Capitolo 80

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Accavallo le gambe lentamente e silenziosamente, quasi con la paura di fare troppo rumore, subito dopo essermi seduta sulla scomoda poltrona di pelle nell'enorme studio di Josh.

Di fronte a me, con il suo bellissimo vestito turchese impreziosito da piccoli diamanti, c'è mia madre in piedi con le mani sui fianchi e l'espressione seria e dura, che conferma la mia paura: è furiosa con me.

Josh, seduto dietro la sua scrivania, ha la mani incrociate sotto al mento quasi come se lo dovessero sorreggere e sembra deluso dal mio comportamento, ma non abbastanza da esserne addirittura arrabbiato.

Nessuno parla, nessuno osa interrompere il silenzio che rimbomba nella stanza e, probabilmente, in tutta la casa ora che gli invitati si sono congedati, la musica è stata spenta e Naomi ha finito di riordinare.

Anche Zayn è stato convocato qui, proprio come una riunione di famiglia, e se ne sta seduto su un divanetto dello stesso materiale della poltrona su cui sono io, ma è meno composto e sembra scocciato. Guarda il pavimento mentre ogni tanto si passa la mano tatuata tra i folti capelli, sistemandoli un po'. Si è tolto la giacca, mostrando una camicia abbastanza attillata che, sul petto, forma qualche pieghetta, probabilmente dovuta ai suoi muscoli.

La sua barba è perfetta, come sempre, dal taglio pulito e impeccabile e gli sottolinea ancora di più quella mascella che tanto amavo baciargli e le labbra carnose.
Più lo guardo, più mi rendo conto di quanto sia bello, sensuale, affascinante, più capisco di essermi scordata di tutto ciò in questi otto lunghissimi mesi ed ora mi sembra di riscoprirle.

Mia madre cammina nervosamente avanti e indietro per la non molto luminosa stanza e io osservo ogni suo movimento, impaziente di sentirla parlare.
Prima inizia e prima finisce, continuo a ripetermi.

«Ti avevo detto che volevo che questa serata fosse speciale, perfetta!» comincia finalmente, fermandosi al centro dello studio.

Zayn alza lo sguardo per osservarla, anche Josh ora le presta attenzione, mettendosi più composto e togliendo le mani da sotto il mento. Io la squadro potendo prevedere già cosa mi sta per dire.

«Ma tu hai deciso di rovinarla!» ora mi fissa, sento la suola delle sue costose scarpe che tintinna ritmicamente contro al pavimento.

«Io non volevo!» cerco di giustificarmi quasi pregandola di credermi.

«Ma l'hai fatto!» si ferma davanti a me con le mani sui fianchi e il peso spostato su una sola gamba.

«Lo so.» annuisco io con convinzione.

«Hai rovinato il momento più importante della serata.» scuote la testa lei, come se fosse incredula nel pronunciare quelle parole.

«La festa è andata comunque benissimo tesoro.» interviene Josh con il tono tranquillo, forse per tentare di calmarla.

Lo guardo per un attimo e gli rivolgo un debole sorriso di gratitudine, lui ricambia.

«Benissimo? Benissimo!» ripete lei un po' di volte girandosi verso il futuro marito e sembra sconvolta, «Mentre scendevo le scale, dopo ore di acconciatura, di trucco, con questo vestito da tremila dollari,» lo stropiccia un po' prendendone la gonna con le mani, «gli invitati non staccavano gli occhi da mia figlia che stava facendo una scenata al suo fratellastro. E tu questo lo chiami benissimo?»

«Ma il resto della serata è andato a meraviglia, gli invitati ti hanno ammirata e non hanno smesso per un attimo di farti complimenti, se ne sono andati contenti e non ricorderanno neanche ciò che è successo.» continua a difendermi Josh.

«Da che parte stai?» cinguetta mia madre incrociando le braccia al petto.

«Credo solo che tutto questo sia ridicolo. La festa è andata bene, non vedo perché processare Chanel adesso.» alza le spalle lui innervosendo ancora di più la sua futura sposa che cambia totalmente espressione.

«Oh io non sto processando proprio nessuno, ma è ora che mia figlia cominci a prendersi le proprie responsabilità, così come dovrebbe fare tuo figlio!» esclama lei furiosa.

«Mio figlio? Zayn non ha fatto niente, non ha neanche reagito!» replica lui, ora con un tono atipicamente alterato.

«Infatti.» il mio fratellastro interviene spalleggiandolo.

«Niente? Rovinare la vita di mia figlia ti sembra niente?» ora mia madre sta quasi gridando, mentre Josh scuote la testa, come se fosse senza parole.

«Mamma,» cerco di intervenire io per mettere fine a tutte queste discussioni, «non devi prendertela con nessuno se non con me. Non so cosa mi sia preso e-»

«E?» mi interrompe lei con acidità.

«E ti chiedo scusa.» aggiunto io, con un filo di voce.

«Cosa risolvono le scuse Chanel? Niente!» scuote la testa avvicinandosi a me con aria minacciosa, «Le scuse servono se capisci i tuoi errori e non li commetti più. Pensi che io non sia mai stata innamorata e non abbia mai sbagliato o fatto stupidaggini per amore? Ma è successo una, massimo due volte, poi ho imparato. Tu continui ad essere sotto l'incantesimo di Zayn, a non capire ed accettare che è finita.»

«Certo che l'ho capito!» mi affretto a dire, forse più per farlo sapere al bel moro che a lei, «E, se può farti stare più tranquilla, non succederà più.» cerco di convincerla, soprattutto per andarmene.

«Ah no? Peccato, mi sarebbe piaciuto un bel balletto al centro della navata mentre la percorro io, magari con qualche artista circense che possa oscurarmi meglio.» ironizza lei con acidità.

«Oscurarmi... Ma ti senti?» rimango a bocca aperta quando Zayn prende la parola, virgolettando con le dita di entrambe le mani. Era stato in silenzio fino ad ora, sembrava addirittura annoiato e distratto ma ora si è messo seduto meglio.

«Scusa?» mia madre si volta verso di lui lanciandogli un'occhiataccia.

«Per te il matrimonio è solo un modo per farti vedere, per essere al centro dell'attenzione, non ti interessa di nient'altro. Volevi solo gli occhi puntati addosso per tutta la serata e durante il matrimonio.» la giudica senza pietà.

«Sai Zayn,» mia madre è evidentemente nervosa, ma non lo da a vedere troppo, «tutto questo è colpa tua. Tutto è colpa tua, tutto ciò che riguarda Chanel è colpa tua e il fatto che abbia rovinato la serata-»

«Non me ne frega un cazzo della tua serata di merda!» la interrompe e alza le spalle con arroganza.

«Cosa?» mia madre guarda prima lui poi Josh, che rimane in silenzio, «Non dici niente a tuo figlio? Lasci che mi parli così?»

«Lilian sono molto stanco, ho bisogno di una doccia e di andare a dormire.» si alza senza neanche prestarle più attenzione, «Buonanotte a tutti.»

«Buonanotte.» dico io, seguita subito dopo da Zayn mentre mia madre sembra rimasta senza parole, ammutolita.

Anche il mio fratellastro si alza e sembra diretto verso la porta, ma prima di uscire aggiunge: «Sai, forse sarà anche tutta colpa mia e non mi perdonerò mai per averla fatta soffrire e per essermela lasciato scappare. Ma vuoi un consiglio? Allontana un po' lo specchio da te stessa e prova a conoscere meglio tua figlia, è una ragazza meravigliosa.»

Non riesco a credere alle mie orecchie, continuo a ripetere nella mia mente ininterrottamente le parole che ho appena sentito, come un disco rotto. Rimango in silenzio e immobile esattamente come mia madre, che ora non riesce più nemmeno a ribattere.

Il mio fratellastro esce sbattendo la porta con violenza.

«Mi sono comportata male, è vero, e mi dispiace realmente per quello che è successo ma stasera, per l'ennesima volta, avrei avuto bisogno di un tuo abbraccio.» mi alzo rimanendo per un attimo davanti a lei e una lacrima mi riga liberamente la guancia, «Ne avrei avuto bisogno ogni volta che arrivavo in una nuova città, quando subivo le prese in giro, quando non volevo più mangiare, quando mi mancava Zayn o quando ho iniziato a fumare. Avevo bisogno di mia madre, ma tu eri troppo impegnata a soddisfare i tuoi bisogni per pensare, anche solo per un attimo, ai miei.»

Lei non dice niente, sembra turbata dalle mie parole e riesce solo a fissare in basso, immobile.

«Spero che tu riesca a dormire.» aggiungo poi congedandomi da lei, poi esco senza fare rumore e mi dirigo verso la mia stanza. 

PillowtalkWhere stories live. Discover now