Capitolo 46

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L'aria gelida mi colpisce in pieno viso facendomi arrossare il naso e provocandomi un dolore sopportabile. Sistemo meglio la cuffia sulla testa, per far sì che mi copra anche le orecchie.

Osservo la bellissima ragazza davanti a me che continua a mordicchiarsi insistentemente il labbro inferiore mentre tra le mani tiene la sua tazza di cappuccino. Noto che è un po' nervosa, forse imbarazzata e non riesco a capirne il motivo. Distolgo lo sguardo perché non riesco a mantenere il contatto con i suoi bellissimi occhi scuri dal taglio allungato, probabilmente per la paura di ciò che sta per dire.

Mentre l'ansia cresce sempre di più nel mio stomaco, addento un pezzo di biscotto con le gocce di cioccolato e le sorrido nonostante non abbia voglia di farlo. Vedo la moretta che fa un lungo respiro, come se avesse bisogno di coraggio e la sua voce inizia ad uscire dalla sua bocca, così flebilmente che all'inizio faccio addirittura fatica a sentirla.

«Non voglio intromettermi nella tua vita Chanel e ti conosco da così poco che ti sembrerò sicuramente un'impicciona, ma non posso fare finta di niente.» mi osserva per poi bere un po' del suo cappuccino caldo, aspettando una mia risposta.

«Finta di niente?» ripeto un po' confusa ignorando il resto del discorso.

«Sì,» annuisce lei con il bicchiere ancora saldo tra le mani, «non sono stupida e noto certe cose piuttosto evidenti.» alza le spalle con lo sguardo ancora su di me.

«Quali cose?» provo a chiedere mentre l'idea di una loro relazione svanisce per il momento dai miei pensieri e non riesco a fare a meno di chiedermi dove finirà questo discorso.

«Il tuo rapporto con Zayn.» dice lei secca, con tono un po' imbarazzato, mentre prova a sorridere debolmente forse per non mettermi ulteriormente a disagio.

«Ok.» sospiro io.

«State... Insieme?» domanda lei ed effettivamente la trovo un po' sfacciata.

«No!» mi affretto a dire scuotendo la testa velocemente.

«Ok.» annuisce lei non molto convinta.

«Ascolta... È complicato.» provo a spiegare io appoggiando il mio biscotto sul piattino davanti a me, «Ci sono stati solo dei baci e ovviamente non mi hanno lasciata indifferente, ma niente di più.»

«Chanel non voglio intromettermi ma, per il tuo bene, forse è meglio dimenticarlo.» alza le spalle con un sorriso gentile, «Finirà per farti soffrire.»

«E tu come lo sai?» le chiedo, curiosa di sapere se è successo a lei.

«Perché lo conosco da molto tempo e so come tratta le ragazze, non è uno che si innamora, è il tipo di ragazzo che usa una ragazza e dimentica il nome la mattina dopo.»

«Penserò a quello che hai detto.» mi limito a dire, non mi è difficile credere alle sue parole ma io ho il ricordo dello Zayn dolce e premuroso di Parigi, che sembrava davvero essere interessato a me e né lei, né nessun altro me lo toglierà.

«Va bene.» annuisce lei con un sorriso, «Se vuoi parlarmi di qualcosa sai che puoi farlo vero? Non avere paura di confidarti solo perché sono la sorella di Cameron.»

«No è che... Non sono abituata ad avere qualcuno con cui confidarmi.» ammetto sincera mentre bevo un po' dal mio bicchiere di plastica con il nome scritto a pennarello nero.

«Ma ti piacerebbe poterlo fare, no?»

«Certo. Insomma tenersi tutto dentro probabilmente ti porta ad esplodere prima o poi.» constato io.

«Esattamente.» porta una ciocca di capelli dietro al suo orecchio, «E, se vuoi, puoi sfogarti con me quando vuoi.»

«Grazie.» le sorrido amichevolmente per poi riprendere il mio delizioso biscotto tra le mani ed addentarlo di nuovo.

Forse il fatto di confidarmi con lei non è una brutta idea soprattutto perché, da come ho potuto notare, lei è Zayn sono molto amici e lo conosce sicuramente meglio di me. Forse Clair ha un rapporto con il mio fratellastro che io non potrei mai avere e potrebbe capire che cosa sta succedendo.

«Posso chiederti una cosa?» interrompo il silenzio, osservando i suoi occhi scuri che ora si posano di nuovo su di me.

«Certo!» annuisce energicamente.

«Credi che sia sbagliato vero?» domando a disagio torturando le punte di una ciocca di capelli.

«Intendi il tuo rapporto con Zayn?» specifica stringendo leggermente gli occhi

«Sì, credi che sarebbe sbagliato se avessimo una relazione?»

«Assolutamente no!» scuote la testa con una smorfia quasi divertita, «Perché dovrebbe essere sbagliato?»

«Perché... Beh perché siamo fratellastri.» spiego io alzando le spalle.

«Non è colpa tua se i vostri genitori hanno deciso di stare insieme,» dice lei con fermezza, «tu hai il diritto di innamorarti di chi vuoi.»

Annuisco appena anche se non sono molto convinta e Clair lo nota.

«Il problema sono i vostri genitori e il fatto che siete fratellastri?» domanda e una nuvola bianca esce dalle sue labbra a causa del freddo.

«Non da parte mia.» ammetto.

«E da parte sua?»

«Non lo so, non ne abbiamo mai parlato.» scuoto la testa confusa, «A Parigi sembrava tutto perfetto, mi ha baciata e quando siamo tornati è finito tutto, ha iniziato ad evitarmi e a parlarmi a malapena.»

«E non ti ha detto il perché?» aggrotta la fronte.

«No, non mi ha mai dato una motivazione.»

«E tu gliel'hai chiesta?» domanda lei e io scuoto la testa, «Forse dovresti farlo, no?»

«Non so come reagirebbe.» scrollo le spalle.

«O hai paura di sapere?» chiede sicura di sé.

«Sei una specie di psicologa?» sghignazzo io unendo le mie mani per riscaldarle.

«No ma sono brava in queste cose.» ridacchia e ci alziamo, dopo aver finito la nostra colazione.

«Cosa dovrei fare secondo te?» nonostante io la conosca da poche ore, mi sta davvero aiutando e credo di avere realmente bisogno del suo consiglio.

«Chiedigli spiegazioni, non importa cosa ti dirà o come reagirà e non importa se vuole farlo o meno, tu meriti di sapere e di ricevere una motivazione per il suo comportamento.»

«Hai ragione.» annuisco con convinzione, quasi come se le sue parole mi avessero dato un'inaspettata forza.

Ora ho solo voglia di tornare a casa, prendere Zayn da un braccio e obbligarlo a darmi una spiegazione. Io merito di sapere e di capire cos'è successo, cosa ci ha allontanati così tanto.

Non mi aspetto che cambi idea; so che non mi bacerà, non mi abbraccerà e che non mi piacerà sentire quello che ha da dirmi, ma voglio chiudere questo capitolo della mia vita, voglio che sia chiaro una volta per tutte, voglio vederlo partire con la consapevolezza che io e lui non siamo altro che fratellastri, che non abbiamo e non avremo mai una storia. Voglio sentirlo dalla sua voce, vedere le sue labbra che pronunciano quelle parole.

«Grazie Clair.» la abbraccio mentre siamo in macchina, pronte per far ritorno a casa e lei si limita ad accarezzarmi la schiena senza dire niente, sicuramente contenta di avermi aiutata. 

PillowtalkWhere stories live. Discover now