Capitolo 20

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Sento le sue labbra estremamente morbide che si appoggiano e premono con potenza sulle mie. Rimango paralizzata ed immediatamente mi sposto sgranando gli occhi, con la bocca spalancata dallo stupore e lo osservo senza sapere che cosa dire.

«I-io... Scusa.» prova a dire lui.

Cerco di riordinare i miei pensieri nella mia confusa mente e, ovviamente, cerco di farlo il più velocemente possibile. In questo momento l'unica cosa che so è che voglio quel bacio per qualche inspiegabile ed assurdo motivo.

Mi guardo attorno mentre la luce flebile che avvolge la stanza sembra ancora più debole di prima, il silenzio rimbomba nelle mie orecchie e forse, se mi impegnassi, riuscirei addirittura a sentire il rumore dei battiti del mio cuore, accelerati come dopo uno sforzo immane.

Faccio un respiro profondo e, senza neanche riflettere, gli butto le braccia al collo. Lui non ci pensa un attimo e, con espressione sorpresa ma soddisfatta, appoggia di nuovo le labbra carnose e rosee sulle mie. Chiudo gli occhi mentre la sua mano mi stringe il fianco e l'altra lascia la mia per scendere lungo il collo facendosi spazio tra i capelli.

Un brivido mi attraversa tutta la schiena facendomi realizzare che sto dando il primo bacio al mio fratellastro con cui ho appena litigato e che mi ha pubblicamente umiliata davanti a tutta la scuola. Eppure non riesco a staccarmi. È una sensazione strana e bella.

Charlotte, a Parigi, aveva provato a spiegarmi com'era baciare un ragazzo. Diceva che è bello, ma non è niente di troppo speciale: beh, è chiaro che non ha mai baciato Zayn Malik.

So di doverlo allontanare ma è come se i miei muscoli non rispondessero ai comandi. Le sue labbra si aprono lentamente senza staccarsi dalle mie ed io, impacciata, mi costringo ad imitarlo permettendo alla sua lingua di farsi spazio per cercare la mia.

Se prima continuavo a convincermi di essere solo pietrificata e troppo stupita per evitarlo, ora sono consapevole di ricambiare il bacio. Non voglio aprire gli occhi per guardarlo ma ho l'impressione che la sua bocca si sia piegata in un lieve sorriso mentre continua a baciarmi.

Intanto la sua potente e grande mano da dietro passa davanti, appoggiandosi al collo, mentre il pollice mi accarezza la guancia. Io riesco solo a mettere le mani sulle sue spalle larghe sentendo la sensazione delle nostre lingue unite e dei nostri corpi uno attaccato all'altro che si sfiorano.

Dal fianco la sua mano arriva sulla mia schiena, si fa spazio sotto alla t-shirt e comincia ad accarezzare la mia pelle nuda provocandomi una scossa.

Le sue dita continuano a provocarmi gelidi e potentissimi brividi che non riesco ad evitare, mentre le nostre lingue continuano a cercarsi, a trovarsi, ad inseguirsi in un lentissimo bacio che continua per un po'.

Nessuno dei due sembra volerlo fermare mentre, appoggiando entrambe le mani ancora sui miei fianchi, mi spinge delicatamente fino a che la mia schiena non è contro al freddissimo bancone di marmo. Averlo così vicino a me, mentre le nostre lingue continuano nella loro sensuale danza e la sua mano percorre il mio corpo, mi procura strane ma piacevoli sensazioni.

Il bacio diventa man a mano sempre più veloce e passionale e, mentre con una mano mi stringe una natica, le mie dita scendono lungo il suo petto accarezzandolo da sopra la maglietta e riesco a sentire muscoli abbastanza scolpiti.

Capisco immediatamente che quel bacio non è una casualità, che sia io che lui lo aspettavamo da un po', forse dalla prima volta che ci siamo incontrati. Eppure nonostante serva tutta la mia forza di volontà, non appena comprendo del tutto ciò che stiamo facendo, con la mano ancora sul suo petto mi stacco dalle sue labbra e lo allontano delicatamente.

Non so dire dopo quanto tempo ma finalmente ci stacchiamo poco a poco l'uno dall'altra e i nostri occhi si riaprono.

Mi accorgo che sta ancora tenendo il mio fianco e che il suo sguardo è leggermente deluso dal fatto che io abbia interrotto questo momento.

Ho baciato il mio odioso, stronzo, arrogante, presuntuoso fratellastro, non riesco a smettere di ripetermelo.

Eppure, adesso che continuiamo a guardarci senza riuscire a smettere, senza avere il coraggio di parlare o di muoverci, noto che è ancora più bello del solito per quanto sia possibile: i capelli ordinati gli incorniciano il viso dai lineamenti perfetti, gli occhi scuri enormi risaltano ancora di più grazie alle lunghissime ciglia, il suo morbido e carnoso labbro inferiore ora è sparito tra la sua bocca, mentre i denti perfetti lo mordicchiano. La barba, estremamente curata, fa risaltare in modo ancora più evidente la mascella e il collo muscoloso, mentre attaccato all'orecchio si intravede un minuscolo cerchio. E poi, come non notare tutti quei meravigliosi tatuaggi che lo rendono ancora più misterioso ed affascinante.

E ora non posso credere di essere appena stata baciata proprio da lui. Sento una strana sensazione allo stomaco mentre ho l'impressione che il mio viso stia andando a fuoco, sento le mani sudate e i battiti del cuore accelerati.

Nessuno dei due riesce a dire qualcosa, avvolti dalla tensione, dall'imbarazzo e dalla confusione, ma è ovvio che prima o poi dovremo affrontare l'argomento. Io, in questo momento, non so nemmeno se riesco a respirare nel modo giusto, figuriamoci a parlare.

«C-credo che... Sì beh,» inizia lui farfugliando qualcosa mentre io distolgo lo sguardo dai suoi occhi capaci di incantare, «sì insomma... Non ha significato niente, no?»

Per la prima volta non è sicuro di sé, non sta parlando con superiorità, arroganza o presunzione, ma è a disagio quanto me. I suoi occhi mi stanno ancora osservando squadrandomi mentre io mi mordo nervosamente il labbro, con il respiro ancora affaticato.

«C-certo! Assolutamente niente!» esclamo io come se fosse ovvio.

In realtà, riesco solo a pensare a come sarebbe baciarlo di nuovo, a quanto vorrei infilare la mano tra i suoi capelli e sentire di nuovo le sue labbra sulle mie.

«Bene,» conclude lui annuendo, «allora forse è meglio se andiamo a dormire. Domani puliremo questo casino.»

«Certo.» annuisco appena e poi indietreggio un po' senza voltarmi per non distogliere lo sguardo dai suoi occhi profondi.

«Buonanotte.» dice, visibilmente ancora in imbarazzo.

«Buonanotte.» rispondo rimanendo ferma a guardarlo ancora per un po', prima di voltarmi e salire in camera mia.

Vorrei evitarlo ma, non appena chiudo la porta alle mie spalle, mi spunta un sorrisino sulle labbra e mi sembra impossibile smettere di pensare a lui e a quel bacio.

Il primo bacio non si scorda mai.

O almeno così dicono. Una volta ho chiesto a mia madre se si ricordava ancora del suo primo bacio e la risposta è stata no. Io, probabilmente, non lo scorderò mai siccome l'ho dato a Zayn dopo avergli urlato contro che lo odio.

In effetti per un attimo mi sono dimenticata di quello che, nonostante neghi, ha fatto. È troppo grave e non potrò mai perdonarlo.

Mi addormento con il suo volto impresso nella mente, sognando le sue labbra perfette e i suoi occhioni intensi.

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