CAPITOLO 20- Mai Na Gioia

1K 123 372
                                    

-Che stai..... Che stai facendo esattamente?-
Kendall si giró sorpreso, guardandomi spaventato.
-NIENTE.-
Eppure, i barattoli sparsi sul tavolo della cucina e i cassetti della dispensa spalancati, lasciavano intuire ben altro.

-Stai svuotando la cucina.-
-Non è vero.-
-Kendall, ti prego- mi massaggiai le tempie -Oh ti prego, dimmi che non hai fatto casini.-
-Beh.... - Il semidio si guardò attorno, a disagio. - Ti direi una bugia.-

Se Max non mi avesse trattenuto per un braccio, gli sarei già saltata addosso.
E non nel senso che state pensando voi.
Nel senso che lo avrei voluto uccidere.

-Calma... - Disse Max, sottovoce.
-NON STO CALMA!- Tirai via il braccio dalla sua presa e mi gettai su Kendall, stringendogli il collo con entrambe le mani.
-Oh merda... - Fece Max, rincorrendomi.

Con tutte le sue forze, il figlio di Afrodite riuscì a staccarmi da Kendall e a trascinarmi lontano da lui.
Kendall boccheggió, massaggiandosi il collo.
-Apprezzo le dimostrazioni di affetto Scarlett, sul serio- Sussurró -Ma la prossima volta puoi anche evitarle.-

-Io lo uccido.- Dissi sicura, incrociando lo sguardo di Max.
Lui alzó le spalle, divertito.
-Sai che avresti tutta la mia approvazione, ma dobbiamo proprio andarcene.-

Afferró Lauren Hall per una mano e insieme scomparvero dietro la porta della cucina, lasciandomi da sola con Kendall.
-Che succede?- Fece lui, sorridendo.
-Succede che siamo nei guai. Il signor Hall sa che siamo qui, e cercherà di fermarci.-
-Beh,come dargli torto- rispose Kendall - Stiamo rubando sua figlia.-
Per un breve istante pensai che Kendall avesse ragione.
Solo per un istante, eh.

-Se fosse stato sbagliato, Chirone non ci avrebbe mai mandato qui. Io mi fido di lui, ci sarà un motivo per cui... -
-Andiamo Scarlett, sei sicura di poterti fidare di quel Centauro? Non ti sembra sospetto il fatto che suo padre non voglia farla partire?-
-Io.... -
-MUOVETEVI VOI DUE!- Sentimmo urlare da fuori.
-SARANNO QUI DA UN MOMENTO ALL'ALTRO!-
Kendall mi fece un cenno verso la porta, come per dire "dopo di te".
Non esitai un secondo e uscii dalla cucina, superando il semidio.
"Forse Kendy ha ragione" mi dissi "È giusto portare via una bambina dalla sua famiglia, anche se odia suo padre?"

Distratta com'ero a riflettere, non mi accorsi di essere andata a sbattere contro qualcuno.
-Mi scusi... - dissi, alzando la testa.
L'uomo che mi ero ritrovata davanti era sulla cinquantina, non molto alto ma neanche troppo basso. Indossava uno smoking scuro e portava i capelli castani tirati indietro con della lacca. Poteva in un certo senso sembrare quasi affascinante, se non fosse stato per l'aria crudele e da spietato serial killer che aveva in volto.

-Stia attenta a dove cammina, la prossima volta.... Signorina...?-
Oh no.
Santissimo Zeus.
-Emh... Bennet, signore.-
-Mh... - l'uomo fise di pensare -Bennet... Non mi dice niente. Per caso ha l'invito della festa da qualche parte?-
OHHHH SANTISSIMO ZEUS.

Girai appena gli occhi, notando Max che nascondeva Lauren dietro di sé.
Kendall, invece, era appena uscito dalla cucina, e guardava la scena tenendosi a debita distanza.
-Devo averlo dimenticato in macchina- Mi giustificai, iniziando a sudare.
-Forse posso andare a prenderlo... -
L'uomo sorrise, freddo.
-Ora che ci penso, non credo di averla mai vista. Come ha fatto ad entrare?-
È FINITA.
PROOOOPRIO FINITA.

-Noi.... - deglutii, vedendo che altri uomini vestiti allo stesso modo ci avevano raggiunto, bloccando l'uscita.
La nostra unica via di fuga.
-Noi vogliamo solo togliere il disturbo- Si intromise Kendall, facendosi largo tra gli uomini.
Questi però gli sbarrarono la starda, mettendosi spalla contro spalla.
Kendall imprecó, guardandomi, senza avere la minima idea di cosa fare.

-Senta- Continuai, tastandomi la fronte -Non vogliamo creare alcun problema. Se ci lasciate andare... -
-Per potervene andare- spiegó l'uomo davanti a me, arricciando le labbra - Dovete prima ridarmi mia figlia.-

-Sua.... Sua figlia?- Balbettai, guardando Lauren. La bambina aveva la testa bassa, e continuava a fissare le punte dei piedi.
-Esatto- confermó Delbert Hall.
-Quindi...Lei è suo padre- Disse Max, incredulo.
-Direi che questo era semplice da dedurre- Fece Kendall, ruotando gli occhi.
Delbert rise, ma nessuno si unì a lui.
-Siete simpatici. Quasi quasi vi lascio vivere.-
-Gentile da parte sua.- ringhió Kendy.

-Come faceva a sapere del nostro arrivo?- domandai, a denti stretti.
-Sono stato avvertito in anticipo. A quanto pare, avete un nemico peggiore di me.-
-Nemico?- domandó Max.
Delbert annuì in silenzio.
-Nemico.- Ripetei. -Fantastico.-

-Di chi si tratta?- Balbettó Kendall, stranamente a disagio.
-Oh, questo non posso dirlo. Ma stai tranquillo, non ha niente a che vedere con la tua faccenda privata- rispose Delbert, sorridendo a Kendall. -O meglio, solo in parte.- Si corresse.
Il semidio si giró dalla parte opposta, evitando di proposito il nostro sguardo.
-Che vuoi dire con questo?!- Dissi senza capire, ruotando la testa da Delbert a Kendall.

-Lo scoprirai più presto di quanto credi, mia cara.- Confermó Delbert. - Ma ora, passiamo a cose più importanti.- l'uomo scrocchió il collo, facendomi venire i brividi.
-Consegnatemi mia figlia. O morirete.-

-Cerchi di capire- si giustificó Max -Lei qui non è più al sicuro... Ha bisogno di addestrarsi, o non sopravviverà!-
-Non ho paura dei mostri, posso proteggerla io.-
-Devvero? - ringhiai - Un padre che vede la figlia di sfuggita una volta al giorno può proteggerla dai mostri? Da esseri che cercheranno ogni giorno di ucciderla?! Ma non sia ridicolo.- Gli puntai un dito contro -Non serve che Lauren rimanga al campo per tutto l'anno, ma solo il tempo necessario perché impari a cavarsela nel mondo esterno. Lei deve solo portarla lì in estate magari, perché impari a lottare e-
-IO- Disse Delbert, furioso - NON VOGLIO CHE MIA FIGLIA IMPARI AD UCCIDERE.-
-Qui non si tratta di uccidere. Si tratta di sopravvivere. E se lei vuole veramente bene a sua figlia, allora dovrebbe accettarlo e aiutarla.-

Sul viso dell'uomo comparve un'espressione furibonda.
-Non voglio avere più a che fare con il vostro mondo. E nemmeno mia figlia ne farà più parte.-
-Non capisce.- scossi la testa -Lei ne fa già parte. Questo, questo non può impedirlo. Sua figlia è una semidea. E deve essere addestrata.-
-BASTA!- Delbert mi spinse per le spalle e mi lasció cadere a terra.
-COME OSI- Urló un esemplare di Kendall arrabbiato, iniziando a correre verso il padre di Lauren.
-Prendeteli- Ordinó Delbert agli altri uomini.
-Tutti quanti. E se opporranno resistenza, sapete cosa fare.-
-Ci inviterete cortesemente ad andarcene?- Tentó Max.
Delbert sorrise, girandosi.
-Se opporranno resistenza, uccideteli.-
-Era la mia seconda opzione.- Disse Max, scoraggiato, e sfoderó la spada.

-Volete la guerra eh?- Continuó Delbert, scrocchiando le dita delle mani. -Molto bene. Preparatevi a morire.-

~spazio autrice~
Okay, giuro che dopo questi capitoli darò  loro un po' di tregua, PROMESSO!!!
(possibilmente senza rischio di morire ogni mezzo secondo.)

Ho pubblicato in anticipo because nel prossimo capitolo succederanno moooolte cose, ma davvero molte, quindunque sarà più lungo e più... Mh... Complicato.
😍❤️

Sono arrivata alla conclusione che circa 30 persone votano ogni volta i miei capitoli, e questo mi rende felicissima perché significa che ad almeno trenta persone interessa😂😂😂❤️

(disegni ovviamente stupendi di unatiziadisagiatah)

Visto che non ho voglia di fare la versione di latino, vi lascio qua sotto dei nomi di alcuni personaggi e se avete voglia mi dite quale preferite😀💓

#Max o Kendall?

#Sam o Scarlett?

#Scarlett o Kendall?

#Kendall o Sam?

#Lauren o Max?

#Lauren o Scarlett?

#perché perdo tempo quando dovrei studiare?

~Annabeth 💙

A Lie Can Change (1)Kde žijí příběhy. Začni objevovat