Pillowtalk

Capitolo 49

L'intenso profumo di Clair si è ormai diffuso per tutta la stanza mentre con una forcina per capelli in bocca, la piastra in una mano e la spazzola nell'altra, si aggira per tutta la camera con frenesia e sembra davvero indaffarata. La osservo nel suo vestitino corto e luccicante, che mostra le sue gambe lunghe ed esili che, sicuramente, verranno slanciate da un paio di altissimi tacchi.

Mi sdraio a pancia in giù e la guardo con le mani che, da sotto il mento, sostengono la mia testa. Mi spunta un sorriso nel vederla mentre appoggia tutto sulla scrivania, prende una ciocca di capelli e la fissa alla testa per poi passare il calore della piastra su un'altra parte della sua folta chioma castana.

«Vuoi una mano?» le chiedo con dolcezza ma divertita.

«No grazie,» risponde con tono serio, «preferirei che tu ti alzassi e iniziassi a prepararti.» mi dice mentre mi guarda dal riflesso dello specchio.

«Io non devo prepararmi, non voglio salutarlo.» rispondo sincera, sicura di non voler partecipare alla festa organizzata per il mio fratellastro e la sua partenza.

«Vuoi rimanere su quel letto per sempre? Ormai ha preso la tua forma!» mi schernisce indicandomi dopo essersi voltata a guardarmi.

Effettivamente, dopo la lite con Zayn mi sono rinchiusa in camera per giorni, cercando disperatamente di evitarlo e di non pensare a lui. Il risultato è poco soddisfacente, siccome ho avuto il suo nome e la sua immagine impressa nella mente per tutto questo tempo.

Sbuffo rivolgendomi a Clair e mi alzo mentre roteo gli occhi. So che ha perfettamente ragione ma, soprattutto, sono consapevole che se non lo salutassi stasera potrei pentirmene per molto tempo e non voglio avere rimpianti.

Mi guardo per un attimo il polso mentre prendo un po' di fondotinta sul pennello per stenderlo su tutto il viso. Mi manca il braccialetto ma quel meraviglioso ricordo è impresso nella mia mente e nessun braccialetto riuscirà a cancellarlo.

«Questa è la mia ragazza!» sorride Clair mentre entra in bagno a prendere un rossetto e mi osserva per qualche secondo mentre mi sto truccando.

Ricambio il sorriso e finisco di prepararmi, cercando di sistemare anche i lunghi capelli biondi. Indosso un abito nero e lungo, molto elegante anche se non particolarmente vistoso, un po' aperto sulla schiena grazie al pizzo. Aggancio anche i saldali e poi mi alzo, mentre Clair applaude ridacchiando e io mi giro verso lo specchio, approfittandone per sistemare con le mani i capelli che non mi sembrano mai in ordine.

«Sei bellissima.» sussurra teneramente Clair prendendomi la mano con un'espressione fiera e facendomi fare un giro su me stessa.

«Anche tu.» ammetto sincera mentre osservo il suo fisico da modella e i suoi lungi capelli mossi che si muovono con leggerezza.

«Quando Zayn ti vedrà così, si pentirà di come si è comportato.» mi fa l'occhiolino con un bel sorriso.

Io non ci penso due volte buttandomi tra le sue braccia e stringendola a me in un abbraccio affettuoso che lei ricambia volentieri, accarezzandomi la schiena. Non ci servono altre parole, ci guardiamo e capiamo di aver stretto una bella amicizia e di avere un rapporto sincero nonostante ci conosciamo da pochissimo tempo.

Usciamo dalla stanza e sono consapevole che tra poco rivedrò Zayn, per la prima volta dopo la nostra lite.

Scalino dopo scalino sento la musica che si fa sempre più forte, il chiacchiericcio delle persone che diventa sempre più fastidioso e i volti man a mano più nitidi e riconoscibili. Vedo mia madre che, sottobraccio a Josh, gira per il salotto ringraziando gli invitati per essere venuti, poi Naomi che porta un vassoio di calici di champagne verso altri ospiti e infine lui.

Bello come sempre Zayn è in piedi con un gruppo di ragazzi, in mezzo ai quali c'è anche Cameron, e sta brindando e chiacchierando con loro. Non sembra particolarmente contento, anzi, forse è solo una mia impressione ma mi pare addirittura malinconico.

È adesso che mi chiedo che cosa sia venuta a fare alla festa di una persona che odio e che mi odia, con cui non parlo e a cui non saprei nemmeno cosa dire.

Dopo un po', nota me e Clair e posa il suo sguardo su di noi. Non so dire se sta guardando lei o me, ma so per certo che i suoi occhi puntano verso questa direzione. Non riesco a distogliere lo sguardo e lui sembra avere il mio stesso problema; in questo momento posso solo fissare quei bellissimi occhi scuri nel vano tentativo di non perdermi nel suo sguardo sensuale e dolce allo stesso tempo, che racchiude e nasconde un mondo che non sono riuscita a scoprire.

Deglutisco più volte anche se la gola mi sembra secca e un nodo si è appena formato al suo interno. Finalmente riesco a distogliere lo sguardo e osservo attorno a me le persone che bevono, parlano e ridono tra di loro.

Prendo un calice di vino non appena passa vicino a me Naomi e mi dirigo verso il terrazzo. Esco e ovviamente, siccome fa parecchio freddo, nessuno è qua e mi ritrovo completamente sola.

«Chanel!» sento chiamare alle mie spalle e quando mi volto vedo Clair, evidentemente preoccupata per me.

«Voglio solo rimanere sola per un po', ti prego.» le chiedo in tono quasi supplichevole.

«Ti porto un cappotto, una coperta?» domanda, dolce come sempre.

«No grazie,» scuoto la testa, «lasciami soltanto sola.»

Lei annuisce, anche se non sembra molto convinta e rientra.

Tremo dal freddo, batto i denti ma non riesco a rientrare, non riesco a continuare a guardare Zayn e a restare immobile. Mi mancherà. Mi ricorderò di lui quando vedrò un'immagine della Tour Eiffel, quando guarderò mia madre che sta bene e che ha superato il coma, quando mangerò senza avere il bisogno di andare in bagno subito dopo.

Posso offenderlo quanto voglio ma il mio sentimento parla da solo e, se esiste, significa che qualcosa Zayn mi ha lasciato.

Sento la portafinestra aprirsi e sono sicura che Clair mi abbia portato qualcosa per farmi stare un po' più al caldo. Mi volto per ringraziarla e rimanere sola con i miei pensieri di nuovo, ma non è lei che mi squadra con espressione indecifrabile.