CAPITOLO 2- Problemi di comprensione

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Il giorno seguente finii in infermeria. Come? Beh, è una storia buffa, ma credo che dovremmo iniziare da quando mi svegliai... di buon umore. Come facessi? Beh non lo so nemmeno io, ma non ero mai triste la mattina.
Saranno state a malapena le sette, ma il sole illuminava già il campo, probabilmente perché Apollo aveva da fare e si era velocizzato.

Butch era già uscito, così mi alzai e, dopo essermi lavata, andai a fare colazione al padiglione della mensa. Sacrificai metà brioche a Iride, come era giusto che fosse, dopodiché presi un caffè e mi diressi in armeria. Essendo mercoledì, dovevo esercitarmi nei duelli con le spade, anche se non me la cavavo proprio benissimo. A malavoglia, mi misi in coda dietro un paio di figli di Efesto che stavano aspettando il loro turno ed entrai nell'arena per il combattimento, vicino ai campi di fragole. Dopo che anche i semidei prima di me ebbero finito di duellare, afferrai una spada (che non era il mio genere di arma, preferivo l'arco o i pugnali) e controllai chi dovevo affrontare: Miranda Gardner, figlia di Demetra e attuale fidanzata di Sherman. I suoi occhi verde mi seguirono mentre alzavo la spada e me la portavo davanti al corpo. Preferivo la tecnica della difesa, piuttosto che l'attacco. Pensai che una figlia di Demetra avrebbe fatto la mia stessa mossa, ma mi accorsi di essermi sbagliata: Miranda avanzó puntandomi la lama contro e fortunatamemte riuscii a deviare il colpo appena in tempo.

Le nostre lame si incontrarono, ma non feci in tempo a riprendermi che Miranda aveva già attaccato con un fendente.
Schivai il colpo per miracolo, ma la ragazza ne approfittó per colpirmi alla gamba destra. Era un taglio poco profondo, visto che era soltanto un allenamento, ma bruciava da morire.
Indietreggiai sempre impugnando l'elsa della spada e senza smettere di fissare la semidea negli occhi.
Decisi allora di provare con un affondo, anche se non mi era mai riuscito, visto che la maggior parte delle volte finivo con il mancare il bersaglio.
Probabilmente starete pensando che finii in infermeria proprio perché non riuscii a centrare Miranda, ma vi sbagliate.
La colpii eccome.

La figlia di Demetra non si aspettava un colpo frontale e non fece il tempo a schivarlo: centrai in pieno la sua armatura di protezione e lei cadde per terra, perdendo la spada di mano. La afferrai prima che potesse rendersi conto di ciò che era appena successo e le puntai entrambe le lame al petto.
Miranda sorrise, anche se sembrava dispiaciuta, e si complimentó con me.
-Grazie... - balbettai, incredula di quello che avevo appena fatto. Non ero mai riuscita a vincere un duello, tranne una volta. Beh, non so se si può contare, perché il mio avversario era più piccolo di me di 5 anni e inoltre aveva iniziato a vomitare appena iniziato il combattimento.

Aiutai Miranda a rialzarsi e le strinsi la mano.
Quando uscii dall'arena mi fissavano tutti, ma stavano sorridendo. Un figlio di Ecate mi tirò una pacca sulla schiena per complimentarsi e una figlia di Atena mi guardò soddisfatta, facendomi sentire fiera di me stessa.
Mi sentivo trionfante, come se per la prima volta nella vita fossi riuscita a fare qualcosa di veramente importante.
Alzai la testa in segno di ringraziamento e sorrisi raggiante.
Dopodiché mi sotorsi la caviglia cadendo dalla grandinata dell'arena.

Proprio così: finii in infermeria perché non mi accorsi di quello stupidissimo gradino di marmo e caddi a terra come un sacco di patate, prestando anche la faccia.
Iniziai ad urlare di dolore, così i semidei che poco prima si erano complimentati con me corsero in mio soccorso e mi aiutarono a stendermi. La figlia di Atena si precipitò a chiamare Will Solace, che a quanto pare non aveva mai una giornata libera.

-Seriamente?- Domandó il figlio di Apollo mentre mi sistemava sul letto dell'infermeria.
-Stupido gradino- commentai, ancora con gli occhi chiusi.
-Sì certo, è colpa del gradino Scarlett.-
Lo sentii sospirare.
-È va bene- disse, con un tono più dolce -Riposati e cerca di non muovere il piede. Non è mai morto nessuno per una storta.-
Si allontanò canticchiando allegramente Counting Stars dei One Republic, e mi chiesi se fosse l'occasione più adatta, perché in quel momento ero io quella che stava contando le stelle per il dolore.

-Lo so, ha quella canzone in testa da sta mattina-
Mi girai. Non mi ero nemmeno accorta di chi era disteso nel lettino accanto al mio.
A parlare era stato il ragazzo che la sera prima avevo visto arrivare sanguinante al campo. Da vicino, i suoi capelli sembravano ancora più scuri di quanto mi erano sembrati. Notai anche che, tutto sommato, era anche carino, nonostante lo sguardo "agghiacciante".
Non trovai le parole per rispondergli, quindi balbettai qualcosa come:
-mh... Sssi... Ah-
-Eh?-
-Eh?-
-Ricominciamo- fece lui, -Come mai sei finita qui?-
-io... Sono caduta...-
-Ah.-
Notai che mi stava fissando.
-Che c'è?- domandai, secca.
-I tuoi capelli... Sono arcobaleno-
-Complimenti genio, mi hai aperto un mondo.- dissi sarcastica.
Il ragazzo inarcó un sopracciglio.

-Figlia di Iride- sintetizzai - E tu sei figlio di...? -
-Mi chiamo Kendall.-
-Non è quello che ti ho chiesto.-
-Ma era quello che volevi sapere.-
-No, veramente io non... -
-Senti Miss Arcobaleno, sono stanco, e il ragazzino biondo crede ancora che sia svenuto. Puoi lasciarmi riposare in pace ora?-

Lo fissai incredula. Era stato parecchio sgarbato.
Pensai a quale risposta intelligente avrei potuto dargli o a quale domanda avrei potuto fargli, invece mi uscì solo un: -Non chiamarmi Miss Arcobaleno-
E mi rigirai dall'altra parte.

"Stupida, stupida, stupida!" Mi dissi, ripensando a quello che avevo detto. Avevo tipo un centinaio di domande che mi frullavano nella mente: per esempio da dove era venuto, come aveva fatto a trovare il campo... Chi fosse veramente.
Ma non potevo ricominciare a parlargli, o sarei sembrata troppo insistente.
O disperata.

Girai lentamente la testa: il nuovo ragazzo, che a quanto pare si chiamava Kendall, aveva gli occhi chiusi, ma capii subito che stava fingendo di dormire. Decisi di lasciarlo in pace, tanto prima o poi si sarebbe dimesso dall'infemeria.
Seguii il suo esempio e mi addormentai.

~spazio autrice~
Allora semidei, vi sta piacendo?
Che ne pensate di Kendall? 😂È un personaggio mooolto particolare, come Scarlett del resto.
Ci ho messo un po' a scrivere il capitolo, anche se teoricamente ne avrei già fatti altri ma mi piace aspettare un po' prima di pubblicarli.

IMPORTANTE: unatiziadisagiatahmenziona un utente
È in vacanza a Parigi e quindi non può aggiornare la sua storia, ma lo farà al più presto vero?
Tvb😁❤️
Comunque la ragazza in fotografia è Madelaine Petsch ed è un'attrice conosciuta che ho deciso di usare per interpretare Scarlett (ho modificato i capelli con Picsart)
Prima o poi farò anche gli altri personaggi così, nel frattempo ecco a voi la protagonista❤️

Sono contentissima di tutte queste visualizzazioni😍
Quindi grazie infinite, e spero che vogliate continuare a leggere la mia storia💗
~Annabeth 💙

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