Capitolo 69

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«Prendi anche le bibite!» sento urlare dal salotto con tono impaziente e sono sicura che stia sistemando i cuscini sul largo divano.

«Credi che abbia mille mani?» alzo gli occhi al cielo tra me e me con una risatina mentre riempio una grande ciotola con dei popcorn.

Zayn mi raggiunge e, con un sorriso smagliante, apre il frigorifero e ne estrae due birre, per poi cercare l'apribottiglie all'interno di un cassetto.

«Non mi piace la birra.» mi lamento guardandolo con una smorfia.

«Non ti piace la birra?» ripete sgranando gli occhi.

«No.» scuoto la testa facendo spallucce e apro l'anta in alto per prendere le caramelle che abbiamo comprato al supermercato questa mattina, «È amara e... Strana.»

«Tu sei strana.» corruga la fronte.

«Ehi!» esclamo sghignazzando e gli tiro una leggera gomitata.

«Mi fai male!» mi prende in giro e appoggia le due bottiglie per poter accarezzare la sua spalla, fingendo dolore.

«Muoviti, non voglio perdere neanche un secondo del film.» gli ordino avviandomi verso il salotto, appoggio le ciotole al tavolino in vetro e mi siedo a gambe incrociate sul divano, prendendo la morbida coperta e posandola sulle mie gambe.

«Non ti piace la birra, mi stai obbligando a guardare un film orrendo e hai anche rubato la mia coperta preferita!» si lamenta non appena torna con la sua birra e una lattina di Coca Cola, «Forse dovrei cacciarti di casa.»

«Primo,» dico numerando con le dita, «non riusciresti mai a stare senza di me, secondo Il Diavolo Veste Prada non è un film orrendo e terzo puoi condividere la coperta con me se vuoi.»

«Ah, mi stai invitando sotto alla tua coperta?» sorride maliziosamente mentre si siede di fianco a me e tira il plaid sulle sue gambe.

«Direi piuttosto che ti sto cedendo parte della mia coperta per compassione, in realtà.» faccio spallucce appoggiando la schiena al divano e cercando una posizione comoda.

«Sai che non ti lascerò guardare nemmeno un minuto di questo film, vero?» domanda con una smorfia allusiva, avvolge i miei fianchi con il suo braccio e mi tira a sé per avvicinarmi.

«È inutile che cerchi di distrarmi per non guardarlo!» ironizzo e lo abbraccio appoggiando la testa alla sua spalla mentre il film comincia.

Lascia una scia umida di baci sul mio viso, dalla guancia si avvicina sempre di più alle mie labbra e, quando le trova, inizia ad accarezzarle con le sue. Vedendomi poco concentrata sulla sua bocca, posiziona l'indice della sua mano tatuata sotto al mio mento, lo alza e mi costringe a voltarmi un po' per incontrare il mio sguardo.

«Sei tu che distrai me.» sussurra e il suo pollice accarezza con delicatezza il mio viso, fissando i miei occhi con intensità.

Mi limito a sorridere quando lui passa sensualmente la lingua sulle sue labbra per inumidirle e poi le mordicchia insistentemente prima di avventarsi sulla mia bocca in un bacio passionale. Le sue dita solleticano il mio fianco mentre io gli accarezzo la schiena e poi salgo per infilare la mano tra i suoi morbidissimi capelli scuri, tirandone un po' le punte.

Mi stacco lentamente dopo un po' e appoggio la fronte alla sua, ancora con gli occhi chiusi, per poi ricominciare a prestare attenzione a Miranda Priestly. Appoggio la ciotola di popcorn sulle mie gambe e ne porto uno alla bocca, Zayn lascia andare la testa nell'incavo del mio collo e il suo respiro a contatto con la mia pelle mi provoca numerosi brividi.

«Non sai quanto mi piace vederti mangiare con questa naturalezza e spensieratezza.» dice a bassa voce schioccando un bacio sul mio collo.

«È merito di una persona che stendeva la marmellata su una fetta biscottata e poi mi obbligava a mangiarla.» rispondo con dolcezza sorridendo tra me e me a questo ricordo.

«È solo merito tuo. Forse non riesci a renderti conto di quanto sei forte.» precisa senza guardarmi.

«E forse tu non riesci a renderti conto della forza che mi hai dato e che continui a darmi.» gli alzo il viso prendendolo tra le mani e osservo i suoi occhi scuri e profondi, buoni.

Appoggio delicatamente le mie labbra contro le sue, lui si spinge in avanti per premere maggiormente, talmente tanto da farmi indietreggiare con il capo. Infila la mano tra i miei capelli sciolti e inizia a massaggiarmi la testa provocandomi una scossa lungo la schiena mentre la mia lingua comincia a cercare disperatamente la sua.

Zayn prende la ciotola dalle mie gambe e la mette di nuovo sul tavolino davanti a noi per sollevarmi dai fianchi e farmi sedere su di lui.

Non so dire da quanto tempo ci stiamo fissando, è come se dovessimo studiarci e imparare i nostri tratti a memoria; il suo pollice ha iniziato ad accarezzarmi le labbra mentre il suo sguardo ci si è posato sopra, bramandole sulle sue. I suoi occhi sono diventati più stretti, allungati e sembra concentrato su di me come, forse, non lo è mai stato.

La coperta ci avvolge e ci riscalda mentre le mie mani percorrono il suo petto, coperto da una maglietta, si spostano sulle braccia per delineare i tatuaggi e poi salgono fino al collo e al suo viso incontrando la sua barba pungente.

"Gabbana con una o due b?" sento provenire dal televisore e solo la sua luce ci illumina mentre nessuno dei due sembra prestare più attenzione al film.

PillowtalkWhere stories live. Discover now