Capitolo 21

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Sono passati tre giorni, tre lunghissimi giorni da quando le nostre labbra sono state travolte in un vortice di passione, prima di lasciar spazio alla tensione e all'imbarazzo. Ci siamo evitati per tre giorni e, siccome viviamo insieme e andiamo a scuola insieme, non è stato particolarmente facile.

Vederlo ogni mattina con lo sguardo assonnato, i capelli spettinati che scompiglia con la mano mentre si aggira sensualmente per la casa o vedere le sue labbra carnose con la consapevolezza che non le riavrò mai sulle mie, è stato difficile per me. Credo che lui cerchi addirittura di provocarmi qualche volta, ma forse è solo la mia immaginazione.

Indosso un paio di jeans neri e una maglietta corta dello stesso colore, mi trucco con precisione e mi spazzolo per l'ennesima volta i lunghi capelli, sperando di non dover incrociare Zayn. Scendo le scale con una sensazione fastidiosa nello stomaco, quasi in punta di piedi per paura che si accorga di me.

Come ogni mattina la tavola è perfettamente imbandita per la colazione ed il mio fratellastro è seduto. Per un attimo penso addirittura, stupidamente, di ritornare in camera e aspettare di dover uscire per andare a scuola, poi mi ripeto che non possiamo continuare così e prendo un po' di coraggio.

«Buongiorno.» dico mentre mi siedo cercando di sembrare il più calma e a mio agio possibile, anche se il cuore mi batte all'impazzata e sento le guance che si surriscaldano. È la prima volta dopo giorni che parlo con lui e, ad essere sincera, temo addirittura la sua reazione.

«Buongiorno!» risponde lui calmo accennando un sorriso, facendomi ritornare in mente la sua voce profonda e bellissima.

Per un secondo appoggio lo sguardo sulle sue labbra immaginandole di nuovo sulle mie, ma riesco a distoglierlo immediatamente non appena capisco che mi sta guardando.

«Chanel!» la voce di Cameron che mi chiama mi fa sussultare, spunta dall'ascensore e io mi sporgo un po' dalla sedia per vederlo da dietro una colonna, in un attimo mi raggiunge con la sua camminata sicura e il suo sorriso smagliante.

«Cameron!» esclamo un po' sorpresa, mentre lui saluta velocemente anche Zayn, che ora ci sta ispezionando con attenzione.

«Volevo assicurarmi che stessi bene.» mi bacia delicatamente la guancia, «E invitarti ad uscire.»

«Sei stato carino a passare.» sorrido con sincerità e gli porgo il piatto con i pasticcini che lui rifiuta, «E quando vorresti uscire?» gli chiedo facendogli segno di sedersi.

«Adesso!» sghignazza mettendosi a sedere vicino a Zayn, di fronte a me.

«Ma c'è scuola.» replico confusa.

«Appunto e a me non va di andarci. E poi ti farà bene uscire un po'.» fa spallucce per giustificarsi e poi si toglie la giacca appoggiandola alla sedia.

«Voi americani non ci andate mai a scuola?» scherzo io rivolgendo uno sguardo veloce anche a Zayn, che adesso sembra ignorarci riprendendo a fare colazione come se niente fosse.

«Non se possiamo uscire con delle belle ragazze!» esclama passando una mano tra i suoi morbidi capelli.

«Prendo le mie cose e andiamo, ok?» accetto infine, non so se voglio veramente uscire con Cameron oppure se cerco solo di capire la reazione di Zayn.

«Perfetto.» mi fa l'occhiolino mentre io mi alzo, poi salgo in camera per recuperare la mia giacca, prendo la mia borsa e ci butto alla rinfusa il cellulare e le chiavi di casa.

«Andiamo?» chiede appena mi vede scendere le scale con piccoli saltelli, io annuisco.

«Ciao Zayn.» lo saluta e lui si limita a fare un veloce e serio cenno con la testa prima di ritornare a mangiare.

PillowtalkWhere stories live. Discover now