Capitolo 71

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«Sei sicura di aver preso la macchina fotografica?» mi chiede per l'ennesima volta con lo sguardo fisso e attento sulla strada davanti a noi.

«Zayn è la quinta volta che me lo chiedi,» alzo gli occhi al cielo mentre guardo il paesaggio fuori dal finestrino, «vuoi controllare tu?»

«No voglio solo assicurarmi che tu ce l'abbia.» ridacchia lui e, nel fare il movimento per cambiare marcia, risulta ancora più sensuale del solito.

«Ce l'ho. Puoi dirmi dove stiamo andando?» domando voltandomi per guardare meglio il suo profilo perfetto.

«Chanel è la quinta volta che me lo chiedi.» mi prende in giro imitando il mio tono di voce, «E ti ho già detto che è una sorpresa.»

«Ti prego.» lo supplico io.

«No, non se ne parla.» scuote la testa con decisione.

«Non mi piacciono le sorprese.» concludo con un leggero broncio, incrociando le braccia al petto mentre una soleggiata Toronto passa velocemente davanti a me.

«A tutti piacciono le sorprese.» sghignazza obbligandomi di nuovo ad osservarlo.

«A me no.» faccio spallucce con un sorriso divertito, «Mi mettono ansia. E poi non so mai come reagire quando una cosa non mi piace.»

«Non preoccuparti, ti piacerà questa sorpresa.» mi informa con soddisfazione e sulle sue labbra si forma un ghigno.

«Dammi un indizio almeno!» lo imploro con le mani unite cercando di convincerlo.

«Ti ho già detto troppo!» esclama irremovibile.

«Mi hai detto solo di prendere la macchina fotografica perché mi avresti portato in un posto bellissimo.» lo correggo io corrugando la fronte e i miei occhi si chiudono e allungano leggermente, «Non sono indizi.»

«Ok, fammi pensare ad un altro indizio, ma è l'ultimo ok?» si gira per guardarmi con aria seria.

«Ok.» prometto mettendomi seduta meglio, pronta per ascoltarlo.

«Potresti bagnarti.» risponde poi, «E non nel senso che credi tu.» aggiunge poi lanciandomi uno sguardo malizioso che mi fa scoppiare in una fragorosa risata.

«E io che ci speravo!» scherzo tirandogli una leggera manata sulla gamba e poi inizio a pensare a dove potrebbe portarmi.

Mi metto a giocare con il cellulare dopo aver eliminato la notifica delle insistenti telefonate di mia madre finché l'auto si ferma in un parcheggio affollato e io capisco che siamo arrivati. Alzo lo sguardo su un cartello per capire dove siamo, esclamando poi: «Le Cascate del Niagara!»

Raccolgo la mia borsa e scendo dalla macchina con l'esaltazione di una bambina mentre Zayn, visibilmente soddisfatto, mi raggiunge e mi prende la mano stringendola nella sua. Dobbiamo camminare per un po' per riuscire ad arrivare davanti ad uno spettacolo strabiliante.

«Wow.» lascio sfuggire dalle mie labbra in un sospiro mentre un paesaggio mozzafiato si presenta davanti a noi.

Mi guardo attorno ammaliata per cercare di catturare qualsiasi dettaglio: il cielo coperto da poche e diradate nuvole bianche si incontra con il verde della natura all'orizzonte. La cascata scorre velocemente e rumorosamente ed è ipnotica, non lasciando la possibilità di guardare altrove. Il salto alza una nube di vapore piuttosto alta e provoca uno scroscio che quasi mi impedisce di sentire le voci attorno a me.

«Non è meraviglioso?» anche Zayn sembra sorpreso mentre mi abbraccia da dietro, appoggiando le mani al mio ventre e il mento alla mia spalla.

«Sì, è bellissimo.» concordo annuendo appena, ancora rapita da ciò che mi si presenta davanti, «Grazie Zayn.»

Mi prende dai fianchi e mi fa voltare finché i nostri occhi si incontrano; Il fiume mi fa da sfondo mentre io ho una vista decisamente migliore davanti a me, con capelli morbidissimi, occhi magnetici e un largo sorriso. Mi accarezza la guancia con il palmo della mano e poi stampa leggeri, umidi e teneri baci sulla mia bocca desiderosa della sua. Mi stringo a lui in un abbraccio vero e sentito, affondando la testa nell'incavo del suo collo mentre le mie mani si inoltrano all'interno della sua giacca.

«Capisci perché ti serviva la macchina fotografica?» domanda sorridendomi dolcemente mentre si stacca.

«Sì.» annuisco io estraendola.

«E a me serve una bella foto da appendere in salotto.» fa spallucce piegando leggermente la testa da un lato.

«Se vuoi una foto dovrai pagarla.» alzo gli occhi al cielo con un ghigno di sfida.

«E quanto mi costerà?» chiede sorridendomi, poi sposta una ciocca di capelli, che mi ricade davanti al viso, dietro al mio orecchio.

«Venti baci?» propongo.

«Così pochi? Le tue foto valgono sicuramente di più.» sghignazza tirandomi dal braccio e facendomi finire di nuovo contro di lui, «Facciamo trenta?»

«Affare fatto.» sussurro mentre i nostri nasi freddi si sfiorano delicatamente e i suoi occhi fissano con insistenza le mie labbra.

In un attimo, si avventa su di esse e inizia a baciarmi lentamente, facendomi assaporare bene la sua bocca. La sua lingua insegue la mia mentre le mie mani si appoggiano al suo possente collo quasi per sorreggermi. Mi accarezza i capelli, poi la schiena e infine mi stringe una natica facendosi spazio all'interno del cappotto lungo.

«Sono felice Zayn.» sussurro ancora attaccata alle sue labbra, «Sono esattamente dove voglio essere e, soprattutto, con chi voglio essere.»

«Anche io.» risponde sorridendo contro alla mia bocca, apro gli occhi solo per poter vedere quel sorriso in grado di farmi sciogliere.

«Non voglio che tutto questo finisca.» confesso con il tono un po' rattristato.

Lui non risponde, si limita a sospirare e a stringermi ancora più a lui, muovendosi leggermente come se mi stesse cullando. Riesco a capire che anche lui è preoccupato come me, nonostante non voglia ammetterlo.

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