aspettando il treno per tornare a casa, quando, la voce della stazione ci informò che non sarebbe arrivato nessun treno, per via di un guasto.
Non sapevo cosa fare... mia madre era a lavoro, e poi non volevo parlare con lei dopo la discussione di stamattina. Mia sorella stava con le sue amiche.... e mi rimaneva solo una persona da chiamare. Rassegnata, presi il cellulare e digitai il suo numero...
«pronto?!» rispose una voce maschile, la sua. «ciao Hunter, senti il treno si è rotto ed io non posso tornare a casa, quindi mi chiedevo se mi potevi venire a prendere!» dissi. «si sì... tutte scuse bambolina! Me lo puoi benissimo dire che vuoi passare un po' di tempo con me!... non ti devi vergognare!» disse con quella voce strafottente. «sta zitto, e vienimi a prendere! Ora ti mando un messaggio con su scritto dove mi trovo!». Dissi per poi attaccargli in faccia.
Gli mandai il messaggio, poi mi sedetti sulle panchine d'attesa.
Dopo una buona mezz'ora mi arrivò un messaggio da parte di Hunter. Dove mi informava che stava davanti all'uscita della stazione. Cosí mi alzai e mi diressi all'uscita. Appena varcai l'uscita, mi guardai in torno e finalmente lo vidi, Hunter era preso a chattare sul cellulare. Era semplicemente bellissimo...
Mi diressi verso la porche nera, ed vi entrai. «hey ragazzina! Ti sono mancato?!» mi chiese, mettendo via il suo cellulare e rivolgendomi uno di quei sorrisi strafottenti e maliziosi che a me, imbarazzavano una cifra.
«no!» risposi.
«so che non lo vuoi ammettere!» disse ancora con quel sorrisetto irritante. «fai partire questa macchina! Voglio tornare a casa!» dissi autorevole, lasciando perdere il suo commento.
Mi allacciai la cintura nello stesso momento in cui lo fece lui, mi sistemai la gonna, il più possibile facendo in modo di coprire le gambe il più possibile, con scarsi risultati, sentendomi scoperta davanti ai suoi occhi.
Mi allontanai il più possibile da lui, mettendomi all'angolino del sedile.
Durante il viaggio trafficato, si poteva vedere che c'era molta tensione tra di noi. «rilassati Lydia!» disse con voce suadente mettendomi la mano sopra a una gamba. Guardai quella mano, e mi irrigidii quando la vidi salire verso la coscia. Diverse fantasie si fecero strada nella mia mente, cercai di reprimere il più possibile, ma le sensazioni che stavo provando nel basso ventre me lo impedivano.
«Hunter!...» disse cercando di essere determinata, ma la voce la tradì, traballando.
Mi feci forza, presi la sua mano e l'allontanai dal mio corpo.
«non puoi!... non è un buon comportamento!» dissi, cercando di essere seria. Hunter non spostò lo sguardo dalla strada e facendo un sorrisetto malizioso disse «perché? Come mi sto comportando?» chiese con voce roca. Mentre rimise la sua mano sulla mia coscia spostandomi quel tessuto leggero che mi copriva le gambe e si fece strada sotto la gonna. Rimasi in mobile senza respiro, mentre la sua mano si avvicinava sempre di più verso le mie mutandine. Accarezzò il mio sesso attraverso il tessuto, e lo vidi sogghignare. La mia eccitazione era tangibile...
«sei così bagnata per il tuo Daddy!...» disse Hunter con una voce sensuale prima di iniziare a toccare il mio clitoride facendo massaggi circolari. La mia coscienza era andata a farsi un giro, nello stesso momento in cui aveva toccato le mie mutandine.
Non commentai il nomignolo che si era dato, perché in fondo era eccitante... molto.
«Dio...» gemetti stringendo con la mano la maniglia della portiera.
Stavo pregando Dio, di perdonarmi per ciò che stavo facendo, stavo di nuovo tradendo mia sorella, ma non ci potevo fare nulla, cercavo di stargli lontano ma il mio corpo mi tradisce.
«apri le gambe Lydia, aprile per il tuo Daddy!» disse con voce roca.
«oh Hunter!...» ansimai, mentre facevo come mi chiedeva, senza riuscire più a trattenermi. Iniziai a muovere i miei fianchi verso le sue dita, buttando la testa all'indietro godendomi le sue dita sulla mia intimità. Cogliendomi di sorpresa, mise un dito dentro di me, ed iniziò a muoverlo dandomi piacere. Gemetti fortemente, e ansimai, inarcai la schiena verso la mano di Hunter, il quale aggiunse un'altro dito e iniziò a muoversi più velocemente. «ti piace ciò che ti sta facendo il tuo Daddy?!» chiese sensualmente, continuando a torturarmi. Gemetti nuovamente il suo nome, muovendo disperatamente i fianchi contro di lui. Hunter si bloccò, facendo uscire un gemito di disaccordo dalle mie labbra, seguito da un netto «no!» disperato. «rispondimi... ti piace ciò che ti sta facendo il tuo Daddy!?» mi chiese autorevole voltandosi verso di me. Stavo per rispondergli di "no", così tutto sarebbe finito, ma la mia parte irrazionale prevalse. «si mi piace... non smettere!» dissi ansimando. «Supplicami!» mi disse con un ghigno evidente sul viso.
«ti prego!...va avanti! Ti supplico!» Urlai non potendo più aspettare. Continuai a supplicarlo...

Hunter pov's
Sorrisi a me stesso, sentendola supplicarmi.
Ricominciai a toccarla, misi due dita dentro di lei, e sorrisi compiaciuto sentendola così bagnata per me. Aggiunsi un altro dito facendola sussultare e gemere, ancor di più. Oramai l'avevo in pugno, non pensavo fosse ceduta così facilmente, adesso nulla mi impediva di prenderla e scoparla quando mi pareva e dove mi pareva.
Sentendo oramai i pantaloni e i boxer essere troppo stretti per via della mia erezione dissi. « prendimi in mano!». Ci mise un pò prima di capire a cosa mi riferissi. Ma poi, presumo per non farmi smettere portò la sua piccola mano sui miei pantaloni e liberò la mia erezione da quella tortura. Per poi avvolgerlo con la mano e iniziare a torturarmi.
«è troppo grosso!» sussurrò, sperando che non la sentissi. «aspetta di riaverlo dentro di te piccola!... vuoi che te lo infili dentro? Vuoi che Daddy ti scopi fino a che non perdi i sensi?!» gli chiesi ruggendo, per via dei gemiti che mi procurava la piccola ragazza accanto a me. «oh Dio! Si...lo voglio dentro di me»disse gemendo il mio nome.
Venimmo entrambi, urlando il nome dell'altro.  

Lydia pov's
Dopo l'orgasmo appena avuto, tolsi la mano velocemente da lì, e mi abbassai la gonna, richiudendo le gambe. Mi voltai con la testa verso il finestrino e iniziai a maledirmi mentalmente per avergli permesso di toccarmi e di farlo godere. Numerose lacrime mi scesero lungo le guance.
Arrivammo finalmente davanti casa, eravamo rimasti in silenzio per tutto il viaggio dopo ciò che avevamo fatto. Arrivati lì, Hunter parcheggiò e spense l'auto, per poi  voltarsi verso di me e dirmi «hey ragazzina... perché piangi?!» mi chiese, poggiando la sua mano sulla mia gamba. «non mi toccare!» dissi sprezzante, togliendo la mia gamba da sotto la mano di Hunter. «che hai?» mi chiese innocentemente. «non dovevamo farlo!... è tutto sbagliato! Devi stare lontano da me! Non mi è mai capitato di fare una cosa del genere, e non accadrà un'altra volta!» gli urlai. Hunter sogghignò, ed arrabbiandomi ancor di più gli urlai. «hai capito?! Non capiterà più!». «se non la pianti di urlare dovrò azzittirti mettendoti qualcosa in bocca! Che ne dici!» mi disse. Ci misi un po' a capire che mi avrebbe azzittita facendolo gemere. «oh Dio!» dissi basita, per poi uscire dalla macchina. Allontanandomi da lui ed entrando in casa velocemente...

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Heyyy peopleee!!!🤗
Sono stupita per ciò che ho scritto, non ci posso credere... vi dico solo che ho provato vergogna nel scrivere questo capitolo. Ma infondo questa è una storia basata soprattutto su quello, quindi... ci farò, l'abitudine. Spero vi sia piaciuto.

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Bey

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