Cap 31

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Le lacrime continuavano ad offuscarmi la vista, ma ero lì, a casa di Christian, e per quanto in un altro momento ci sarei potuta rimanere male ad entrare in quel posto una volta nostro, adesso il dolore per Hunter mi schiacciava il petto, oscurando anche quel ricordo.
Christian mi stava portando in braccio, stile sposa, fino alla nostra vecchia camera. Mi teneva stretta al suo petto, in quell'odore che una volta amavo con tutto il cuore. Quella fragranza, quelle braccia possenti, quel petto muscoloso, quel sorriso e quelle piccole parole di conforto, mi stavano coccolando, facendomi smettere di singhiozzare.
Mi poggiò sul letto, mi asciugai gli occhi e lui mi disse «vado a dormire sul divano, qualsiasi cosa, chiamami!» mi disse, dandomi una carezza sul viso. Lo vidi abbassarsi alla mia altezza e lasciarmi un bacio sulla fronte. Chiusi gli occhi beandomi di quel contatto. Poi quando non sentii più la sua vicinanza, li aprii. E aggii di istinto... se ne stava andando, ma io non volevo stare sola... perciò lo bloccai afferrandogli la mano, prima che potesse andarsene. Lui si girò e guardandomi sorpreso si avvicinò a me. Poi, non so come, ma mi ritrovai con le mie labbra sulle sue. Mi lasciai trasportare da quel bacio desideroso, a quella richiesta di aiuto.
Le nostre lingue danzavano liberamente, le sue mani poggiate sul mio viso, mentre le mie presero a togliergli la giacca.
Christian si staccò da me e fermandomi mi disse «Lydia.... sei ...sicura?» mi chiese preoccupato. Lo guardai negli occhi, ed annuii. Solo per una notte....
«non voglio approfittare del fatto che non sei lucida...» mi disse. Lo baciai, poi staccandomi da lui gli dissi «ti prego... » lo pregai. Lui in risposta, mi baciò passionalmente. E dandomi una leggera spinta, mi fece stendere sul letto, salendomi poi sopra. Gli tolsi la giacca, poi presi a sbottonargli frettolosamente la camicia bianca. Mentre lui iniziò a slacciarmi il vestito, fino a togliermelo. In poco tempo rimanemmo solo in intimo. Lui iniziò a farmi un succhiotto sul collo, alternando piccoli morsi con piccoli baci sulla pelle già violacea.
Gemetti, sentendo le sue mani stringermi i seni, mentre io gli baciavo la mascella, il collo e il petto. Il reggiseno era già a far compagnia al vestito. Dopo aver finito di torturarmi il collo, prese a scendere, lasciandomi una scia di baci sul petto fino alla mia zona intima. Mi baciò proprio lì, sopra al tessuto. Facendomi bagnare incredibilmente a quella visione così sensuale, poi togliendomi gli slip, mi torturò. Con un gesto veloce si tolse i boxer, sempre con il mio consenso e con la certezza che prendessi la pillola, mi penetrò. «sei così stretta... mi fai impazzire» mi grugnì a denti stretti, sentendo il piacere montare pian piano nelle vene.
Gemetti volta da un piacere enorme e mentre lui iniziava a pompare alternamente, prima con movimenti lenti e poi veloci, iniziai a muovere il bacino nella sua direzione, cosí che lo sentissi di più. Puntai le mie unghie nella sua schiena come una richiesta di aiuto, buttando la testa all'indietro.
Quando oramai arrivammo all'apice del piacere, sentii il mio corpo vibrare, contraendo così i miei muscoli interni, volta dall'orgasmo. Facendo così, condussi anche lui velocemente all'orgasmo. Urlammo entrambi il nome dell'altro. «dormi con me?» gli chiesi, riprendendo fiato. Il mio cuore batteva a mille, i polmoni cercavano di riprendere aria...
Mentre Christian si stendeva proprio accanto a me, ancora affannato, annuendomi con sorriso.
Poi mi prese e mi avvicinò a se, baciandomi sulle labbra dolcemente. Tenendomi stretta a se mi coccolò poi rompendo il silenzio tombale creatosi, disse. «doveva essere così, la nostra prima volta... non » lo fermai, mettendogli un dito sulle labbra, «shh... non fa niente...è il passato!» dissi lasciandogli un bacio casto sulle labbra. Poi mi accoccolai. E pian piano mi addormentai.
Per qualche ora avevo dimenticato quegli occhi color caramello... avendoli sostituiti con altri....
Ero stata bene con Christian. Lo avevo amato in qualche modo, in quel momento... forse in un modo perverso, ma lo avevo amato, quasi quanto Hunter.
Hunter....

—————-
Mi svegliai, sentendo uno sguardo fisso su di me. Aprii gli occhi e subito incontrai le due pozze azzurre di Christian. Ero completamente avvinghiata a lui, entrambi eravamo ancora nudi. Velocemente mi tornò in mente la serata precedente...
Melissa, il matrimonio in vista, Hunter, le sue menzogne... e Christian... già, la serata con Christian...
Nonostante fossi davvero molto scossa per ieri sera, Christian in qualche modo aveva messo da parte il mio dolore, baciandolo, amando il mio cuore spezzato, cercando di rimettere a posto i pezzi, evitandone la distruzione totale.
«buongiorno piccola Lydia» disse sorridendomi, con voce roca.
Non era la prima volte che ci ritrovavamo in quella situazione... nudi...
Io e Christian ci davamo piacere l'un l'altro, in modi diversi... con oggetti... masturbandoci... ma non eravamo mai andati a letto insieme effettivamente.
«buongiorno Chris» dissi, guardandolo negli occhi. Sorridendogli leggermente. Poi divenni paonazza, sentendo qualcosa premere sulla mia coscia. «se continui a stringermi così, sarà difficile resisterti.» disse lui. Poi capendo il mio imbarazzo disse «qualcuno si è risvegliato alla tua presenza...» ridendo. Allentai la presa sul suo corpo. E dopo che lui mi tolse il braccio dalla vita, mi alzai. Prendendo i miei vestiti da terra, ancheggiando, sotto il suo sguardo attento. «stai bene? » mi chiese con voce preoccupata. Annuii, se pur non era vero. Lui sospirò, avendomi già capita. «farò finta di crederci» mi rispose, poi si alzò, si avvicinò a me e mi diede un bacio sulle labbra e uno sulla fronte.
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Ero nella sua stanza rossa, come un tempo...
A giocare con i suoi giocattoli... a giocare con lui come una volta....
Mi sono voluta lasciar andare con Christian, perché mi fido di lui e sento che un legame fortissimo ci collega, non voglio che mi giudichiate, ma dopo ciò che mi ha fatto Hunter ci vogliono delle distrazioni. E quale distrazione migliore, se non toccando il cielo con un dito, grazie alle sue mani fantastiche, ai suoi giochi sadici e al sesso fantastico che stavamo facendo. Mi stava viziando, mi aveva fatto venire non so quante volte... con l'alternare dei suoi giocattoli, dai dildi, dalle sue collane con le perle al suo glande. Dalle sculacciate, al piccolo frustino. Finendo poi per scopare senza ritegno, come se non ci fosse una fine ... una cosa fantastica. Mi era mancato il suo lato perverso ...
«vado a farmi una doccia, vieni con me?» mi chiese dolcemente, accarezzandomi il viso dolcemente, annuii e lo raggiunsi sotto il getto dell'acqua e mi lasciai coccolare da quelle braccia forti.
———-
Bevetti la mia cioccolata calda, mentre mi crogiolavo nei vestiti di Christian. Si era proposto di ospitarmi ancora per un giorno, così che poi il giorno dopo tornassi a lavoro. Ero andata a letto con uno degli uomini più ricchi e temuti di New York...
avevo fatto gli stessi giochi perversi che facevo con Hunter, con Christian.
Credetemi... Hunter ha così tante perversioni...
Tant'è che un giorno mi ammanettò a letto, così facendo non potevo ribellarmi alla sua tortura piacevole. Utilizzò con se tante di quelle cose che persi il conto delle volte che mi fece venire. Ed in qualche modo Christian mi ricordava tremendamente Hunter... e viceversa.
«devi amarlo molto, se ti ha ridotto in quel modo ieri sera!» mi risvegliò dai miei pensieri quella voce maschile che fin troppo bene conoscevo. Sobbalzai alle sue parole, rischiando quasi di macchiarmi con la cioccolata. «si vede tanto?» gli chiesi. «solo un cieco non lo vedrebbe!» mi disse per poi farmi poggiare la cioccolata sul bancone e stringermi in un abbraccio sostenitore. «ho amato tanto anche te...» ammisi chiudendo gli occhi, tra le sue braccia. «lo so, piccola... lo so... avanti adesso va' a prepararti che usciamo!» mi disse sorridente. Lasciandomi andare. «dove mi porti?»
«dove non potrai fare a meno di sorridere piccola bimba!» disse lui sorridente.
——
Aveva fottutamente ragione, non avrei potuto non sorridere...
Mi sentivo una bambina davanti a tanta bellezza...
Christian mi portò al luna park, salimmo sulle giostre come dei bambini, ridemmo fino allo sfinimento e poi a cena mi portò al McDonald a mangiare porcherie... come due bambini innamorati... della vita, dei giochi e degli amici...

——
Eccomi qui!
Vi è piaciuto questo capitolo?
So che mi vorrete ammazzare, ma dovevo dare spazio al nostro Christian...
Vi piace più lui o Hunter?
Fatemelo sapere!!!

P.s:Buona scuola a tutti!
Un bacione alla prossima💋

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